covid pass

UN PASS TUTTO NUOVO - IL GOVERNO VUOLE ESTENDERE LA DURATA DEL CERTIFICATO VACCINALE A 9 MESI - L'IDEA E' QUELLA DI RIDEFINIRE I PARAMETRI: BASTERA' ESSERSI SOTTOPOSTI ALLA PRIMA DOSE PER OTTENERLO - LA MISURA SERVIRA' A SALVARE L'ESTATE A QUELLI CHE AVRANNO IL RICHIAMO DURANTE LE FERIE O CHE HANNO FATTO PARTE DEL PRIMO CICLO DI VACCINAZIONI - IL RISCHIO DI INFEZIONE DIMINUISCE IN MODO ESPONENZIALE GIA' DOPO LA PRIMA DOSE...

Francesco Malfetano per "il Messaggero"

 

PASS VACCINALE EUROPEO

Un pass vaccinale nuovo. O meglio un documento più facile da ottenere, con una durata estesa fino a 9 mesi e utile non solo per gli spostamenti ma anche per accedere a matrimoni, fiere e congressi. È la soluzione a cui sta lavorando il governo per rendere più funzionale e inclusivo lo strumento che necessariamente dovrà essere al centro dell'estate in arrivo. L'idea, trapela da Palazzo Chigi, è quella di ridefinire i parametri che permettono di utilizzare il certificato verde nazionale (per quello Ue bisognerà attendere metà giugno).

 

PASS VACCINALE 4

Se infatti oggi per ottenere il lasciapassare - che consente solo di spostarsi tra Regioni di colore diverso - è necessario esibire l'esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 precedenti oppure essere guariti dalla Covid19 o anche aver completato il ciclo vaccinale, l'ipotesi allo studio prevede fondamentalmente tempi più brevi.

 

Ovvero non sarà necessario aver ricevuto il richiamo del vaccino, ma basterà essersi sottoposti alla prima inoculazione. Una misura salva-estate che punta a ridimensionare in qualche modo la fascia di popolazione che negli ultimi giorni ha preso a rinunciare al proprio turno di vaccinazione nel timore che il richiamo capitasse durante il periodo di ferie e che, quindi, fossero costretti a restare in città per ottenerlo.

 

PASS VACCINALE 3

LE IPOTESI La misura al momento è ancora solo un'ipotesi che sarà sottoposta da Palazzo Chigi al vaglio degli esperti. «Ma ha assolutamente senso» garantisce Fabrizio Pregliasco, il direttore sanitario del Galeazzi di Milano. «Basti pensare che in Regno Unito si è deciso di somministrare subito una prima dose a quanta più gente possibile, lasciandosi poi il richiamo per un secondo momento. Si è visto che questo è un modello che funziona - continua il virologo, diventato volto noto nel corso dell'emergenza sanitaria - anche perché il richiamo serve a prolungare la capacità di risposta del vaccino non ad aumentarne l'efficacia».

 

fabrizio pregliasco 3

«A supporto di questa visione d'altronde» continua Pregliasco, «ci sono anche i dati appena pubblicati dall'Istituto superiore di Sanità». Il monitoraggio a cui fa riferimento il virologo è quello sull'impatto delle vaccinazioni sul rischio di contagio, ricovero e morte per il Coronavirus reso noto dall'Iss pochi giorni fa.

 

«Il rischio di infezione, ricovero e decesso - si legge nel documento - diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane e fino a circa 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose. Dopo i 35 giorni si osserva una stabilizzazione della riduzione che è circa dell' 80% per il rischio di diagnosi, del 90% per il rischio di ricovero e del 95% per il rischio di decesso». In altre parole bastano 15 giorni per una prima risposta immunitaria.

 

NUOVA VERSIONE Non si tratta però del solo elemento di discontinuità rispetto alla prima versione del pass elaborata dal governo per il decreto riaperture del 26 aprile scorso. Ad esempio, si sta ragionando anche sull'estendere la scadenza delle vaccinazioni, portando dai 6 attuali a 9 i mesi di riferimento per la validità del pass (il M5s invece, con il ministro Patuanelli, in Cdm ha chiesto di arrivare a un anno). Per cui ad esempio chi ha completato il ciclo a fine gennaio non vedrà scadere il documento a fine luglio, ma potrà usufruirne fino ad ottobre.

 

vaccini over 40

Non solo, dopo il pressing delle associazioni di categoria, sul tavolo del governo c'è anche l'ipotesi di rendere obbligatorio il green pass in più situazioni. Al momento infatti è necessario solo per passare da una Regione di colore giallo ad una arancione (o anche rossa), ma con i dati in calo e la sola Valle d'Aosta rimasta nella fascia di rischio intermedia, l'impatto sarebbe relativo.

 

E allora ecco la prima applicazione aggiuntiva del green pass che, come trapela dal governo, diventerà la chiave per il rilancio del settore del wedding. Dal 15 giugno sarà infatti finalmente possibile allestire banchetti di nozze (nel rispetto dei protocolli) a patto che tutti gli invitati abbiano la certificazione.

 

covid pass

Per il momento si tratta dell'unica certezza, ma allo studio c'è pure la possibilità di utilizzarlo per fiere, congressi e convegni anticipando così di 15 giorni la loro ripartenza ora prevista il 1 luglio.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...