
ALTRO CHE FEDELTÀ ALLA PATRIA: GLI ADOLESCENTI UCRAINI SI VENDONO AI RUSSI PER UN IPHONE - AUMENTANO I PISCHELLI ADESCATI DAGLI 007 DI MOSCA CHE, IN CAMBIO DI INFORMAZIONI, PROMETTONO DI INVIARE LORO UN COMPENSO IN CRIPTOVALUTE PER COMPRARE UN NUOVO TELEFONO (LA RICOMPENSA VA DAI 100 I 1000 DOLLARI) - NEGLI ULTIMI 12 MESI, TRA LE 700 PERSONE ARRESTATE IN UCRAINA CON L'ACCUSA DI SPIONAGGIO, IL 25% (175) HA MENO DI 18 ANNI - GLI AGENTI RUSSI AVVICINANO I RAGAZZI SUI SOCIAL E LI CONVINCONO A SCATTARE FOTO ALLE TRUPPE O A PIAZZA DELLE BOMBE
Estratto dell'articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
vladimir putin se la ride per il ritardo della chiamata con donald trump
In alcuni casi il pretesto è una caccia al tesoro, in altri c’è una ricompensa in bitcoin buoni per comprarsi l’iPhone nuovo, talvolta basta il semplice lavaggio del cervello. Non passa settimana ormai che le autorità ucraine non annuncino di aver arrestato un adolescente accusato di sabotaggio o di spionaggio per conto del nemico.
Secondo l’Sbu, l’intelligence di sicurezza interna di Kiev, si tratta di una vera e propria campagna di reclutamento avviata da Mosca per destabilizzare il Paese dall’interno che ricorda addirittura quella messa in atto dall’Isis in Medio Oriente o dai talebani in Afghanistan.
E se il paragone è sicuramente forte, il risultato è che adolescenti mossi da curiosità e fragilità — alcuni di loro sono orfani o sfollati — si trasformano anche senza rendersene conto in agenti inconsapevoli. Nel migliore dei casi diventano preda della propaganda online diffusa in una lingua, il russo, che tutti, anche i più giovani, comprendono e parlano. Nel peggiore finiscono per essere mandati a piazzare esplosivi senza nemmeno rendersi conto del rischio che corrono.
A confermarlo al Financial Times e al New York Times sono i portavoce dell’Sbu: dalla primavera dello scorso anno, più di 700 persone implicate in spionaggio, incendi dolosi e attentati dinamitardi orchestrati a distanza da agenti dell’intelligence russa sono state arrestate. Di queste, 175 — ovvero circa il 25% — hanno meno di 18 anni.
Se si segue la cronaca giorno per giorno si nota come il fenomeno sembra davvero in crescita. Il mese scorso un sedicenne ucraino, il cui nome non è stato reso pubblico perché minorenne, sarebbe stato reclutato dal servizio di sicurezza federale russo (Fsb) tramite l’app di messaggistica Telegram.
Al ragazzo è stato ordinato di scattare foto delle posizioni delle truppe ucraine e di inviare i dati tramite canali criptati. Ma l’Sbu, che era sulle sue tracce, lo ha arrestato vicino a un sito militare nella città di Dnipro prima che entrasse in azione.
Gli investigatori ritengono che le informazioni raccolte dalle piccole spie potrebbero essere state utilizzate per guidare attacchi missilistici o con droni russi, come le migliaia che hanno devastato città e infrastrutture critiche in tutta l’Ucraina negli ultimi mesi. Ma ci sono stati anche casi di ragazze usate per fabbricare ordigni e ragazzini mandati a sabotare le ferrovie vicino a Leopoli.
VLADIMIR PUTIN - AGENTI DELL FSB - SERVIZI SEGRETI RUSSI
Missioni pericolose anche dal punto di vista fisico. I canali di reclutamento seguono uno schema simile: un utente anonimo contatta i giovani. Poi vengono loro fornite coordinate e istruzioni. I pagamenti promessi variano tra i 100 e i 1.000 dollari. E quasi mai viene usata la propaganda politica per convincere le reclute.
Il problema è cresciuto a tal punto che le autorità ucraine hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione con agenti dell’Sbu invitati nelle scuole per insegnare ai bambini come individuare e denunciare i tentativi di adescamento. [...]