ponte morandi agrigento

GLI AGRIGENTINI TREMANO - VIDEO: E' DI MORANDI PURE IL PONTE AKRAGAS, CHE COLLEGA IL CENTRO STORICO DELLA CITTÀ DEI TEMPLI A VILLASETA – IL VIADOTTO, CHIUSO DA OLTRE UN ANNO, È AL CENTRO DELLE POLEMICHE DOPO CHE GLI ABITANTI HANNO VISTO SCENDERE FIUMI D’ACQUA DAI PILONI DANNEGGIATI, ALCUNI DEI QUALI SEMBREREBBERO ESSERE VUOTI – IL COMUNE LO VUOLE ABBATTERE, L’ANAS HA IN MENTE DI RIAPRIRLO NEL 2021: IL RECUPERO COSTERÀ 30 MILIONI DI EURO

 

 

VIDEO: ACQUA DAI PILONI DEL VIADOTTO MORANDI AD AGRIGENTO

http://www.agrigentonotizie.it/video/pioggia-viadotto-morandi-agrigento-febbraio-2017.html 

 

Mauro Indelicato per "www.ilgiornale.it"

 

ponte morandi ad agrigento 9

Quello della manutenzione e tenuta delle nostre infrastrutture più importanti, è un tema che in Italia viene affrontato da diversi anni e che riguarda la sicurezza dei nostri concittadini che si mettono in viaggio e non solo.

 

Terra sismica, soggetta anche ai fenomeni franosi, l’Italia già da tempo dovrebbe avere in cima all’agenda la salvaguardia delle opere infrastrutturali più delicate. Quando poi, come nel caso di Genova, i ponti vengono giù senza calamità naturali il tutto risuona come un vero e proprio grido d’allarme. È lunga la scia di notizie che riguardano i cedimenti di cavalcavia e ponti attraversati ogni giorno da centinaia di persone.
 

ponte morandi ad agrigento 8

Il caso più eclatante prima di quello delle scorse ore capitato a Genova, riguarda l’autostrada Palermo–Catania: nel pomeriggio del 10 aprile 2015, una frana trancia un pilone del viadotto Himera nella carreggiata verso Palermo. Solo per miracolo in quel momento nessuno rimane coinvolto dal crollo, ma la Sicilia per diversi mesi è di fatto divisa a metà con tempi di percorrenza superiori alle cinque ore tra le due città principali. Ma quello del cedimento dei ponti è un problema che riguarda tutta Italia: il 28 ottobre 2016 un cavalcavia cede sopra la carreggiata della Milano – Lecco al passaggio di un tir, uccidendo una persona. Il 9 marzo 2017 invece, lungo la A14 crolla un piccolo viadotto sovrastante l’autostrada in fase di ristrutturazione, in quel caso sono state due le vittime.

ponte morandi ad agrigento 7

 
Poi ancora, ha destato grande scalpore il crollo del ponte della tangenziale di Fossano avvenuto il 18 aprile 2017. Quello dei ponti crollati o dei ponti a rischio, è un vero e proprio “viaggio” che si distribuisce lungo tutto lo stivale e che nelle scorse ore ha drammaticamente toccato Genova. Ed in questo viaggio, capita di trovare alcune curiosità emblematiche dello stato di salute di ponti e viadotti nel nostro paese. Una su tutte riguarda l’incredibile parallelismo tra l’infrastruttura crollata a Genova e quella invece chiusa da anni ad Agrigento.
 

ponte morandi ad agrigento 6

La città dei templi ha il “suo” viadotto Morandi, lo stesso nome con il quale è conosciuto il ponte collassato nel capoluogo ligure, che da anni costituisce croce e delizia degli automobilisti. Il nome lo si deve al progettista, che in entrambi i casi è Riccardo Morandi. Costruito tra gli anni 60 e 70, stessa epoca dell’infrastruttura genovese inaugurata nel settembre 1967, il viadotto Morandi agrigentino (oggi ufficialmente diviso in viadotto Akragas I ed Akragas II) consente di collegare il centro storico con Villaseta, quartiere in gran parte sorto dopo la frana che il 19 luglio 1966 ha cancellato circa un terzo del centro abitato della città dei templi.

ponte morandi ad agrigento 5

 
Oggi quel viadotto è in gran parte chiuso per gravi problemi strutturali. Nel corso degli anni, oltre ad attirare le ire per via del suo impatto ambientale (diversi piloni sono incastonati sopra una necropoli greca), lungo il viadotto sono occorsi diversi incidenti mortali. Ma la decisione della chiusura è arrivata a seguito di indagini effettuate dall’Anas. Dopo anni di segnalazioni per via delle evidenti problematiche presentate da molti piloni, sulla scia anche di quanto accaduto nel 2015 sulla Palermo – Catania si è deciso di appurare lo stato di salute del viadotto Morandi agrigentino.
 

ponte morandi ad agrigento 4

Nel marzo 2017 è arrivata la chiusura del tratto più lungo, quello che dalla centrale via Dante giunge a Villaseta. Da allora, la struttura si presenta come un lungo serpentone di cemento armato abbandonato e non frequentato. Di recente si è discusso del fatto che, nella migliore delle ipotesi, il viadotto potrebbe riaprire nel 2021 dopo costose (si parla di circa trenta milioni di Euro) opere di manutenzione straordinaria. Stessa epoca e stesso progettista per i due viadotti Morandi, quello genovese e quello agrigentino, ma diverse sono le modalità e le ditte di costruzione.
 

ponte morandi ad agrigento 3

Pur tuttavia, quando ad Agrigento si è saputo che il viadotto crollato a Genova era nominato Morandi, la spina dorsale dell’opinione pubblica ha avuto molto più di un sussulto. Il progettista Riccardo Morandi è stato uno degli italiani più conosciuti nel suo campo, avendo realizzato progetti in tutto il mondo che hanno riguardato ponti e delicate opere infrastrutturali. Ma a Genova ed Agrigento, per motivi solo parzialmente forse riferibili alla progettazione, qualcosa non è andato per il verso giusto. Molte critiche catturava il viadotto crollato in Liguria, tante ne attira quello chiuso da quasi due anni in Sicilia. Non solo: di alti costi di manutenzione si parlava già da tempo per l’opera genovese, altrettanto avviene ad Agrigento.
 

ponte morandi ad agrigento 2

Sul sito Ingegneri.info, in un’intervista realizzata nel luglio 2016 l’ingegner Brencich parlava già delle problematiche che interessavano l’opera venuta giù lungo l’A10. Ad Agrigento da anni, come detto, il dibattito sul viadotto Morandi è molto acceso. Due strutture, due storie, forse diverse ma comunque parallele, che testimoniano come l’attenzione in Italia sulle opere più delicate non è e non deve essere mai troppa.

ponte morandi ad agrigento 17ponte morandi ad agrigento 16ponte morandi ad agrigento 14ponte morandi ad agrigento 13ponte morandi ad agrigento 1ponte morandi ad agrigento 11ponte morandi ad agrigento 12ponte morandi ad agrigento 15

 

ponte morandi ad agrigento 10

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)