corinaldo discoteca lanterna azzurra

DISCO INFERNO –A CORINALDO IL LOCALE DELLA STRAGE ERA SENZA POLIZZA PER DANNI AI CLIENTI: A RISCHIO EVENTUALI RISARCIMENTI - LE CIFRE IPOTIZZABILI PER FATTI COSÌ GRAVI SONO ASTRONOMICHE E LE CONDIZIONI ECONOMICHE DEI 3 GESTORI NON GARANTISCONO ALCUNA COPERTURA - L' ULTIMA POLIZZA È SCADUTA A DICEMBRE DELL' ANNO SCORSO E DA ALLORA NON È PIÙ STATA RINNOVATA. DA UN ANNO IN QUEL POSTO SONO STATE ORGANIZZATE SERATE NON COPERTE..

Giusi Fasano per “il Corriere della Sera”

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)

 

Non è obbligatoria per legge ma non c' è nessuno nel mondo dello spettacolo che si azzarderebbe mai a organizzare un evento - a maggior ragione una serie di eventi - senza averla stipulata. Parliamo dell' assicurazione per i cosiddetti danni contro terzi: quella, per capirci, che risarcisce i clienti del locale nel quale si svolge la serata se per qualche motivo si feriscono o, peggio, se muoiono.

 

I gestori della Lanterna Azzurra Clubbing non sono assicurati. Nessuna polizza per la responsabilità civile in caso di danni alle persone. L' ultima - stipulata con Unipol - era semestrale, è scaduta a dicembre dell' anno scorso e da allora non è più stata rinnovata. Da un anno, in sostanza, in quel posto sono state organizzate serate non coperte, diciamo così, da alcun ipotetico risarcimento, nemmeno se banalmente qualcuno fosse inciampato e si fosse slogato una caviglia. Non è successo niente fino a venerdì scorso. E adesso?

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

 

Al dramma dei 5 ragazzini e della donna morti nella calca del locale di Corinaldo, adesso va sommato lo sconcerto di sapere che sarà difficilissimo - in caso di processo e di condanna - avere dei risarcimenti per le vite perdute, per le ferite o per lo choc patito da chi era presente. Difficilissimo perché le cifre ipotizzabili per fatti così gravi sono astronomiche e le condizioni economiche dei tre gestori non garantiscono alcuna copertura.

 

Probabilmente non garantirebbero nemmeno il pagamento per quella ipotetica caviglia slogata, stando ai protesti che risultano dalle visure camerali della Magic Srl, la società di Francesco Bertazzi (indagato) che ha in gestione la struttura dal 2016 e che ha come soci Carlantonio Capone e Quinto Cecchini (anche loro indagati).

 

L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)

Fra le carte della Procura di Ancona, che ipotizza per i gestori l' omicidio colposo plurimo aggravato, c' è anche il contratto di affitto fra i proprietari del locale (in quattro, tutti inquisiti) e i tre soci di Magic Srl. Con una clausola di quel contratto la proprietà, per tutelarsi da eventuali danni, ha preteso che la Magic avesse l' obbligo di assicurarsi, sì, ma a garanzia della struttura, non delle persone, e non è chiaro se poi la società abbia onorato o no quella clausola.

 

Così come non è chiaro se la polizza per i danni alle persone, stipulata con la Unipol fino a un anno fa, fosse un' altra delle clausole del contratto oppure un' iniziativa autonoma della Magic Srl. L' altro indagato di questa storia nera - il 17enne accusato di aver creato il panico con uno spray al peperoncino - ieri ha tirato un sospiro di sollievo. La giudice delle indagini preliminari Paola Mureddu lo ha interrogato per la convalida dell' arresto: non sui fatti della discoteca ma perché trovato in possesso di droga assieme a due maggiorenni.

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

 

Alla fine, pur convalidando, la gip ha ritenuto inesistenti le esigenze cautelari e quindi lo ha rimesso in libertà. «Sono contento perché ho la coscienza pulita, ora sono libero e mi è tornata perfino la voglia di studiare», ha detto ai suoi avvocati, Martina Zambelli e Andrea Mone. Due giorni fa era stato interrogato per la strage alla Lanterna Azzurra: in quel caso è soltanto indagato (da libero) per omicidio preterintenzionale, lesioni dolose e colpose. E su quell' inchiesta di certezze per ora non ce ne sono.

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