volodymyr zelensky vladimir putin ucraina crimea.

E’ INIZIATA LA CONTROFFENSIVA UCRAINA E ORA ZELENSKY SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO: È CONSAPEVOLE CHE LO ATTENDE IL GIUDIZIO DEI CONNAZIONALI, MA ANCHE QUELLO DEI PAESI DONATORI. UNA VITTORIA PARZIALE PUÒ DIMOSTRARE ANCORA CHE L’UCRAINA, SE APPOGGIATA ADEGUATAMENTE, È CAPACE DI ANDARE AVANTI. IN CASO CONTRARIO AUMENTERÀ IL PESO DI CHI RITIENE CHE NESSUNO DEI DUE CONTENDENTI SIA IN GRADO DI PREVALERE. UN’OPINIONE, QUEST’ULTIMA, ESPRESSA GIOVEDÌ DA UN COMMENTO DEL WASHINGTON POST RICORDANDO LA VECCHIA VALUTAZIONE DI UN “INSOSPETTABILE”: IL CAPO DI STATO MAGGIORE AMERICANO MARK MILLEY…

1 - KIEV STA GUADAGNANDO TERRENO PUTIN PROMETTE GRANO ALL’AFRICA

Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

LA POSSIBILE CONTROFFENSIVA UCRAINA

[…] a quasi due mesi dal suo inizio, la controffensiva sia passata dalla fase preliminare del tastare le difese russe a una molto più assertiva. Avviene nei campi di battaglia nelle regioni di Zaporizhzhia e del Donetsk, nei settori meridionale e orientale del fronte.

 

Qui le truppe ucraine, composte dal meglio delle nuove unità corazzate, sono avanzate per alcuni chilometri su due direttive: presso la cittadina di Orikhiv verso quella più a sud di Robotyne e soprattutto nel settore più orientale, a nord di Mariupol, dove hanno catturato il villaggio di Staromaiorske nella regione di Donetsk.

 

zelensky putin

[…] Lo stesso Vladimir Putin, impegnato ieri a San Pietroburgo per il summit Russia-Africa, ha ammesso che «gli scontri a fuoco si sono intensificati in modo significativo».

Due giorni fa la viceministra alla Difesa, Hanna Maliar, aveva confermato che obiettivo dell’avanzata è la città di Melitopol con l’intenzione di raggiungere il Mare di Azov attorno a Berdiansk e tagliare in due la zona di occupazione russa, assumendo il controllo dell’accesso alla penisola di Crimea. I russi hanno però disseminato la zona di mine e restano ben trincerati. Secondo il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, gli ucraini sono riusciti a non intaccare le unità addestrate per l’offensiva e mantengono ottime possibilità di successo.

 

LA CONTROFFENSIVA UCRAINA

[…] Putin cerca nel frattempo di riguadagnare punti presso i Paesi africani dopo il malcontento generato tra la comunità internazionale per la sua scelta di boicottare l’accordo sul grano ucraino. Al summit di San Pietroburgo, dove sono presenti solo 17 leader africani rispetto ai 43 del precedente incontro nel 2019, ha promesso di inviare gratuitamente 50.000 tonnellate di grano nei prossimi tre mesi a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Eritrea e Repubblica Centroafricana. Il suo fine dichiarato (che a Kiev è visto come pura pirateria) è lanciare iniziative assistenziali per aprire la strada a contratti che permettano alla Russia di eliminare la concorrenza ucraina.

 

putin zelensky biden

«Ho già detto che noi possiamo sostituire il grano ucraino, anche perché il raccolto russo è stato ottimo quest’anno», ha spiegato. Significativa la presenza ufficiosa al summit di Yevgeny Prigozhin, il capo golpista della milizia mercenaria Wagner, che rassicura Paesi clienti come Mali e Repubblica Centroafricana. Un mese fa sembrava che Putin volesse eliminarlo, ma la Wagner resta troppo importante per gli interessi di Mosca in Africa […]

 

EVGENIJ PRIGOZHIN CON UN RAPPRESENTANTE DELLA REPUBBLICA CENTRAFRICANA A SAN PIETROBURGO

2 - LA SPALLATA SUL VERSANTE SUD PER EVITARE LO STALLO I TRE «FUOCHI» DEL CONFLITTO

Estratto dell’articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

Una spallata per aprire un varco, un tentativo di uscire dal rischio di uno stallo sanguinoso, […] C’è questo e altro nella nuova offensiva di Kiev […] L’attacco è su due fronti. Il primo è quello orientale di Bakhmut, con vantaggi considerevoli e la riconquista di porzioni di territorio.

 

Missione costosa: ogni postazione liberata è sottoposta a un intenso tiro. Il secondo settore dell’operazione investe su almeno due assi la zona meridionale con l’intento di avanzare […] verso Melitopol e Berdyansk. L’esercito ha colpito per settimane i depositi, ha lavorato a fondo con l’intelligence, ha cercato di creare corridoi per le truppe, ha dispiegato un alto numero di tank e blindati. Si tratta di elementi tenuti in riserva, equipaggiati con materiale fornito dalla Nato di recente.

vladimir putin volodymyr zelensky

 

Gli occupanti hanno rivendicato la distruzione di diversi corazzati, gli ucraini hanno ammesso i danni ma li hanno ridimensionati. È probabile che Kiev abbia dato maggiore mobilità e coordinamento, inoltre la rotazione dei plotoni ha visto la partecipazione di militari non logorati e forse più preparati che hanno comunque davanti il temuto mare di mine, almeno tre linee difensive (avrebbero superato la prima) e sono ancora distanti dall’obiettivo primario.

 

Bakhmut guerra russia ucraina

[…] Mosca ha replicato con una tattica elastica. Immediati contro-attacchi, fuoco di sbarramento sulle posizioni dove si sono installati gli avversari. Inoltre, a sua volta, ha cercato di progredire nella regione di Kreminna — sempre a est — ottenendo dei risultati. Anche qui avrebbe pesato la qualità dei soldati.  Lo Stato Maggiore russo, tuttavia, ha i suoi guai nella zona meridionale come ha testimoniato la protesta del generale Popov.

L’alto ufficiale ha protestato sottolineando che molte delle sue unità avevano bisogno di un cambio, stremate da settimane di scontri. La risposta è stata dura: lo hanno silurato […]

  

volodymyr zelensky e vladimir putin 3

[…] Gli ucraini devono poter trasformare una breccia tattica in un risultato strategico che incida sul dispositivo nemico. Al tempo stesso dovranno avere la capacità di assorbire i colpi (stessa cosa vale per i russi). Quindi serve mantenere la spinta accrescendo eventuali problemi nelle retrovie degli invasori. Una «strada» stretta, complessa. Non hanno la superiorità aerea, spesso le scorte di proiettili sono insufficienti, il tridente elicotteri-caccia-droni dei russi ferisce in modo letale le loro colonne.

MARK MILLEY

 

Zelensky è consapevole che lo attende il giudizio dei connazionali, ma anche quello dei Paesi donatori, solidali e preoccupati. Una vittoria parziale può dimostrare ancora che l’Ucraina, se appoggiata adeguatamente, è capace di andare avanti. In caso contrario aumenterà il peso di chi ritiene che nessuno dei due contendenti sia in grado di prevalere. Un’opinione, quest’ultima, espressa giovedì da un commento del Washington Post ricordando la vecchia valutazione di un «insospettabile»: il capo di Stato maggiore americano Mark Milley.

RUSSI CONQUISTANO BAKHMUT bakhmut

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…