clochard barboni stazione san pietro

SE LO FA IL VATICANO E’ “DECORO”, SE LO FANNO GLI ALTRI E’ RAZZISMO - DECINE DI CLOCHARD SONO STATI ALLONTANATI DALLA GENDARMERIA DAL PORTICATO DI SAN PIETRO E ORA AFFOLLANO UN SOTTOPASSAGGIO DELLA STAZIONE DEL TERMINAL GIANICOLO, ATTRAVERSATO OGNI GIORNO DA MIGLIAIA DI PELLEGRINI - I CLOCHARD SI LAMENTANO: “A NOI NON PENSA NESSUNO” - LITI E FERITI SONO ALL'ORDINE DEL GIORNO

Giuseppe China per “la Verità”

 

CLOCHARD A SAN PIETRO

È iniziato tutto il 21 settembre 2017, quando la gendarmeria vaticana ha fatto la maxi operazione anti clochard. Quella mattina, alle prime luci dell' alba, le forze dell' ordine papali hanno allontanato tutti i barboni che vivevano nel porticato di San Pietro. Un'operazione di «decoro», avevano detto fonti vicine al Vaticano.

 

Ma adesso la situazione non è migliorata, si è solo spostata di pochi metri in territorio italiano: perché i mendicanti si sono trasferiti a ridosso dell' originaria collocazione, in una zona di passaggio per migliaia di turisti e sono il biglietto da visita per chi arriva nella città eterna dalla stazione ferroviaria di San Pietro, usata per esempio dai croceristi che provengono da Civitavecchia o dai viaggiatori delle altre stazioni cittadine.

 

Infatti, durante il giorno, nel colonnato non si vede più nessuno, ma sia il sottopassaggio del terminal Gianicolo che i porticati che danno su via della Conciliazione, angolo via Rusticucci, si sono trasformati, come ci ha confermato un commerciante di zona, in dormitori.

barboni in vaticano 9

 

Che pullulano, dall' ora di cena fino all' arrivo mattutino dei dipendenti dell' Ama, di senza fissa dimora, sporcizia e miasmi. Qui, intorno alle 20, c' è un flusso numeroso di mendicanti che si schiera: da una parte i romeni, dall' altra gli ex jugoslavi. Nel tunnel, invece, ieri c' erano un' italiana, tre polacchi, un disabile e un cane. Peccato che questo sia uno dei principali accessi per il Vaticano e che dunque i turisti, che arrivano anche dalla vicinissima stazione San Pietro, ogni giorno siano costretti a vedere questo scempio.

 

barboni in vaticano 7

«Per fare compagnia al mio amico che era solo», dice Cristov, «mi sono trasferito qui il 31 dicembre». Al centro della struttura giacigli di fortuna, bottiglie di plastica, vino in cartone, coperte, valigie e mendicanti. «Vivo in Italia dal 1986», prosegue Cristov, «e ho il permesso di soggiorno dal 1994. Qui noi non abbiamo bisogno di niente». L' unica cosa che conta, soprattutto di giorno, è che stiano nascosti e «lontani» da piazza San Pietro. Una suora si ferma e consegna loro una merendina.

 

«Una goccia nell' oceano» secondo uno dei barboni che vuole restare anonimo. Chiedo se qualcuno li aiuta. «Ma stai scherzando? Negli ultimi 10 anni quasi nessuno mi ha dato niente». Per fronteggiare l' emergenza, il Comune ha istituito la Sala operativa sociale. Abbiamo provato a contattare telefonicamente l' ufficio stampa, senza esito. Fa sorridere l' ipocrisia del tam tam mediatico di coloro che hanno attaccato il vicesindaco di Trieste per aver gettato le coperte di un barbone in un cassonetto.

barboni in vaticano 8

 

Sul capitolo mendicanti a Roma, invece, gran parte dell' opinione pubblica tace. Non si indignano nemmeno di fronte alle morti. Lo scorso ottobre una donna di origine tedesca di 75 anni è deceduta proprio in prossimità del colonnato di San Pietro per un presunto malore durante il sonno. Silenzio. Stessa sorte a dicembre, poco meno di un mese fa, per un senzatetto di 62 anni, deceduto per ipotermia. Fantasmi di cui nessuno parla. Questi i casi più recenti, ma la lista è lunga.

 

Nel sottopassaggio del Gianicolo nel dicembre 2013 è stato trovato morto un polacco. Un decesso che aveva fatto scalpore dato che papa Francesco commentò: «Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada mentre lo sia il ribasso di due punti di Borsa». Parole di circostanza, secondo un pellegrino mendicante che vuole l' anonimato. «A questo Papa piacciono gli africani.

 

barboni in vaticano 5

Cambia vestiti e vieni con noi per due tre giorni, così vedi come ci trattano. Poi è ovvio, ci sono preti buoni e preti cattivi». Ma il problema dei senzatetto non finisce qui. Anche tra loro spesso scoppiano diverbi e liti furibonde. Come quella dello scorso giugno a piazza della Repubblica che sfocia nell' uccisione, a coltellate, di uno dei due contendenti. Senza dimenticare il caso del sottopassaggio di corso d' Italia. I mendicanti si erano sistemati sui gradini di una via di fuga che porta fuori dal sottopasso.

 

Avevano provato ad accendere un fuoco per riscaldarsi, però la situazione è degenerata e i due sono morti carbonizzati. Il caso più eclatante però è quello di Carlo Marco. Un ragazzo italiano di 33 anni che nel 2014 è stato ucciso da un senzatetto che stazionava in via Garibaldi, zona Gianicolo. Clifford uscì, ubriaco, dalla sua roulotte in piena notte e in pochi istanti stroncò la vita del giovane romano, perforandogli il torace con un cacciavite di 30 centimetri. Il malvivente abitava in una dei mezzi messi a disposizione dalla comunità di Sant' Egidio. Adesso i genitori della vittima, attraverso una piattaforma web, cercano finanziamenti per le spese legali.

 

barboni in vaticano 6

Un quadro drammatico che come in una spirale degradante e senza fine lascia inermi e basiti. Anche gli alti prelati snobbano il problema, come nel caso della tragica scomparsa di un senza tetto di 31 anni, morto dopo 19 giorni di agonia. Nessuno della comunità civile e religiosa ha mosso un dito e quell' eccellenza vaticana dopo un iniziale atteggiamento di comprensione ha ritenuto vergognoso essere associato alle sorti di un barbone morto ammazzato a Roma.

 

barboni in vaticano 4

Un caso simile a quello di Michael, moldavo e da tre anni in Italia. Nel tunnel a due passi di San Pietro raccoglie l' elemosina. Non ci vuole dormire perché per lui c' è già troppa gente. Che fa rumore e beve. È ben vestito: scarpe, pantalone scuro, camicia a quadretti e maglione. E un crocifisso di legno ben in vista. Proviene dall' Est Europa, è cattolico. «Non voglio parlare», dice, «perché la mia storia è triste». Sostiene che c' è un parroco che l' aiuta, ma adesso è in vacanza.

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…