beppe sala liliana segre gennaro sangiuliano ignazio la russa e matteo salvini

SU E’ GIU’ DALLA SCALA! IN ASSENZA DI MATTARELLA E MELONI ALLA PRIMA SI LITIGA PER LE POLTRONE. ALLA FINE SI È TROVATA LA QUADRA, ED EVITATA LA FIGURACCIA: LA RUSSA E SALA SARANNO SUL PALCO REALE CON LILIANA SEGRE, REGINA (SUO MALGRADO) DELLA SERATA – IL SINDACO DI MILANO E IL PRESIDENTE DEL SENATO SI ERANO DETTI PRONTI A RINUNCIARE AL POSTO D'ONORE PER STARE ACCANTO ALLA SENATRICE A VITA IN PLATEA – 'GNAZIO È RIUSCITO A RISOLVERE IL PASTICCIACCIO CHIAMANDO PRIMA SALA E POI LA SEGRE - IL PRIMO CITTADINO: "NESSUN INTENTO POLEMICO. VOLEVO AVERE LILIANA SEGRE DI FIANCO A ME" - VIDEO

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COME E\' RIUSCITO IGNAZIO LA RUSSA A RISOLVERE IL PASTICCIACCIO DELLA PRIMA DELLA SCALA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

beppe sala

PRIMA DELLA SCALA, IL SINDACO SALA: “VOLEVO LILIANA SEGRE DI FIANCO A ME, NON C’ERA NESSUN INTENTO POLEMICO”

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

“Non è nel mio interesse fare polemica. Voglio solo avere Liliana Segre di fianco a me”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, subito dopo l’accensione dell’albero di Natale di Milano – Cortina 2026 in piazza Duomo, a Milano, rispondendo a una domanda sulla scelta di rinunciare al palco reale per sedersi in platea alla Prima della Scala. “La Russa anche lui in platea? Ci siamo sentiti due tre volte, lo sa che non voglio far polemica – ha continuato Sala – una soluzione la troveremo”.

 

SCALA, ACCORDO DOPO LE TENSIONI. LA RUSSA E SALA NEL PALCO CON SEGRE

Estratto dell'articolo di Pierluigi Panza per il "Corriere della Sera"

 

IGNAZIO LA RUSSA CON LA MOGLIE LAURA DE CICCO

 

«Prima la musica, poi le parole» recita un noto titolo di opera lirica ma, prima ancora della musica e delle parole c’è il placement politico, ovvero la scelta dei posti giusti dove far sedere gli invitati istituzionali, mai complicato come questa volta.

 

La vigilia della «prima» della Scala è stata tormentata da un vivace gioco a scacchi: anziché le caselle c’erano in ballo le sedie e le poltrone rosse del teatro e scopo del gioco è stato quello di conquistare la maggior vicinanza alla «regina» (suo malgrado) della serata: la senatrice a vita Liliana Segre.

 

liliana segre alla prima della scala 2022

L’assenza alla «prima» del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che con il suo manto istituzionale ha sempre assicurato consensi e applausi a tutti gli accomodati sul palco reale, ha innescato una rincorsa per accomodarsi di fianco alla da lui nominata senatrice Segre, vista quasi come un alter-ego.

 

A questa attrazione si aggiungeva un secondo problema, diciamo di «genere»: la prima fila del palco reale rischiava infatti di essere composta da figure istituzionali di soli uomini (pur accompagnati) quali il presidente del Senato Ignazio La Russa, il vicepremier, Matteo Salvini, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il padrone di casa e sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

 

LA POLEMICA SU LA RUSSA SUL PALCO REALE DELLA SCALA VISTA DA ELLEKAPPA

Nella mattinata le cose si sono complicate ulteriormente con il comunicato della Cgil Scala contro (pur senza nominarlo) la seconda carica dello Stato

 

(...)

 

Intuita la situazione, il sindaco e presidente della Scala, Giuseppe Sala è stato il primo, in mattinata, a manifestare disagio per lo scenario che si andava delineando sul palco reale, forse da lui ritenuto politicamente o socialmente imbarazzante o dal quale intendeva manifestare distanza. Ha così lasciato trapelare, sottotraccia, la possibilità di accomodarsi in platea di fianco, oltreché alla compagna, alla senatrice Segre. A questa mossa del cavallo ha risposto da par suo il presidente del Senato nel primo pomeriggio, dichiarando che anche lui attendeva la senatrice al suo fianco e, pertanto, si sarebbe analogamente accomodato in platea, pur di stare con lei, dall’altra parte rispetto a Sala. I due, in effetti, avevano entrambi invitato la senatrice, la quale, di suo, aveva già due poltrone in fila M (dove si possono pure allungare le gambe).

 

MEME SULLA PRIMA DELLA SCALA - BY DEMARCO

Come siano avvenute le frenetiche consultazioni con i vertici della Scala e del Comune non sappiamo. Forse anche un beau geste del vicepremier Salvini e del ministro Sangiuliano, disposti ad arretrare nella seconda fila del palco reale, ha consentito il riposizionamento della contesa senatrice (scudo umano contro ogni contestazione) e di schierare una prima fila più consona ad aspirazioni bipartisan e criteri di genere. Dunque, intorno alle 17.30 si è trovata «la quadra». La prima fila del palco reale dovrebbe essere composta, da sinistra a destra, da Chiara Bazoli, il sindaco Sala, Liliana Segre, la figlia Federica Belli Paci, il presidente La Russa e sua moglie.

 

liliana segre

Tutti contenti e «gender» più che rispettato. In seconda fila, accompagnati, i ministri Salvini, Sangiuliano, Alberti Casellati con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il senatore a vita Mario Monti sarà con un suo posto in platea.

 

 

Ricordiamo che la premier Giorgia Meloni, presente lo scorso anno con l’ex compagno Giambruno, non ci sarà e ha assistito settimana scorsa a un concerto della Scala a Dubai in occasione del Forum sull’Ambiente. Il presidente Mattarella, invece, è stato alla «prima» del teatro La Fenice di Venezia il 24 novembre.

andrea giambruno giorgia meloni prima scala 2022

 

Sono così andati a posto i tasselli del puzzle e, dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli che aprirà la serata, il Don Carlo di Verdi diretto da Riccardo Chailly (diretta su Raiuno dalle 17.45) potrebbe iniziare nel modo migliore.

andrea giambruno giorgia meloni prima scala 2022.

 

 

beppe sala chiara bazoli

ignazio la russa giorgia meloni alla scala

 

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