funerale di ciriaco de mita

I REDUCI DELLA DC VANNO A NUSCO PER IL FUNERALE DI CIRIACO DE MITA – IN PRIMA LINEA ANCHE MATTARELLA, CHE FU “SCOPERTO” E LANCIATO PROPRIO DAL LEADER IRPINO – GEREMICCA: “PER IL PD NESSUN DIRIGENTE NAZIONALE, PER I CINQUESTELLE LA DELEGAZIONE PIÙ FOLTA (GUBITOSA E SIBILIA, OLTRE DI MAIO). IMBARAZZANTE LA RAPPRESENTANZA DI CAMERA E SENATO, CON UN VICEPRESIDENTE (ROSATO) E UN SEGRETARIO DI PRESIDENZA (PUGLIA): MAGARI UN PO' POCO PER UN LEADER CHE HA LETTERALMENTE TRASCORSO LA VITA TRA MONTECITORIO E I PALAZZI DEL GOVERNO…”

Federico Geremicca per “la Stampa”

 

funerale di ciriaco de mita il feretro

A chi è venuto a rendere omaggio Sergio Mattarella, che se ne sta lì impietrito in prima fila, gli occhi fissi su quel feretro chiaro e disadorno? Sono le sei del pomeriggio e siamo nella piccola chiesa di Sant' Amato, giusto in cima al cucuzzolo sul quale è appollaiata Nusco. La cattedrale è colma per le esequie di Ciriaco De Mita: ma chi era, appunto, De Mita?

 

Si dice che gli uomini possano esser giudicati anche per le battaglie che hanno combattuto, per gli amici con i quali hanno camminato e per gli avversari che hanno contrastato. Ciriaco De Mita ha avuto tre grandi nemici, se possiamo dir così: Bettino Craxi negli '80, Silvio Berlusconi in quelli '90, Giulio Andreotti per tutta la vita. È un elenco che lo metterebbe, secondo molti, dalla parte giusta della storia. Ma gli amici?

funerale di ciriaco de mita folla a nusco

 

Il primo è appunto lì, in prima fila con la figlia Laura, a pochi passi dalla moglie e dalla grande famiglia del presidente scomparso. Definire De Mita e Mattarella amici è forse troppo: o forse troppo poco. Quel giovane professore universitario palermitano, infatti, fu il primo e più riuscito azzardo che il leader irpino osò appena arrivato alla guida della Dc: commissario del partito in Sicilia per cercare di arginare lo strapotere della corrente andreottiana, da sempre in comprovati rapporti con la mafia. A Mattarella le cosche avevano ammazzato il fratello Piersanti pochissimi anni prima: ma per Sergio quello fu solo un motivo in più per rispondere subito sì. Era il 1984.

funerale di ciriaco de mita bianco e rotondi

 

Gli altri amici sono confusi tra la folla stipata in chiesa, in mezzo a canti e fumo d'incenso: invecchiati, affaticati, a volte irriconoscibili a causa della mascherina. Nicola Mancino, Clemente Mastella, Giuseppe Gargani, Gerardo Bianco, Gianfranco Rotondi... Li guardi e potresti confonderli con dei tranquilli pensionati: ma avevano un amico - un capo - che aveva fatto di loro un invincibile gruppo di potere. Dopo Sassari - con i suoi Cossiga, Segni, Pisanu e Berlinguer - nessuna altra zona d'Italia ha mai avuto una simile concentrazione di leader e di potere: il funerale di De Mita rende orfani anche loro, oltre che l'intera Nusco, paesino ora assai meno significante su qualunque mappa del Paese.

funerale di ciriaco de mita de luca e mattarella

 

Ma il funerale di Ciriaco De Mita è forse il funerale di tante altre cose. Della "balena bianca", di cui l'ex premier era l'ultimo grande leader in vita. Della Prima Repubblica, anche: che in questa piccola chiesa di provincia si prende una plateale rivincita sulla Seconda, con Luigi Di Maio che applaude commosso il feretro, come se non ci fosse un passato, una memoria capace di custodire disprezzo, insulti e odio.

 

funerale di ciriaco de mita angelino alfano

Qui è lì, confusi tra i banchi e tra la gente, alcuni volti noti: un quasi presidente come Pier Ferdinando Casini, un sempre presidente come Vincenzo De Luca, molti ex giovani dc e poi la sorpresa di Bobo Craxi. Per il PD nessun dirigente nazionale, per i Cinquestelle la delegazione più folta (Gubitosa e Sibilia, oltre Di Maio). Imbarazzante la rappresentanza di Camera e Senato, con un vicepresidente (Rosato) e un segretario di presidenza (Puglia): magari un po' poco per un leader che ha letteralmente trascorso la vita tra Montecitorio e i palazzi del governo.

funerale di ciriaco de mita antonia de mita

 

In chiesa, dopo l'omelia, parlano nipoti e amici dell'ex presidente. Quindi il suo storico portavoce, Giuseppe Sangiorgi. Riporta una frase che De Mita, mutando don Sturzo, ripeteva spesso: la nostra idea non sarà vincente se non diventerà il sentire del popolo. Guardi indietro, alla storia del Paese, e pensi che vincente lo è stata per decenni. Poi guardi intorno, osservi le lacrime e la folla, e c'è poco da fare: su quell'idea, un po' sturziana e un po' demitiana, qui il sole non è calato mai.

 

funerale di ciriaco de mita casini e mastella

La messa finisce, il feretro è portato a spalla fuori della chiesa. Sergio Mattarella lo fissa e lo segue. Il presidente è arrivato in elicottero ed in elicottero lascia questo paesone circondato da nubi e da montagne. Nusco era De Mita, e si chiede cosa diventerà ora. Certo, non è l'interrogativo più importante, ma forse per Ciriaco lo sarebbe stato: è a Nusco che aveva dedicato le sue ultime energie ed è qui che ha voluto funerali e sepoltura. È non può essere un caso, ripetono le signore del paese, che abbia deciso di morire nel giorno dell'ottavo anniversario della sua elezioni a sindaco. Credenze popolari. O forse no.

CIRIACO DE MITA E CLEMENTE MASTELLA CIRIACO DE MITA E SERGIO MATTARELLACIRIACO DE MITA ciriaco de mita e giulio andreotticiriaco de mita CIRIACO DE MITA E FRANCESCO COSSIGAde mitaCLEMENTE MASTELLA E CIRIACO DE MITA CIRIACO DE MITA E CLEMENTE MASTELLA bettino craxi e ciriaco de mitafunerale di ciriaco de mita vincenzo de luca e sergio mattarella

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