stupro piacenza

CHI HA DIFFUSO IL VIDEO DELLO STUPRO DI PIACENZA? ALLE 8 DI DOMENICA SCORSA, I FILMATI GIA’ CIRCOLAVANO IN CITTA’ - LE INDAGINI DELLA PROCURA VOGLIONO RICOSTRUIRE LA RETE DI PERSONE CHE HA CONTRIBUITO ALLA DIFFUSIONE VIETATA DI QUEI FRAME - IL PRIMO A FAR GIRARE QUEI VIDEO È STATO PROPRIO IL TESTIMONE CHE HA LANCIATO L'ALLARME MENTRE RIPRENDEVA GLI ABUSI. E TRA I PRIMI DESTINATARI CI SAREBBE ANCHE UN ESPONENTE POLITICO - RESTA IN CARCERE IL 26ENNE DELLA GUINEA, SEKOU SOUWARE, ACCUSATO DELLA VIOLENZA SESSUALE…

stupro in strada a piacenza 7

Monica Serra per “la Stampa”

 

Alle 8 di domenica mattina, i video dello stupro circolavano a Piacenza. Due filmati che ritraggono vittima e aggressore in via Scalabrini, e rendono la donna riconoscibile anche attraverso la sua voce, le sue richieste di aiuto. Per questo le indagini della procura vogliono ricostruire la rete di persone che ha contribuito alla diffusione vietata di quei frame, pubblicati da alcuni giornali e rilanciati dai profili social di Giorgia Meloni, finendo al centro di una infuocata polemica politica.

 

stupro in strada a piacenza 8

Il primo a diffondere quei video è stato proprio il testimone che ha lanciato l'allarme mentre riprendeva gli abusi. Lo avrebbe ammesso lui stesso davanti ai poliziotti della Squadra mobile di Piacenza. E, da quanto trapelato, tra i primi destinatari ci sarebbe anche un esponente politico. Ma la conferma si avrà solo dallo smartphone dell'uomo che è stato sequestrato dagli inquirenti.

 

stupro in strada a piacenza 4

Il secondo fascicolo, che si aggiunge a quello per violenza sessuale e lesioni aggravate, è stato aperto dalla procuratrice Grazia Pradella e dal pm Antonio Colonna che ipotizzano il reato di divulgazione dell'immagine e delle generalità della vittima di violenza sessuale, resa riconoscibile anche da chi ha oscurato i volti senza cancellare la voce della donna. Con l'aiuto di un interprete la vittima, martedì mattina, è stata risentita dagli investigatori. Ha ammesso di aver visto il video «palesando grande turbamento e il suo dissenso alla diffusione» come si legge negli atti dell'inchiesta. Così, rivolgendosi agli inquirenti, ha chiesto la «rimozione» dei filmati e la «punizione» di chi li ha fatti circolare.

GIORGIA MELONI PUBBLICA IL VIDEO DELLO STUPRO A PIACENZA

 

Nel frattempo il segretario del Pd, Enrico Letta è tornato a puntare il dito contro Giorgia Meloni: «Non si può esser candidato leader del Paese nel momento in cui si usa uno strumento così abietto che mette alla gogna le persone e non rispetta i loro diritti». A difenderla, invece, il fedelissimo Guido Crosetto che, a In Onda, ha definito «un golpe» l'eventualità che la leader di FdI finisca coinvolta nell'inchiesta.

 

Resta in carcere il 26enne della Guinea, Sekou Souware, accusato della violenza sessuale. Quando è stata fermata per strada, la vittima ha pensato a un tentativo di rapina. «Spaventata cercavo di allontanarmi - è il suo drammatico racconto - ma quell'uomo continuava a seguirmi facendo gesti volgari con le mani. Poi con violenza cercava di bloccarmi afferrandomi per le braccia. Sempre più spaventata cominciavo a urlare chiedendo aiuto e nel frattempo cercavo di respingerlo. L'uomo mi ha spinta a terra provocandomi graffi al braccio e alla schiena».

tweet di matteo salvini sullo stupro di piacenza

 

Dopo alcuni interminabili istanti, la vittima è riuscita a fuggire. Souware ancora la inseguiva quando è arrivata la polizia. Tra commenti social e mail, c'è anche chi ha preso di mira l'avvocato del 26enne, Nadia Fiorani: «In tanti mi stanno augurando di essere stuprata. Ho il terrore di trovarmeli sotto lo studio», denuncia il legale. «Queste persone non hanno idea di come si eserciti il ruolo di difensore».

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...