gaia camilla pietro genovese

“IL PM DIMOSTRERÀ L'INEVITABILITÀ DELL'INCIDENTE”, I LEGALI DI PIETRO GENOVESE RINUNCIANO ALL’UDIENZA DAVANTI AL TRIBUNALE DEL RIESAME – MAXI PERIZIA SULLA MORTE DI GAIA E CAMILLA: NOMINATO UN ESPERTO PER STABILIRE VELOCITÀ E PUNTO D'IMPATTO (LA POLIZIA MUNICIPALE HA GIÀ VERIFICATO CHE, SUL LUOGO DELL' INCIDENTE, NON C'ERANO TRACCE DI FRENATA)...

Adelaide Pierucci per “il Messaggero”

 

PIETRO GENOVESE

Non chiede l' annullamento della misura cautelare Pietro Genovese. I difensori rinunciano all' udienza davanti ai giudici del Tribunale del Riesame. Il ventenne romano che, la notte tra il 21 e il 22 novembre, ha travolto con la sua auto le sedicenni Gaia Romagnoli e Camilla von Freymann mentre attraversavano di corsa Corso Francia, hanno deciso di affidarsi al proseguio delle indagini della procura per dimostrare l' impossibilità di evitare l' impatto dopo essere regolarmente partito col verde dal semaforo.

 

Un' indagine che si dimostra delicata. E che ieri ha messo il primo punto fermo. Il procuratore aggiunto Nunzia D' Elia e il pm Roberto Felici hanno affidato a un esperto in infortunistica stradale, l' ingegnere Mario Scipioni, la perizia che dovrebbe chiarire la dinamicadell' incidente.

 

LA PERIZIA Un accertamento irripetibile a cui parteciperanno anche i consulenti di tutte le parti processuali, ossia dell' indagato e dei familiari delle vittime. Nel frattempo è stato accertato che la Renault Koleos guidata da Genovesi era sprovvista di scatola nera.

 

La perizia collegiale quindi diventerà ancora più cruciale. Al consulente tecnico è stato chiesto - presa visione del veicolo, dello stato dei luoghi, dei rilievi effettuati dalla polizia locale di accertare quale fosse la velocità e il punto d' urto, la corsia percorsa, la sincronizzazione delle lanterna semaforica pedonale e veicolare.

paolo e pietro genovese

 

Ma anche accertare le condizioni di visibilità al momento del sinistro. Uno degli snodi dell' inchiesta resta la velocità. La circostanza della velocità contestata come aggravante dalla procura era stata respinta dal giudice che pure per il giovane ha disposto i domiciliari proprio perché non accertata. Gli esiti della maxiperizia si conosceranno tra un paio di mesi.

 

Ci si aspettava che gli accertamenti fossero più semplici se appunto la Renault Koleos, intestata a una concessionaria della provincia di Milano e in comodato d' uso a Pietro Genovese, il regista, papà del ragazzo, fosse dotata di una scatola nera, circostanza ora esclusa. Un altro punto oscuro resta il luogo esatto in cui Gaia e Camilla hanno attraversato. La maggior parte dei testimoni riferisce che non fossero sulle strisce e che il semaforo segnasse il verde per le auto.

pietro genovese

 

GLI ACCERTAMENTI La polizia municipale ha già verificato che, sul luogo dell' incidente, non c' erano tracce di frenata. E, del resto, lo stesso Pietro Genovese, nel corso dell' interrogatorio davanti al gip Bernadette Nicotra, che il 26 dicembre ha disposto per il ragazzo i domiciliari, ha riferito di essersi accorto delle due sedicenni solo dopo l' impatto.

gaia von freymann

 

I calcoli, per stabilire la velocità di marcia del Suv, ora sotto sequestro, non potranno quindi basarsi sui segni rimasti sull' asfalto, ma, partendo dal tipo di danno sull' auto, dal punto in cui sono stati sbalzati i corpi e anche dal luogo esatto in cui si è fermata la Renault dopo l' impatto, indicheranno la velocità dell' auto al momento del drammatico incidente. Intanto in città cresce la preoccupazione per il 'gioco del semaforo rosso''.

 

camilla romagnoli

Attraversare giorno e notte lontano dalle strisce pedonali. Una scena che si è riproposta pochi giorni fa anche in viale Angelico, tra liceali. 'Voglio fare come Camilla e Gaia'', ha detto uno studente mentre attraversava col semaforo rosso. Un gioco pericolosissimo. Anche se è più probabile che le due giovani non avessero azzardato volutamente a rischio la strada, ma solo sottovalutato i rischi. Le tre famiglie, quella di Genovese e dei Romagnoli e dei von Freymann, oguno col proprio dramma, restano atterrite nel dolore. Gli accertamenti serviranno solo a calcolare l' imprevedibilità di una disgrazia, fatta di attimi e combinazioni, ed errori che lievitano in tragedie, purtroppo per le due ragazze senza chance.

gaia von freymann 2PIETRO GENOVESEcamilla romagnoli gaia von freymann 1Gaia Von Freymann , una delle due sedicenni morte a corso franciail video del semaforo di corso francia 1il video del semaforo di corso francia 4 la macchina di pietro genovese 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)