davigo gramellini

VIDEO! DAVIGO DA BRIVIDI: “CAPITA AGLI IMPUTATI DI SUICIDARSI, SPIACE PERDERE UNA FONTE” – GRAMELLINI INFILZA L’EX PM: "NEANCHE TORQUEMADA A TAVOLA CON BRUTO E ROBESPIERRE SI SAREBBE LASCIATO SCAPPARE QUEL CHE L’EX MAGISTRATO DI MANI PULITE HA DICHIARATO AI MICROFONI DI FEDEZ. UNA RIFLESSIONE CHE EMANA LO STESSO CALORE DI UN GHIACCIOLO ALLA MENTA MANGIATO IN UN IGLOO. HO L’IMPRESSIONE CHE SI SIA CALATO NEL PERSONAGGIO DEL FUSTIGATORE DURO E PURO. E CHE, COME TALVOLTA CAPITA AGLI ATTORI TROPPO ACCLAMATI, NON RIESCA PIÙ A...” – VIDEO

 

 

DAVIGO E LA SUA MASCHERA

Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

PIERCAMILLO DAVIGO FEDEZ

Non saprei dirvi se Davigo fosse veramente Davigo o una forma di intelligenza artificiale che indossava la faccia di Davigo, ma certo neanche Torquemada a tavola con Bruto e Robespierre si sarebbe lasciato scappare quel che l’ex magistrato di Mani Pulite ha dichiarato ai microfoni di Fedez in risposta alla domanda: «Un po’ di dispiacere per il suicidio di un grande imprenditore come Gardini, lei lo ha provato?».

 

PIERCAMILLO DAVIGO IN VERSIONE JAVERT DEI MISERABILI

«Certo che dispiace», ha concesso Davigo in un sussulto di magnanimità, per affrettarsi ad aggiungere: «Prima di tutto, il fatto che uno decida di suicidarsi è che lo perdi come possibile fonte di informazioni». Una riflessione che emana lo stesso calore di un ghiacciolo alla menta mangiato in un igloo e che potrebbe persino suonare sorprendentemente allusiva: in quegli anni furono proprio i detrattori di Mani Pulite a sostenere che, con il suicidio di Gardini, fosse andato perduto un testimone in grado di indicare gli ex comunisti tra i beneficiari della famosa tangente Enimont. 

 

(...) ho l’impressione che si sia anche un po’ calato nel personaggio del fustigatore duro e puro. E che, come talvolta capita agli attori troppo acclamati, non riesca più a uscire dalla parte.

 

DAVIGO E GLI IMPUTATI CHE SI SUICIDANO «PECCATO, PERDI UNA FONTE DI INFORMAZIONI»

PIERCAMILLO DAVIGO FEDEZ

Michela Allegri per “il Messaggero” - Estratti

 

(...)

Dopo le dichiarazioni dell'ex pubblico ministero, è montata la polemica, prima tra gli ascoltatori del podcast, poi negli ambienti giudiziari e della politica.

 

«Sono affermazioni e posizioni che lasciano davvero stupefatti. Non basta certo contrastare i fenomeni criminosi più gravi. La dignità, l'integrità, la vita delle persone, sono un bene che deve evidentemente prevalere su qualsiasi altra necessità di accertamento, altrimenti si ha un'idea barbara del processo e del ruolo della magistratura», ha dichiarato il presidente dell'Unione delle Camere penali, Francesco Petrelli.

il monologo di massimo gramellini in altre parole 4

 

Il professor Ennio Amodio, uno degli avvocati in prima linea durante la stagione di Mani Pulite, ha parlato di «cinismo giudiziario». Anche Stefano Cagliari, figlio di Gabriele, l'ex presidente dell'Eni suicida a San Vittore dopo 134 giorni dietro le sbarre, ha commentato le parole dell'ex magistrato: «Il problema di queste dichiarazioni è che si basano su un ragionamento fallace: in realtà il pubblico ministero non è un giudice, l'ex pm di Mani Pulite Piercamillo Davigo parla come se fosse lui a decidere se un imputato è colpevole, parla come se un imputato fosse sempre colpevole e non invece il contrario e cioè presunto innocente fino a sentenza, come vorrebbe la Costituzione».

piercamillo davigo a muschio selvaggio 2

 

Cagliari ha poi puntato il dito contro il metodo Tangentopoli: «Ti tengo in carcere finché tu non dici quello che io voglio che tu dica, una tortura psicologica condannata quasi da tutti quelli che hanno analizzato quegli anni. Gardini non voleva essere sottoposto a quella tortura psicologica, ampiamente denunciata nelle lettere di mio padre, per questo si è ucciso.

 

Ci si dimentica anche che se i metodi dei pm inducono al suicidio significa che sono metodi sbagliati, perché inefficaci, anche nell'ottica più cinica possibile, che è quella di Davigo». Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha invece detto che le affermazioni di Davigo «lasciano sconcertati. Una mancanza assoluta di rispetto della dignità della persona umana e del dolore delle famiglie che hanno patito quelle perdite, a prescindere dalle responsabilità di ordine penale».

piercamillo davigo a muschio selvaggio 4piercamillo davigo a muschio selvaggio 3

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…