aeroporto luigi di maio

DI MAIO IN PEGGIO – GLI ITALIANI BLOCCATI IN GRAN BRETAGNA DENUNCERANNO DI MAIO DOPO ESSERE RIMASTI PRIGIONIERI OLTREMANICA - LA RABBIA DI UN’ITALIANA CHE AVEVA SPESO 400 STERLINE IN TAMPONI INSIEME AL MARITO E AL FIGLIO DI UN MESE CHE VOLEVA REGISTRARE IN ITALIA: “SIAMO NELLA STESSA SITUAZIONE DI QUATTRO GIORNI FA. AMBASCIATA E CONSOLATO NON SANNO NIENTE. SI CONTINUA A VOCIFERARE CHE ABBIAMO FIRMATO PER FARCI RIMPATRIARE, MA DI UFFICIALE NON C'È NIENTE…”

Carlo Tarallo per “la Verità”

 

turisti aeroporto

«Stiamo cercando un avvocato che ci rappresenti e faremo una denuncia collettiva»: Maria Podda è una delle migliaia di nostri connazionali bloccati in Gran Bretagna da quando, domenica pomeriggio, il governo italiano ha bloccato i collegamenti aerei a causa della variante inglese del coronavirus. Maria è cittadina italiana, gestisce un salone di bellezza a Londra, suo marito è nostro connazionale e vive nella capitale dell' Inghilterra da 14 anni.

 

La coppia ha un neonato di un mese, i genitori volevano registrarlo in Italia. Domenica pomeriggio erano sul punto di imbarcarsi quando è arrivata la comunicazione del blocco. Avevano già fatto il tampone, privatamente, ben due volte: 400 sterline la spesa affrontata per non avere intoppi al momento dell' ultimo controllo prima di salire sull' aereo. Non è bastato. Da quattro lunghi giorni, insieme ad altre migliaia di connazionali, Maria non riesce ad avere uno straccio di informazione.

 

LUIGI DI MAIO RE SOLE

Annuncia alla Verità l' intenzione di denunciare le autorità italiane, e racconta: «Siamo nella stessa situazione di quattro giorni fa, nessuno ci dice nulla. Ambasciata e consolato non sanno niente. Si continua a vociferare che abbiamo firmato per farci rimpatriare», aggiunge Maria, «ma di ufficiale non c' è niente. Siamo tornati al consolato italiano proprio oggi (ieri, ndr) e visto che il foglio di viaggio per mio figlio era scaduto perché durava solo 5 giorni, mi hanno fatto il passaporto d' urgenza per permettermi di partire in caso riaprano i voli, ma non hanno la minima idea neanche loro di quando si sbloccherà questa situazione. Lo Stato non ha comunicato nulla».

 

TAMPONI A FIUMICINO

Già, lo Stato. Lo Stato italiano, capace di abbandonare migliaia di connazionali nel Regno Unito, gente che lavora, gente che voleva tornare in Italia per le feste o, come nel caso di Maria, per registrare qui un nuovo cittadino italiano, suo figlio. Amarezza, delusione, sconforto. Solitudine. Ieri il governo italiano, con un' ordinanza firmata dai ministri degli Esteri Luigi Di Maio, della Salute Roberto Speranza e dei Trasporti Paola De Micheli, ha autorizzato l' ingresso in Italia dal Regno Unito di coloro che hanno la residenza anagrafica nel nostro Paese o hanno un motivo di assoluta necessità comprovato mediante autocertificazione. Gli altri dovranno rassegnarsi: non si parte, niente da fare, neanche con i tamponi negativi alla mano. Nulla.

tamponi aeroporti 8

 

La Farnesina, guidata da Luigi Di Maio, non riesce a sbrogliare la matassa mentre ieri mattina i primi cittadini francesi provenienti dall' Inghilterra sono rientrati in patria, in nave, mostrando un tampone negativo. Detto brutalmente: la variante «inglese» del Covid è già arrivata in Italia, ma i nostri connazionali sono ancora bloccati in Gran Bretagna.

 

Ieri mattina i parlamentari della Lega Eugenio Zoffili, Luca Toccalini, Paolo Formentini, Alessandro GiglioVigna, Simone Billi, Vito Comencini, Erik Pretto, Carlo Piastra, Jacopo Morrone, Elena Murelli, Cristina Patelli sono entrati all' interno della Farnesina cercando invano di essere ricevuti dal ministro Di Maio. I deputati leghisti hanno chiesto «certezze e una soluzione immediata per i nostri connazionali bloccati in Gran Bretagna a causa dello stop dei collegamenti imposto dal governo italiano che ancora non ha mosso un dito per risolvere questa situazione assurda. Il 23 dicembre, con la situazione delicata che tutti conosciamo e con i nostri connazionali bloccati in Gran Bretagna, al ministero degli Esteri non c' è nessuno del governo. Né il ministro Di Maio, né il viceministro e neanche un sottosegretario.

tamponi aeroporti 1

 

La Lega», hanno aggiunto i parlamentari del Carroccio, «vuole una risposta immediata per i nostri connazionali. Ci auguriamo che per Natale possano tornare a casa e non tra qualche giorno, come sembra invece voglia fare questo governo».

«Gli Italiani rimasti bloccati nel Regno Unito dopo lo stop dei voli? Stiamo contattando personalmente», ha spiegato il leader della Lega, Matteo Salvini, «una per una le centinaia di famiglie che hanno dei lavoratori lontani da casa. Di Maio ha perso anche troppo tempo. Speriamo che facciano qualcosa perché siamo al 23 dicembre. Non c' è gente che era lì per vacanza, ma per lavoro».

 

tamponi aeroporti 3

«Sono centinaia», ha scritto in una nota la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, «gli italiani ancora bloccati in Gran Bretagna, dopo lo stop dei voli annunciato di punto in bianco dal ministro Speranza. Il governo sapeva da settembre di questa variante inglese e come al solito si è fatto trovare impreparato dimostrando un' intollerabile approssimazione nella gestione della crisi. Nonostante le rassicurazioni di queste ore, infatti, per i nostri connazionali, che hanno dovuto sostenere anche le spese per il tampone oltre a quella del volo, al momento non è ancora possibile fare rientro in Italia per le festività. Il governo si adoperi almeno per garantire il loro rientro aiutandoli a capire come fare», ha aggiunto la Bergamini, «perché il silenzio della Farnesina è inaccettabile».

area tamponi a fiumicino 4tamponi aeroporti 14

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…