piloti addormentati - -6 pilota addormentato sonno

DIO SALVI IL PILOTA AUTOMATICO! – IL CASO DEL COMANDANTE DEL VOLO DI ITA CHE NON HA RISPOSTO PER DIECI MINUTI È SOLO L’ULTIMO CASO: C'È UNA LUNGA SERIE DI PRECEDENTI DI TRAGEDIE MANCATE E INCIDENTI SFIORATI A CAUSA DEI PILOTI ADDORMENTATI - NEL 2009 UN AEREO “MANCÒ” L’AEROPORTO DI ARRIVO DI OLTRE 150 KM, SCATENANDO L’ALLARME ROSSO SUI CIELI DI MINNEAPOLIS. NEL 2016, UN VOLO CHARTER DIRETTO IN KUWAIT ENTRÒ PER SBAGLIO NELLO SPAZIO AEREO DELLA GRECIA. SI ALZARONO IN CIELO DUE CACCIA PER INTERVENIRE E…

piloti addormentati 5

Aldo Fontanarosa per www.repubblica.it

 

Un pilota (il primo ufficiale) addormentato legittimamente perché il suo momento di riposo era stato programmato. L'altro pilota, il comandante, vittima di un colpo di sonno. E' una delle ipotesi che Ita Airways fa per spiegare il caso del suo volo 609 da New York del 30 aprile: quella notte i due piloti a bordo non hanno risposto per alcuni minuti alle chiamate del centro radar di Marsiglia mentre sorvolavano la Francia del Sud. Il comandante nega ogni addebito e nega anche di essersi appisolato.

 

ITA AIRWAYS

In attesa che i fatti siano chiariti in modo definitivo, è utile ricordare che l'addormentamento di entrambi i piloti di un aereo è una situazione che ha avuto luogo altre volte nella storia dell'aviazione civile, complici a volte i turni di lavoro stressanti. Ecco alcuni precedenti.

 

HAWAII (2008)

Nel 2008, il sonno colpisce così profondamente i due piloti di una compagnia aerea delle Hawaii, negli Stati Uniti, che l'aereo va oltre. L'apparecchio supera l'aeroporto di Hilo, dove avrebbe dovuto atterrare, e lo fa di ben quindici miglia. Quando i piloti si risvegliano, devono fare marcia indietro per portare l'apparecchio a terra (con i 40 passeggeri).

piloti addormentati 1

 

I due piloti vengono entrambi licenziati dal vettore, malgrado uno dei due risulterà affetto da una seria patologia - l'apnea del sonno - che ostruisce le vie respiratorie durante l'addormentamento.

 

MINNEAPOLIS (2009)

Nel 2009, il caso di un volo di un vettore statunitense è ancora più clamoroso. Intanto l'aeroporto di arrivo (Minneapolis-St Paul) viene mancato di oltre 150 miglia. Soprattutto l'assenza di contatto radio con i due piloti crea una situazione da allarme rosso perché siamo a pochi anni dagli attentati dell'11 settembre.

 

piloti addormentati 6

Per sbrogliare la situazione del 2009, è decisivo l'intervento di due altri aerei che incrociano quello ormai fuori rotta. I piloti di questi due altri aerei riescono a contattare i colleghi addormentati su una particolare frequenza che permette il dialogo diretto tra i veicoli civili nei cieli, se ravvicinati.

 

Per giustificare la loro condotta, i due piloti sotto accusa sosterranno di essersi distratti perché impegnati in una discussione molto animata.

 

LONDRA (2013)

AEREO ITA AIRWAYS LINATE

Nel 2013, entrambi i piloti di una compagnia inglese - di cui non si conosce il nome - si addormentano dopo aver inserito il pilota automatico. Il quotidiano britannico The Sun ottiene la prova dei fatti dall'Autorità britannica dell'avazione civile, cui rivolge una richiesta di accesso agli atti attraverso il Freedom of information Act, una legge a tutela della trasparenza e della libera informazione.

 

The Sun, quotidiano popolare noto per il suo stile irriverente, scrive: "Gentili passeggeri, siamo lieti di informarvi che il vostro comandante sta dormendo". Dopo l'articolo, si accende il dibattito nel Paese proprio sui turni cui sono sottoposti i piloti.

 

CRETA (2013)

piloti addormentati 2

Sempre nel 2013, un insolito problema - complice la necessità di andare in bagno - si verifica a bordo di una compagnia low cost che sta portando decine di turisti dall'Olanda a Creta, a bordo di un Boeing 737. Uno dei due piloti esce dalla cabina puntando verso la toilette. Ovviamente chiude dietro di se la porta della cabina di pilotaggio, come da protocolli si sicurezza.

 

Quando tenta di rientrare, trova l'altro pilota addormentato che dunque non può aprirgli la porta. Il primo pilota riesce a ritornare in cabina - scrive l'Ente olandese per la sicurezza aerea (OVV) - grazie a una manovra di sicurezza straordinaria che sblocca l'accesso.

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SANTORINI (2016)

Nel 2016, il volo charter di un vettore statunitense - in viaggio da Francoforte (Germania) al Kuwait - inaspettatamente entra nello spazio aereo della Grecia, dove non era previsto il suo transito. Le autorità elleniche fanno alzare due caccia F-16 che intercettano il charter sull'isola di Santorini.

 

I piloti militari osservano la cabina di pilotaggio. Si accertano che nessun dirottatore è all'interno e comunicano che, a loro parere, i piloti del charter stanno semplicemente dormendo. Grazie a una serie di segnali luminosi, i piloti militari attirano l'attenzione delle assistenti e degli assistenti di volo, che svegliano comandante e primo ufficiale del charter.

 

La Grecia chiederà alla compagnia del charter di farsi carico delle spese - non banali - della missione dei suoi F-16.

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