
LA FRANCIA E’ NEL CAOS: SCONTRI IN TUTTO IL PAESE E QUASI 300 ARRESTI PER LE PROTESTE – NELLE ORE IN CUI LECORNU DIVENTA PREMIER, IL MOVIMENTO "BLOCCHIAMO TUTTO" (BLOQUONS TOUT) HA DATO VIA A UNA SORTA DI RIVOLTA A PARIGI E IN TUTTO IL PAESE – NELLA CAPITALE, NEI PRESSI DI GARE DU NORD, MANIFESTANTI E GRUPPI DI BLACK BLOC INFILTRATI SI SONO VIOLENTEMENTE SCONTRATI CON LE FORZE DELL'ORDINE - IL MINISTRO DELL'INTERNO DIMISSIONARIO BRUNO RETAILLEAU HA ACCUSATO L'ESTREMA SINISTRA DI ESSERE RESPONSABILE DELLA “VIOLENZA” E IL POPULISTA DE SINISTRA JEAN-LUC MELENCHON HA REPLICATO SPIEGANDO CHE IL MINISTRO E’ “ALLA RICERCA DI INCIDENTI E PROVOCAZIONI”: “AMA LA REPRESSIONE E VUOLE IMMAGINI DI VIOLENZA PER I TELEGIORNALI” – CHIUSE ALCUNE SALE DEL LOUVRE - BLOCCATA L’AUTOSTRADA TRA SANT’ETIENNE E LIONE – VIDEO
Da corriere.it - Estratti
Francia, quasi 300 arresti per le proteste: tensione per l'arrivo dei black bloc
In Francia, nel corso della giornata di protesta cittadina nazionale indetta dal movimento «Blocchiamo Tutto», finora sono state arrestate quasi 300 persone, mentre i partecipanti registrati sono 29 mila. Lo ha riferito il ministero dell'Interno francese nel suo ultimo bilancio aggiornato sulla giornata di blocchi stradali e di raduni anti-governo.
Nel dettaglio, dalle prime ore del giorno sono stati effettuati 295 arresti in tutta la Francia, di cui 171 a Parigi. Alle 11, erano state registrate 430 azioni, tra cui 273 raduni e 157 blocchi stradali, per un totale di 29.000 partecipanti.
I momenti di tensione più significativi si sono verificati nei pressi di Gare du Nord a Parigi, dove manifestanti e gruppi di black bloc infiltrati si sono violentemente scontrati con le forze dell'ordine, oltre che a Lione, dove dei massi di pietra di grandi dimensioni sono stati lanciati contro le unità di polizia Crs.
Sono stati registrati anche 105 incendi su strade pubbliche, mentre almeno quattro agenti delle forze dell'ordine sono rimasti feriti. Le forze di sicurezza - 80 mila tra polizia e gendarmi - hanno effettuato 106 operazioni di sgombero dei blocchi stradali.
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Causa protesta chiuse alcune sale Louvre, scambio accuse
Anche i musei e il mondo della cultura sono impattati dal vasto movimento di protesta cittadina «Blocchiamo Tutto»: a causa dei disordini sociali, alcune sale del Louvre sono «eccezionalmente chiuse».
Lo ha annunciato la direzione del celebre museo parigino, mentre il museo nazionale Eugene Delacroix è invece completamente chiuso, quindi «i rimborsi dei biglietti saranno automatici», ha assicurato il Louvre su X. Nata sui social media, questa giornata di mobilitazione, che si svolge due giorni dopo il voto di fiducia rivolto al governo dimissionario di Francois Bayrou e all'indomani della nomina del suo successore Sebastien Lecornu, mira in particolare a ribellarsi al piano di bilancio proposto dall'ex primo ministro.
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Una giornata ad alto rischio caos che alimenta commenti politici e scambio di accuse tra forze rivali, mentre il neo premier Lecornu sta svolgendo consultazioni. Il ministro dell'Interno dimissionario Bruno Retailleau ha già accusato l'estrema sinistra di essere responsabile della «violenza» verificatasi ai margini delle proteste, nei pressi di Gare du Nord a Parigi e a Lione. Una valutazione che ha fatto scattare la reazione di condanna del leader Insoumis, Jean-Luc Melenchon, che accusa il ministro di «provocazioni».
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«Siate prudenti e vigili. Retailleau è alla ricerca di incidenti e sta moltiplicando le provocazioni. Fate attenzione, ama la repressione e vuole immagini di violenza per i telegiornali», avverte Melenchon su X. (...)
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