giuseppe ghirardini bozzoli

DIECI PICCOLI INDIANI IN FONDERIA – NEL GIALLO DI BRESCIA, DOPO LA MORTE DELL’OPERAIO, MANCA ANCORA IL CADAVERE DEL TITOLARE – PER IL PM, MARIO BOZZOLI NON È MAI USCITO DALLA DITTA – E SE FOSSE FINITO NELL’ALTOFORNO?

1."BOZZOLI È NELL' ALTOFORNO" NELLA FONDERIA DI BRESCIA GIALLO ALLA AGATHA CHRISTIE

Fabio Poletti per “la Stampa

 

GIALLO FONDERIAGIALLO FONDERIA

Non c' è nemmeno bisogno di farne un libro. Ci aveva già pensato Agatha Christie in «Dieci piccoli indiani». Marcheno in Val Trompia, 4500 abitanti meno due - uno sicuro, l' altro lo stanno ancora cercando - è solo un po' più grande di Nigger Island. Ma pure in questo paesino di fabbrichette ci sono persone scomparse che potrebbero essere state uccise, malori che potrebbero sembrare suicidi e una fila infinita di potenziali colpevoli.
Se ci fosse almeno uno straccio di movente.


Di Mario Bozzoli, 50 anni, imprenditore dell' ottone, felicemente sposato, due figli, tanto per dire manca pure il cadavere. L' inchiesta della procura di Brescia è per sequestro di persona, ma si capisce che è solo una formalità.


Il procuratore capo Tommaso Buonanno non ne fa mistero: «Siamo portati a ritenere che il signor Bozzoli non sia mai uscito dall' azienda».

GIALLO FONDERIAGIALLO FONDERIA


Dove sia finito lo stanno cercando l' anatomopatologa forense Cristina Cattaneo, un ingegnere metallurgico e gli investigatori del Ris di Parma. Da esaminare ci sono due altiforni profondi un paio di metri.
Sono ancora accesi a 200 gradi perchè non si possono spegnere ma la temperatura d' esercizio va tra i 900 e i 1200 gradi. Poi ci sono 300 sacchi pieni di scarti della lavorazione. E un bel po' di semilavorato, in lingotti di lucido ottone.

GIALLO DELLA FONDERIAGIALLO DELLA FONDERIA


Un lavoro immane ammette il procuratore capo di Brescia: «In effetti c' è molto materiale da esaminare... Potrebbero eserci lì in mezzo solo frammenti di denti o di ossa...».
Potrebbero perchè non c' è la prova provata che Mario Bozzoli sia finito lì dentro.
C' è solo il sospetto che non sia mai uscito dall' azienda.


La sua auto un suv BMW è rimasta qui fino a quando non l' hanno portata via gli investigatori. Così come i vestiti rimasti nello spogliatoio. Nè lo si vede uscire dalle immagini delle telecamere che scannerizzano ogni angolo. Di lui rimane solo l' ultima telefonata alla moglie, ore 19 e 15 di giovedì 8 ottobre: «Sono in ritardo, sto arrivando...». A casa nella villetta giallina nascosta da un giardino che sembra un parco, nemmeno 300 metri, Mario Bozzoli non arriverà mai.

GIALLO DELLA FONDERIAGIALLO DELLA FONDERIA


Manca il corpo e se è stato un omicido manca pure il movente. «Lo sanno tutti che c' era un dissidio tra fratelli sul futuro della società. Ma da qui a pensare...», non si sbilancia l' avvocato Patrizia Scalvi, la legale della famiglia Bozzoli. I carabinieri hanno già sentito Adelio Bozzoli, i suoi due figli che lavorano in azienda e i 15 dipendenti. Tre di loro, gli unici presenti in fonderia al momento della scomparsa, sono stati sentiti in modo sommario, gli investigatori pensavano di approfondire gli interrogatori.

GIALLO DELLA FONDERIAGIALLO DELLA FONDERIA


Agu, il senegalese addetto alle pulizie non ha aggiunto niente di sospetto. Ermes Maggi addetto alla produzione non ha detto cose diverse dai suoi compagni di lavoro. Giuseppe Ghirardini, 50 anni, addetto all' altoforno, non hanno fatto in tempo. Alle 2 del pomeriggio di venerdì scorso i carabinieri hanno provato a cercarlo. E' l' ultima telefonata ricevuta dal suo cellulare. Ghirardini era appena uscito di casa dicendo alla sorella che sarebbe andato a caccia. Senza però portare nemmeno uno dei 6 levrieri italiani e soprattutto i fucili. Tre giorni sono durate le ricerche mentre crescevano i sospetti a rendere più intricata la trama.

GIALLO DELLA FONDERIAGIALLO DELLA FONDERIA


E invece niente fino a domenica pomeriggio quando il corpo dell' operaio viene trovato a Case di Viso vicino a Ponte di legno, 100 chilometri da casa, accasciato sotto un albero nella neve, oramai assiderato, dopo una camminata di almeno un' ora dalla sua auto. In tasca due bottigliette di Gatorade che ora stanno analizzando.


Il corpo non presenta segni di violenza. L' autopsia iniziata ieri deve confermare che si tratta di infarto. Si aspettano gli esami tossicologici. L' inchiesta sul decesso è stata aperta formalmente per istigazione al suicidio. Sua sorella Giacomina davanti a casa cerca di difendere il buon nome dei Ghirardini: «Mio fratello è morto come capita a tante persone. Non era depresso da suicidarsi. Non scappava da niente perchè non aveva niente da nascondere. La mia famiglia è stata offesa». Solo un caso legherebbe dunque la morte dell' operaio alla scomparsa del suo padrone. Come nei migliori romanzi di Agatha Christie.

 

2. IL SIGNOR MARIO UCCISO? IMPOSSIBILE SOLLEVARE UN UOMO DELLA SUA STAZZA E GETTARLO NELLA FORNACE

GIALLO DELLA FONDERIAGIALLO DELLA FONDERIA

Da “la Stampa

 

MARIO BOZZOLIMARIO BOZZOLI

Mandau Casse, senegalese, magazziniere alla Bozzoli srl da 13 anni, è stato uno degli ultimi ad aver visto Mario Bozzoli l' 8 ottobre. «L' ultima immagine che ho del signor Mario è lui che guida il muletto carico di lingotti di ottone che attraversa il cortile della ditta».
Vi siete parlati? «Mi ha chiesto di fermarmi fino alle sette. Il mio orario terminava alle 18 ma c' era del lavoro da finire. Poi mi ha chiesto se potevo lavorare anche sabato. Capitava quando c' era tanto lavoro».

Le è sembrato spaventato?
«Assolutamente no. Era sereno come sempre. Nè quel giorno nè nei giorni precedenti ho notato qualcosa di strano».

C' era anche il signor Giuseppe Ghirardini, l' addetto all' altoforno poi trovato morto?
«Sì. Persona tranquilla. Tutto normale come sempre...».

Si parlava dei rapporti tesi tra Mario e suo fratello Adelio sul futuro della fonderia?
«Io non li ho mai visti litigare. E poi il signor Mario era una brava persona».

È possibile che qualcuno lo abbia ucciso?
«Per me è impossibile pensare che qualcuno abbia potuto prendere un uomo robusto come lui e buttarlo con facilità nell' altoforno. [F.POL.]

 

Ultimi Dagoreport

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...