EUROCETRIOLO CONTRO I VINI MADE IN ITALY? ALCUNI PARLAMENTARI DEI PAESI NORDICI VOGLIONO ESTENDERE AI PRODUTTORI DI L VINO L’OBBLIGO DI USARE UNA CONFEZIONE GENERICA, UGUALE PER TUTTI COME PER LE SIGARETTE, CON SCRITTE PER DISSUADERE I CONSUMATORI DALL’ACQUISTO

albano vinoalbano vino

Marianna Baroli per “Libero quotidiano”

 

Dopo le sigarette potrebbe toccare al vino. L' idea di estendere al nettare di Bacco l'obbligo di utilizzare una confezione generica, quasi uguale per tutte le etichette, rischia di entrare a breve nell' agenda dell' Unione europea. A spingere in questo senso sono alcuni parlamentari del blocco dei Paesi nordici, che stanno lavorando a un provvedimento simile a quello adottato per le «bionde». Non mancherebbero neppure sulle «etichette bianche» scritte destinate a dissuadere i consumatori dall' acquisto.

 

FRASI COME «IL VINO UCCIDE».

Se dovesse passare questa proposta per il nostro Paese sarebbe una vera iattura. Proprio con la vendemmia di quest' anno, destinata a produrre 48,8 milioni di ettolitri di vino, abbiamo riconquistato la leadership mondiale sorpassando la Francia, ferma a quota 46,6 milioni di ettolitri. A lanciare l' allarme, la scorsa estate, è stata l' edizione francese dell' Huffington Post che ha raccolto le proteste dell' Accademia del vino di Francia.

dalema con il suo vinodalema con il suo vino

 

Sotto attacco è però l'intera dieta mediterranea. Dopo aver abolito l' obbligo di indicare sull' etichetta degli alimenti lo stabilimento di produzione, ora rischia di partire l' offensiva contro il nettare di Bacco. A sollevare il problema, in Italia, è stato il progetto «Sagrantino & salute», che sarò presentato oggi all' Expo. E proprio con il pregiato vitigno umbro si potrebbe verificare una situazione paradossale.

 

RENZI REGALA VINO AL PAPARENZI REGALA VINO AL PAPA

Le bottiglie di Sagrantino prodotte ad esempio in California o in Australia, dove ne esistono vaste coltivazioni, finiranno sui grandi mercati di consumo con etichette allettanti. Mentre sulle nostre rischierà di comparire addirittura un teschio. «Facile intuire come possano reagire i consumatori su mercati come gli Stati Uniti, il Canada, la Svizzera, il Brasile, la Russia, la Cina o la Corea», affermano i produttori umbri, «quando dovranno scegliere tra le bottiglie italiane con un' etichetta inquietante e quelle prodotte fuori dall' Europa».

 

Da tempo, Luciano Cesarini, patron della cantina Signae Cesarini Sartori, lavora per promuovere gli «aspetti salutistici del Sagratino», una tra le più grandi eccellenze italiane, attraverso analisi medico scientifiche. «Questo patrimonio andrebbe salvaguardato anche per i riflessi occupazionali che potrebbe garantire» spiega Cesarini.

 

Per i produttori umbri questo è un «attacco diretto» all' agricoltura italiana e alla dieta mediterranea, in cui il vino riveste un ruolo fondamentale proprio come alimento. Bevuto con moderazione, è un elemento fondamentale e fa bene. Le sue qualità salutari sono oggettive. Ricco di antiossidanti, protegge dal colesterolo cattivo e migliora la circolazione sanguigna. Il potassio aiuta a tonificare e stimolare i muscoli.

BRUNO VESPA DEGUSTA VINOBRUNO VESPA DEGUSTA VINO

 

Infine, l' alcool etilico, assunto in quantità minime, aiuta le difese immunitarie e può parzialmente fungere da antidepressivo.

 

Sagrantino & salute sottolinea che, secondo recenti studi condotti, un uso moderato è addirittura salutare. L' uso moderato corrisponde a due unità alcoliche, vale a dire due bicchieri per l' uomo ed uno solo per la donna. Troppo spesso si parla del «nettare degli dei» per i suoi elementi negativi, mentre recentissimi studi condotti dal Cnr, il Centro nazionale delle ricerche, dimostrano il contrario.

 

obama e xi jinping brindano a vino rossoobama e xi jinping brindano a vino rosso

Il tema sarà oggetto oggi di un approfondimento al padiglione Alitalia-Etihad, dove verrà presentato il libro «Gli aspetti salutistici del Sagrantino». che raccoglie interventi di vari scienziati di fama internazionale.

 

Innanzitutto va riconosciuto ai viticoltori umbri il coraggio di aver posto il tema all' attenzione generale, nell' ambito dell' esposizione universale. Senza attendere che la macchina europea si metta in moto. Salvo poi gridare allo scandalo, quando i provvedimenti arrivano in rampa di lancio a Bruxelles. Com' è accaduto negli ultimi anni per tutte le norme su etichettatura e tracciabilità degli alimenti.

 

vinoterapia 6vinoterapia 6

Una tavola rotonda all' Expo I Paesi del blocco che fa capo alla Germania pronti a presentare una proposta simile a quella adottata con le sigarette: etichette bianche e scritte per spaventare i consumatoriL' Europa prepara l' attacco ai grandi vini made in Italy.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”