le nuove rotte delle droghe sintetiche

LA GUERRA IN UCRAINA CAMBIA ANCHE LE ROTTE DELLA DROGA IN EUROPA - CON LA CHIUSURA DEL PORTO DI ODESSA, CHE ERA IL PRINCIPALE SCALO MARITTIMO PER IL BUSINESS DELLA DROGA NEL MAR NERO, I FLUSSI SI SONO RIORGANIZZATI - SIA IN RUSSIA CHE IN UCRAINA È CRESCIUTO L'USO DI CANNABIS E SOSTANZE PSICOATTIVE PER TRATTARE I DISTURBI DA STRESS O COMBATTERE LA PAURA - PER SODDISFARE LA DOMANDA, IN UCRAINA GLI SPACCIATORI ALLESTISCONO LABORATORI PER PRODURRE LE DROGHE SINTETICHE…

Estratto dell'articolo di Letizia Tortello per “la Stampa”

le nuove rotte delle droghe sintetiche

 

[…] La guerra in Ucraina ha sconvolto il mondo, e come effetti economici collaterali anche i traffici mondiali della droga. Pensiamo alle rotte della cannabis, della cocaina, così come a quelle delle nuove sostanze psicoattive (Nps), che prima partivano dalla Russia, dall'Afghanistan, dai Balcani, e ancora dal Sudamerica verso il porto di Odessa[…]. Con la chiusura del porto di Odessa, ad esempio, che era il principale scalo marittimo per il business della droga nel Mar Nero […] i flussi si sono presto riorganizzati.

 

Per soddisfare la crescente domanda da Est, e continuare a garantire le richieste dei Paesi dell'Europa occidentale, non certo calate. Se Odessa è off limits, i trafficanti puntano oggi su altri hub marittimi negli Stati confinanti: Romania, Bulgaria, prima di tutto, tra Costanza e Varna, che secondo quanto riferito da un'articolata inchiesta di Global Initiative contro il Crimine Organizzato Transnazionale (GI-TOC) sono carenti di personale, dunque i passaggi della droga sarebbero più facili. Poi, ci sono le "fabbriche" outdoor della cannabis nei Balcani: sono questi i veri beneficiari del calo della produzione di marijuana in Ucraina, a causa del conflitto.

DROGA GUERRA IN UCRAINA

 

Infine, il narcotraffico ha cercato strade alternative anche via terra, coinvolgendo lo stesso Paese aggredito, che gioca un ruolo sempre più primario soprattutto per la produzione di droghe sintetiche in laboratori illegali, spuntati tra Kiev e Leopoli, mentre prima si concentravano solo nell'Est, tra Kharkiv e il Donbass.

 

[…]

in Ucraina e in Russia è cresciuta esponenzialmente la domanda di cannabis e sostanze psicoattive. […] «La guerra ha avuto un effetto sensibile sui consumi della droga e ha fatto schizzare i prezzi», spiega Ruggero Scaturro, senior analyst del centro studi Global Initiative.  Ad esempio sulla cannabis prodotta da Albania, Kosovo, Nord Macedonia, Bosnia-Erzgovina: per ogni confine in più attraversato, il prezzo di un chilogrammo aumenta di 200-300 euro. A gennaio 2023, un grammo di cannabis entrata in Romania dalla Serbia era venduto tra i 7 e i 9 euro, il 30-40% in più di prima.

DROGA GUERRA IN UCRAINA

 

[…]  «L'Ucraina deteneva prima del 2022 un record negativo per consumo di eroina – continua Scaturro –, era il primo Stato nella Ue per volumi di utilizzo. Oggi, migrazioni e oltre 500 giorni di guerra hanno sconvolto il mercato nero delle sostanze. Da un lato arricchendo i trafficanti ucraini e russi che avevano già importanti investimenti in altre zone della regione, perché col conflitto e il caos ai confini per loro è possibile più facilmente falsificare passaporti o far transitare carichi di sostanze mascherati da aiuti all'Ucraina».

 

DROGA GUERRA IN UCRAINA

Dall'altro lato, il conflitto ha portato al nascere di inediti laboratori "tipo cucina" delle nuove sostanze psicoattive […] stimolanti per affrontare lo stress all'interno delle forze armate, essere più vigili e attivi, […] che tradizionalmente per l'Europa erano sintetizzati in Olanda, Belgio e Polonia, Cina e Turchia. I prezzi delle droghe sintetiche sono rimasti invariati dappertutto nella regione: 15 euro al grammo, ad esempio, per la sostanza più venduta in Ucraina, l'alfa-Pvp, secondo le informazioni raccolte da Gi-Toc. Mentre in un anno, è cresciuto di 10 euro al grammo (oggi 40-50 euro) il prezzo dell'eroina.

 

DROGA GUERRA IN UCRAINA

Nella storia militare, il binomio guerra e droga non è certo recente. I nazisti fecero largo uso di amfetamine per combattere senza sosta, giorno e notte, e non dormire. Il Pervitin, spiega un saggio di Norman Ohler, era utilizzato anche da Rommel e da Hitler. Di metamfetamine si servì anche, tra il 1939 e il 1945, l'esercito giapponese, che nel dopoguerra avrebbe pagato cari gli effetti dell'abuso di queste sostanze. Ne fruirono anche gli alleati, in particolare i piloti americani, che erano sottoposti a estenuanti sessioni di volo. E poi, c'è l'esempio del Vietnam (1955-75), tra eroina e marijuana, che divennero comuni tra i soldati Usa.

 

DROGA GUERRA IN UCRAINA

Il presidente Nixon dovette finanziare programmi per il trattamento delle tossicodipendenze. In tempi più recenti, dalla Siria all'Iraq, il Captagon è diventato famoso come la "droga dell'Isis", la stessa sostanza che potrebbe essere stata assunta dagli attentatori del Bataclan prima dell'attacco, stupefacente che provoca effetti disinibitori e senso di invincibilità, disumanità. E poi, c'è il fronte del dolore, e quello «dei disturbi da stress post-traumatico che necessitano di essere gestiti – dice ancora Scaturro –. Ma se i laboratori-cucina vengono spesso smantellati dalle forze dell'ordine ucraine, i danni delle Nps potrebbero essere gravi e duraturi in futuro, su una larga fetta di popolazione oggi in guerra».

 

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)