giulio cesare viso 3d

DIAMO A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE - RICOSTRUITO IL VISO IN 3D DEL GRANDE GENERALE ROMANO: LA TESTA QUASI DEFORME, GLI OCCHI PICCOLI E RAVVICINATI, LA CALVIZIE INCIPIENTE - L' ÉQUIPE DELL'ANTROPOLOGA OLANDESE MAJA D'HOLLOSY È PARTITA DALLA PIÙ ANTICA SCULTURA, A LEIDA – “CERTO, NON ERA BELLO MA AVEVA…”

giulio cesare viso 3d

Laura Larcan per il Messaggero

 

LA SCOPERTA Gli occhi piccoli e troppo ravvicinati, la testa quasi deforme, la calvizie incipiente. Date a Cesare quel che è di Cesare, anche se non rende onore al mito.

 

La storia cambia look e le star dell' antichità devono fare i conti con le tecnologie sempre più sofisticate che non lasciano scampo ai difetti.

 

Quello che il marmo millenario aveva smussato, riaffiora inesorabile sotto i colpi dell' antropologia fisica e delle scansioni tridimensionali. Il primo idolo dei fasti capitolini crolla. Succede a Giulio Cesare, console, dittatore, politico rivoluzionario che giocò un ruolo chiave nella trasformazione della repubblica romana in impero, ucciso nelle idi di marzo del 44 a.C.

 

A svelare il suo vero volto è la ricostruzione 3D presentata al Museo Nazionale delle Antichità di Leida, nei Paesi Bassi, in occasione dell' uscita della biografia del generale romano firmata dall' archeologo Tom Buijtendorp.

 

giulio cesare

LE FONTI La raffigurazione è stata messa a punto da Maja d' Hollosy, archeologa e antropologa fisica specializzata nella ricostruzione dei volti. Come? La sua équipe è partita dalla scansione di un busto in marmo conservato nel museo olandese e considerato il più antico ritratto di Cesare. Ma il contributo italiano è stato risolutivo. Il reperto, infatti, è lacunoso: mancano il naso e il mento.

 

Ecco allora che la completezza della fisionomia è stata ottenuta attraverso il busto di Tusculum, ritratto rinvenuto nel sito dell' antica città di Tusculum, nei Castelli Romani durante le campagne di Luciano Bonaparte nel 1810 e conservato del Museo Archeologico di Torino, nel complesso dei Musei Reali. Il tutto rifinito sull' effige di Cesare impressa su una moneta antica.

 

«Il busto di Torino è uno dei ritratti più significativi di Cesare perché è una copia marmorea di un originale in bronzo che deve aver visto davvero Cesare», spiega Elisa Panero curatore delle collezioni archeologiche dei Musei Reali di Torino. «In quest' ottica, è il ritratto più concreto e non certo una raffigurazione di seconda mano», continua la studiosa. Ne viene fuori un volto per nulla idealizzato. Cesare (possiamo dirlo?) non era bello: «Aveva una grande personalità», replica Panero, e non lo dice con ironia:

 

giulio cesare

«E che una spiccata personalità non sempre segua caratteri ideali di bellezza, in Cesare ora è testimoniato». «Le fonti stesse non hanno mai fatto mistero che Cesare non fosse proprio un Adone - riflette Panero - ma ora questa ricostruzione ne esalta il suo volto irregolare, imperfetto, duramente vissuto». Lo sguardo è tutt' altro che fiero, acuto e penetrante, da condottiero delle legioni alla conquista della Gallia. E quel capoccione rimanda in modo spietato ad una deformità legata alla nascita e a quel suo parto difficile, come riportano le fonti.

 

LA TECNOLOGIA La grande bellezza perduta di Giulio Cesare è un altro colpo messo a segno dalle nuove frontiere dell' antropologia hi-tech. Le tecniche da medicina legale da Csi - per citare una serie tv molto pop - si alleano con l' archeologia per dare i volti ai nostri antenati, ma anche a tante celebrità della storia. «Acquisendo dati fotogrammetrici o tomografici dai crani rinvenuti, riusciamo a ricostruire i volti di persone ormai estinte, basandoci sulla perizia di quelli che ormai chiamiamo paleo-artisti», racconta Giorgio Manzi, professore ordinario di paleoantropologia all' università la Sapienza, che ha partecipato in prima linea alla ricostruzione dell' Uomo di Altamura (Neanderthal).

 

giulio cesare busto

«Un' operazione complessa perché il cranio dell' Uomo cosiddetto di Altamura è ancora sotto terra - spiega Manzi - A sei metri di profondità del sito carsico siamo riusciti, infatti, ad estrarre virtualmente il teschio con il laser scanner, ottenendo un modello digitale che ci ha permesso di affidare la morfologia del cranio a colore che ormai chiamiamo a tutti gli effetti paleoartisti, tecnici virtuosi che hanno saputo così ricostruire il volto di questo nostro speciale antenato, in modo del tutto affidabile». È dalla combinazione di dati scientifici, ma anche dall' arte e dalle fonti iconografiche, che rinascono i volti tradotti in «modelli iperrealistici», come li chiama Giorgio Manzi.

 

La galleria di celebrità messa insieme negli ultimi dieci anni si è arricchita. Il rivoluzionario Robespierre, ottenuto da un calco in gesso del 1794, e ancora re Riccardo III, dal cranio incredibilmente trovato in un parcheggio di Leicester. Ecco Ötzi, meglio noto come l' Uomo di Similaun, ricostruito dalla mummia esposta a Bolzano nel 2011, e persino Dante Alighieri dai dati ricavati dai resti rinvenuti all' inizio del 1900. Fino al caso di Gesù, frutto di un' indagine sulle tracce di Dna contenute nella Sindone. Identikit ricomposti anche per il leggendario Faraone Tutankhamon grazie alla Tac sulla mummia, e per Cleopatra, la regina seduttrice più famosa dell' antichità, la cui bellezza («altro che Liz Taylor») sarebbe stata smontata dal ritratto di profilo su una moneta. Coinvolto anche un artista come Giotto e il compositore Bach. E Sant' Antonio da Padova.

 

FEDELTÀ «Certo più la ricostruzione si basa su dati scientifici e più è obiettiva», aggiunge Paola Francesca Rossi, responsabile del servizio di antropologia del parco archeologico di Ostia Antica. «Più si lavora con reperti ossei originali e con tracce di Dna, più si riduce il livello di fantasia creativa nella ricostruzione - precisa la Rossi - Insomma, non dimentichiamoci che la ricostruzione dei volti di personaggi del passato è una scienza a tutti gli effetti».

GIULIO CESAREgiulio cesare

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...