jack vettriano

È MORTO A 73 ANNI JACK VETTRIANO, PITTORE ITALO-SCOZZESE E UNO DEGLI ARTISTI PIÙ VENDUTI A LIVELLO INTERNAZIONALE - AMATISSIMO DAL PUBBLICO E DAL MERCATO, VETTRIANO NON RIUSCÌ MAI A CONQUISTARE LA CRITICA, CHE LO CONSIDERAVA "DERIVATIVO" E LE SUE OPERE TROPPO "EROTICHE" O "VOLGARI FANTASIE MASCHILI" - IL SUO DIPINTO "THE SINGING BUTLER" È STATO BATTUTO ALL'ASTA NEL 2004 PER PIÙ DI SETTECENTOMILA STERLINE, LA CIFRA PIÙ ALTA MAI RAGGIUNTA DA UN ARTISTA SCOZZESE…

1. MORTO A NIZZA A 73 ANNI L’ARTISTA SCOZZESE DI ORIGINI ITALIANE AMATISSIMO DAL PUBBLICO E DAL MERCATO.

Estratto dell'articolo di Stefano Bucci per il “Corriere della Sera”

 

jack vettriano

Le sue sono immagini patinate, eleganti, ammiccanti, cariche di sottintesi (erotici, ma non soltanto). Eppure (nonostante il suo The Singing Butler del 1992 fosse stato venduto nel 2004 per 744.500 sterline e nonostante i suoi dipinti fossero nella collezione di Jack Nicholson e sir Tim Rice) Jack Vettriano, scomparso sabato scorso a Nizza a 73 anni «per cause naturali», è stato a lungo snobbato dalla critica, tenuto lontano dai musei della sua Scozia e della Gran Bretagna.

 

Nato con il nome di Jack Hoggan, a Methil, in Scozia, il 17 novembre 1951, da una famiglia di origine italiana (la madre era figlia di un emigrante di Belmonte Castello, in Ciociaria), Vettriano cresce a Methil e inizia a lavorare in giovane età per contribuire alle finanze familiari e solo a 21 anni comincia a dipingere da autodidatta (all’epoca sognava di diventare ingegnere), dopo aver ricevuto un set di pennelli e acquerelli in regalo dalla fidanzata per il suo compleanno. Comincia così a frequentare le Kirkcaldy Galleries, studiando le opere di altri pittori eccellenti scozzesi come Samuel People (1871-1935) e sir William McTaggart (1835-1910).

opere di jack vettriano 3

 

Quasi quindici anni più tardi Vettriano riuscirà finalmente a esporre alla Royal Scottish Academy, dove già durante il primo giorno della mostra entrambi i suoi dipinti verranno venduti convincendo il giovane Jack a diventare pittore a tempo pieno (quello di un successo più commerciale che di critica rimarrà un grande cruccio dell’artista). […]

 

2. ADDIO A JACK VETTRIANO ODIATO DA TUTTI TRANNE CHE DAL PUBBLICO

Estratto dell'articolo di Guia Cortassa per "la Stampa"

 

the singing butler di jack vettriano 1

È difficile che, citandone il titolo, esso stesso dalla grande forza evocativa, il dipinto The Singing Butler, Il maggiordomo cantante, possa ricondurre di primo acchito alla sua rappresentazione. Eppure, l'immagine di quel malinconico ballo sulla battigia, quel vestito rosso, gli ombrelli sopraffatti dalla forza del vento tenuti a fatica da un inaspettato personale domestico, sono ormai parte di un bagaglio visivo "pop" nel vero senso del termine, condiviso non solo dai conoscitori più esperti dell'arte contemporanea ma da un pubblico enorme.

 

Dipinto nel 1992, è stato battuto all'asta nel 2004 per più di settecentomila sterline, la cifra più alta mai raggiunta da un artista scozzese, permettendo al suo autore, Jack Vettriano, di infrangere ogni record di vendita. Quella di Vettriano,[…] è la storia di uno dei tanti artisti che raggiungono un'enorme fortuna pur non riuscendo mai a conquistare il favore della critica. […]

 

jack vettriano

Nel 1988 […] i due quadri che invia alla mostra annuale della Royal Scottish Academy vengono venduti nel giro di un giorno, attirando l'interesse di diverse gallerie. Una soddisfazione, dopo non essere stato ammesso all'accademia di Edimburgo. Ma un destino, che lo perseguiterà per tutta la sua carriera.

 

Amante degli Impressionisti e dei Post-Impressionisti, Gauguin in primis, l'educazione artistica di Vettriano è avvenuta alle Kirkcaldy Galleries, con davanti agli occhi i lavori dei Coloristi scozzesi, la risposta britannica ai gruppi francesci di fine Ottocento. Prende da loro l'amore per le pennellate lunghe, che nelle sue mani perdono l'inconsistenza dell'immagine per restituire, invece, momenti che sembrano immortalati su vecchie pellicole.

 

opere di jack vettriano 2

Considerato, con scorno, un artista derivativo, se il suo debito per i pittori dei grandi spazi aperti è difficile da rintracciare a prima vista sulle sue superfici, senza dubbio quello di Edward Hopper è il nome che più viene associato al lavoro dello scozzese. Un riferimento mai apertamente riconosciuto o ammesso da Vettriano, che con il pittore americano condivide l'epoca in cui sceglie di ambientare le sue scene, e la palbabile solitudine dei soggetti rappresentati.

 

Ma all'alienazione generazionale degli Stati Uniti della prima metà del Novecento, Vettriano sostituisce una nostalgia sensuale e sospesa, più figlia della tradizione surrealista che di un rigoroso realismo. I suoi quadri sono pieni di persone che vediamo danzare, o condividere spazi ed esperienze, ma di cui non ci mostra mai visi e sguardi.

jack vettriano

 

«Il mondo di Jack Vettriano è una volgare fantasia maschile che potrebbe essere uscita direttamente da Money di Martin Amis». Parole di Jonathan Jones, critico d'arte del Guardian. E se l'intenzione di quel commento è, senza dubbio, denigratoria, il paragone carpisce appieno uno degli elementi fondamentali della poetica del pittore: la capacità di offrire, nelle sue opere, innumerevoli narrazioni, storie che nascono negli occhi di chi guarda, invogliando a pensare a un prima e a un dopo di quell'attimo per sempre cristallizzato sulla tela, fugando ogni dubbio che la sua sia solo «mera illustrazione» – per citare un'altra delle critiche più spesso rivolte all'artista. […]

 

 Nonostante il riconoscimento mai arrivato da parte del blasonato mondo dell'arte, dieci anni prima dell'affondo di Jones, nel 2003, Vettriano era stato insignito del titolo di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico per il suo contributo alle arti visive. […]

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