fantasma del marchesino longhi - il maniero di fumone

C’E’ UN FANTASMA NEL CASTELLO! - "ECCO LA SAGOMA DEL MARCHESINO MORTO", UNA NOTTE CON GLI ACCHIAPPAFANTASMI NEL MANIERO DI FUMONE IN CIOCIARIA, TRA I PIU’ INFESTATI D’ITALIA, TRA UNA VOCE UMANA CHE PARE DICA "INUTILMENTE" E IMMAGINI INSPIEGABILI

Andrea Cionci per “il Giorno”

 

la sagoma del marchesino longhila sagoma del marchesino longhi

E' stata la prima indagine parapsicologica 'professionale' all' interno di uno dei castelli ritenuti fra i più infestati d' Italia. La notte del 21 maggio, abbiamo seguito i 'Ghosthunters Roma' fra le sale del Castello di Fumone, in Ciociaria. Arriviamo, dunque, verso le 19; ci accoglie la marchesa Irena de Paolis, una fine signora dall' accento anglosassone.

 

Dopo una visita generale al maniero, alle celle sotterranee e allo splendido giardino pensile (il più alto d' Europa) i GHR cominciano a montare le loro attrezzature disponendo telecamere, registratori ad alta sensibilità, rilevatori elettromagnetici di movimento e un generatore elettrico dal quale eventuali 'entità' presenti potrebbero attingere energia per produrre fenomeni fisici. Tutto serve a monitorare, in modo capillare, il verificarsi di eventuali anomalie.

 

IL GRUPPO di ricercatori romani è, forse, il più affermato, nel mondo degli studi sul paranormale, per lo scetticismo che lo contraddistingue e il rigore del metodo.

«Il nostro è un lavoro di ricerca - spiega il fondatore Daniele Cipriani - condotto sempre gratuitamente, che si occupa di raccogliere prove e testimonianze su fenomeni noti alle culture di tutto il mondo, da millenni. Il materiale da noi raccolto e selezionato con criteri molto severi, è a disposizione del pubblico sul nostro sito in modo che ognuno possa farsi la propria idea».

 

 

marchesino longhi   il maniero di fumonemarchesino longhi il maniero di fumone

Le leggende legate al castello - che è visitabile e offre anche ospitalità per la notte - riguardano soprattutto lo spirito del marchesino Francesco Longhi, morto nel 1851 all' età di tre anni, e di sua madre, la duchessa Emilia Caetani. Secondo una diceria, mai del tutto provata, il bambino sarebbe stato lentamente avvelenato dalle sue sette sorelle, con piccole dosi di arsenico, per evitare che, in base al diritto successorio del maggiorasco, ereditasse l' intero patrimonio di famiglia, costringendo le ragazze a un matrimonio combinato o al convento.

 

La madre impazzì letteralmente per il lutto, tanto da far dipingere mobili e ritratti di nero; fece imbalsamare il figliolo in modo da averlo sempre con sé. Il corpicino, vestito di tutto punto e con il volto coperto da una maschera mortuaria in cera, si trova ancor oggi nel castello, in una teca, insieme ai suoi vestitini e ai suoi giocattoli.

 

Si parte, quindi, proprio dalla camera del Marchesino, immersa nell' oscurità. Cipriani comincia a 'stimolare l' ambiente' con domande di rito: «Qualcuno desidera comunicare con noi?». Per diversi minuti non succede nulla finché, all' improvviso, ci raggiunge, dalla biblioteca, la padrona di casa che, insieme a una sua amica lì presente, sostiene di aver sentito echeggiare nell' aria una breve frase pronunciata da una persona giovane.

rilevatori davanti alla teca del marchesino longhirilevatori davanti alla teca del marchesino longhi

 

La registrazione rivelerà effettivamente quello che sembra l' eco irreale e attutito di una voce umana: pare dica «inutilmente», una parola che avrebbe avuto un senso nel discorso che stavano facendo le due signore. Una 'evp', o voce spiritica, dunque? Chissà. Siamo tutti piuttosto colpiti e cresce la tensione. Noi proseguiamo la ricerca con le fotocamere termiche, apparecchi in grado di rilevare cambiamenti di temperatura nell' aria e negli oggetti anche molto lievi.

 

A un certo punto, Cipriani annuncia di aver catturato una fugace immagine termica, proprio vicino alla teca del Marchesino. Ci avviciniamo incuriositi ed effettivamente si distingue chiaramente, nel monitor, una sagoma antropomorfa. Sembra quella di un bambino, seduto a braccia conserte, di tre quarti, accanto al corpicino imbalsamato. Il fantasma del marchesino? Non sappiamo; per ora non siamo riusciti a spiegare l' origine di quell' improvviso corpo di calore.

 

«Il castello di Fumone ha origini oscure e antichissime - spiega il marchese Stefano de Paolis, proprietario insieme al fratello Fabio - qui, nel 1121, fu murato vivo l' antipapa Gregorio VIII. Celestino V, il papa del 'gran rifiuto', vi fu imprigionato, fino alla morte, in una minuscola cella, da Bonifacio VIII Caetani, suo successore. Nel 1584, Sisto V affidò il castello alla famiglia marchionale dei Longhi, da cui discendiamo.

la sagoma del marchesino longhi la sagoma del marchesino longhi

 

 

Sono cresciuto fra i racconti dei curiosi fenomeni che si verificano nel castello. Personalmente, non ho avuto molte esperienze, anche perché ho vissuto per anni all' estero. Invece, mio figlio di nove anni, non appena arrivò qui per la prima volta, fu subito infastidito da ombre nella sua camera da letto, senza che fosse mai stato informato di queste storie. Tuttavia, la memoria di S. Celestino ci fa sentire protetti e al sicuro».

 

il fantasma del la sagoma del marchesino longhi   daniele cipriani e  alfredo falvoil fantasma del la sagoma del marchesino longhi daniele cipriani e alfredo falvo

In questo genere di fenomeni, le certezze sono rare. Possiamo solo dire, con Shakespeare: «Vi sono più cose in cielo e terra di quante non ne comprenda la nostra filosofia».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)