manuel winston reyes contessa alberica filo della torre

“L’ASSASSINO DI MIA MADRE NON SI E’ PENTITO ED È GIÀ FUORI, TROVO TUTTO QUESTO ABERRANTE” – IL FIGLIO DI ALBERICA FILO DELLA TORRE COMMENTA LA SCARCERAZIONE DOPO 10 ANNI DEL KILLER CHE UCCISE LA CONTESSA NEL ’91 ALL’OLGIATA. L'ASSASSINO SCOPERTO VENTI ANNI DOPO I FATTI GRAZIE ALLE INVESTIGAZIONI PRIVATE DEL MARITO DELLA DONNA, PIETRO MATTEI – “MANUEL WINSTON REYES NON SI È MAI PENTITO PER CIÒ CHE HA FATTO. PROVO UNA PROFONDA AMAREZZA PER UN SISTEMA CHE…”

Giuseppe Scarpa per "il Messaggero"

 

Manuel Winston Reyes

Manuel Winston Reyes è ormai un uomo libero. Il filippino, maggiordomo, assassino di Alberica Filo Della Torre conta le ore che lo separano dalla scarcerazione. Uscirà lunedì prossimo. Dopo appena 10 anni dalla condanna, e 30 dall'uccisione della contessa, l'uomo varcherà il cancello d'uscita del penitenziario per non ritornarvi mai più. L'undici di ottobre è l'ultimo giorno barrato con la x nel calendario dell'ex detenuto Reyes. Il suo conto con la giustizia è stato saldato.

 

Una giustizia che aveva impiegato venti anni per individuarlo quale unico responsabile dell'omicidio avvenuto il 10 luglio del 1991, nella villa all'Olgiata, zona residenziale a nord di Roma. Adesso resta, invece, una ferita indelebile nel figlio della contessa Manfredi Filo Della Torre: «Sapere che per un omicidio si scontano solo 10 anni è aberrante».

 

«Capisco - aggiunge l'uomo - il garantismo, le tutele ma ricordo a tutti che Reyes è un assassino che non si è mai pentito per ciò che ha fatto ed è stato individuato come l'unico responsabile dopo 20 anni dall'omicidio grazie a mio padre». «È stato incastrato - spiega Filo Della Torre - solo dopo le indagini private di mio padre, non ci fosse stato lui non sarebbe mai stato scoperto. Devo dire - conclude - che provo una profonda amarezza per un sistema che non è stato in grado di individuare il colpevole e poi dare la giusta pena».

pietro mattei contessa alberica filo della torre

 

LA VICENDA Gli inquirenti avevano seguito piste sbagliate, che coinvolgevano i servizi segreti, e non avevano investigato a fondo sulle prove acquisite. Così l'assassino che poteva essere subito individuato - come nel più classico dei gialli - nel maggiordomo carico di livore per essere stato licenziato, era uscito fuori dai radar per rientrarci, e non uscirne più, nella primavera del 2011.

 

Manfredi Mattei Filo della Torre

Un'inchiesta riaperta grazie alla tenacia del marito di Alberica Filo Della Torre, Pietro Mattei, che aveva preteso analisi più accurate del Dna. Reyes, difeso dall'avvocato Nicodemo Gentile, era stato condannato a 16 anni di reclusione il 14 novembre del 2011, sentenza confermata il 9 ottobre del 2012. L'ex maggiordomo ha perciò beneficiato di una serie di sconti che ne hanno ridotto la pena. A Roma batte un sole torrido la mattina del 10 luglio del 1991. Alberica Filo della Torre, 42 anni, è sposata con Pietro Mattei, un costruttore. Nell'elegante villa a nord della Capitale, all'Olgiata, si preparano per una festa.

 

La coppia, quella sera, vuole celebrare, con amici e parenti, i dieci anni di matrimonio. È un andirivieni di uomini e donne indaffarati per organizzare il ricevimento. Ma quel 10 luglio del 1991 non ci sarà nessun party. Il ritrovamento del cadavere di Alberica Filo della Torre, nella sua camera da letto, sancisce l'epilogo di una giornata di festa mai iniziata e l'inizio di un giallo, ribattezzato il delitto dell'Olgiata. Una tragedia in cui precipitano i figli e il marito della contessa.

 

Non c'è un testimone che abbia visto o sentito alcunché. Inizialmente i sospetti cadono su due uomini, che vengono fermati, salvo poi essere rilasciati in poco tempo. Il primo è il figlio di un'insegnante di sostegno che lavora nella villa, definito come persona violenta. Il secondo è un ex cameriere, il filippino Manuel Winston Reyes, da poco licenziato perché ha il vizio dell'alcol.

 

PIETRO MATTEI MARITO DI ALBERICA FILO DELLA TORRE

LE PISTE Entrambi vengono scagionati. Ecco allora che gli investigatori seguono le piste più suggestive, complotti, fondi neri, servizi segreti, depistaggi, conti esteri miliardari e tangenti. La verità è più semplice. Ed è dietro l'angolo. Forse nessuno avrebbe pagato per l'assassinio della contessa se suo marito, Pietro Mattei, non avesse con caparbietà spinto gli investigatori a non mollare la presa.

manuel winston assassino di alberica filo della torre

 

È stato lui a far riaprire l'inchiesta nel 2007. Una macchia di sangue sul lenzuolo con il quale l'omicida aveva avvolto la donna tanti anni prima e il Rolex della contessa sporco di sangue sono le due prove che dimostrano che l'ex maggiordomo, grazie al test del dna, è l'assassino. «Mi tolgo un peso che mi portavo dietro da vent' anni» dirà Manuel Winston dopo il suo arresto. L'undici di ottobre sarà di nuovo un uomo libero.

manuel winston assassino di alberica filo della torrealberica filo della torre alberica filo della torre e pietro matteila villa dell olgiata in cui fu uccisa alberica filo della torreManfredi Mattei il figlio di Alberica Filo della Torrepietro mattei marito di alberica filo della torre con i figli domitilla e manfredi Manfredi Mattei il figlio di Alberica Filo della TorrePIETRO MATTEI MARITO DI ALBERICA FILO DELLA TORREpietro matteipietro mattei marito di alberica filo della torre con i figli domitilla e manfredi

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…