
DOVE E’ FINITA CLARA ROSSIGNOLI? IL GIALLO DELLA 79ENNE SCOMPARSA DA OLTRE TRE SETTIMANE VICINO VERONA. LA FIGLIA: “L’HANNO UCCISA” (IL CELLULARE DELLA DONNA HA AGGANCIATO UNA CELLA TELEFONICA PER L’ULTIMA VOLTA ALLE 2 DI NOTTE DEL 12 APRILE, IN UN TRATTO ISOLATO NEI PRESSI DEL FIUME ADIGE) – C’E’ CHI PARLA DI FUGA DI AMORE. ALCUNI TESTIMONI PARLANO DI FREQUENTAZIONI PERICOLOSE, PERSONE CHE SI FACEVANO ACCOMPAGNARE A CASA E CHE SPESSO LE CHIEDEVANO DENARO - L’OMBRA DEL PRESTITO DA 3MILA EURO
Estratti da open.online
Clara Rossignoli, 79 anni, è scomparsa da oltre tre settimane a Porto di Legnago (Verona). L’ultima volta è stata vista l’11 aprile, mentre si recava a piedi al tabacchino come ogni mattina. Da quel momento nessuno ha più avuto sue notizie. La denuncia di scomparsa è stata presentata dai familiari il giorno successivo. Da allora sono in corso ricerche estese coordinate da carabinieri e vigili del fuoco.
Al momento, la Procura ha aperto un fascicolo senza indagati per ipotesi di istigazione al suicidio. Il primo appello è arrivato sui social: una descrizione semplice, 1 metro e 60 di altezza, capelli grigi e corti, corporatura magra, e un messaggio di preoccupazione.
(...)
L’ultima cella telefonica nei pressi del fiume
Un dettaglio, emerso nel corso delle indagini e riportato dal Corriere del Veneto, ha suscitato particolare inquietudine: il suo cellulare ha agganciato una cella telefonica per l’ultima volta alle 2 di notte del 12 aprile, in un tratto isolato tra Terrazzo e Marega, nei pressi del fiume. Un luogo dove difficilmente la donna sarebbe potuta arrivare da sola a quell’ora. Nel frattempo, attorno alla sua scomparsa si sono moltiplicate le ipotesi. Alcuni conoscenti hanno suggerito che la donna possa essere stata raggirata, o addirittura indotta a salire in auto con qualcuno. C’è chi parla di una presunta “fuga d’amore”, ma i familiari smentiscono con decisione questa ipotesi.
(...) «Era sempre senza soldi», racconta un parente. «Spendeva tutto tra sigarette e bar, anche 600 euro al mese. Chiedeva prestiti, faceva la spesa alla Caritas. Non sappiamo per chi». Alcuni testimoni parlano di frequentazioni pericolose, persone che si facevano accompagnare a casa e che spesso le chiedevano denaro. Da parte sua, la famiglia da tempo aveva chiesto un intervento ai servizi sociali. Ma la 79enne continuava a vivere da sola, e il sospetto che qualcuno abbia potuto approfittarsi della sua fragilità è oggi uno dei principali timori di chi la conosceva. Per il momento, però, le indagini non hanno ancora portato a risultati concreti.
«Sono convinta che l’abbiano fatta fuori, non si è suicidata. Avevamo pochi rapporti, ma non soffriva di demenza senile. Se me l’hanno uccisa, voglio almeno il corpo», ha dichiarato la figlia della donna in un’intervista a Pomeriggio 5. Mentre un’amica ha aggiunto: «Non mi ha mai parlato di relazioni amorose. Una volta mi ha detto che aveva prestato 3mila euro a una persona che aveva bisogno».