vladimir putin sergei naryshkin

SE L’EX FUNZIONARIO DEL KGB PUTIN AVESSE DATO RETTO AI SUOI COLLEGHI, LA GUERRA SAREBBE GIA’ FINITA CON LA VITTORIA DI MOSCA - I SERVIZI SEGRETI RUSSI CHIESERO, INFATTI, A MAD VLAD DI RINVIARE L’ATTACCO: “SERVE PIU’ TEMPO PRIMA DI INVADERE L’UCRAINA” - UN RAPPORTO DELL’ISTITUTO BRITANNICO RUSI RIVELA: FIN DAL GIUGNO 2021 L’INTELLIGENCE DI MOSCA AVEVA INIZIATO A INFILTRARE L’APPARATO UCRAINO – ALLA VIGILIA DELL’INVASIONE PUTIN UMILIO' IN TV UN BALBETTANTE SERGEY NARYSHKIN, IL CAPO DEL SERVIZIO ESTERNO, PERCHÉ AVEVA OSATO SUGGERIRE UN PASSO DIPLOMATICO - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio per corriere.it

 

vladimir putin

 

I servizi segreti russi hanno fatto il loro lavoro a metà. Hanno preparato con grande anticipo l’operazione speciale, hanno infiltrato uomini in Ucraina e in Europa, erano convinti di un’accoglienza favorevole nel paese invaso. Ma quando è stato il momento dell’ora X hanno chiesto di rinviare l’attacco in quanto era necessario più tempo. Suggerimento respinto da Vladimir Putin.

 

 

Queste sono le principali conclusioni di un interessante rapporto dell’istituto britannico RUSI, uno dei migliori nel seguire la crisi. Con a disposizione un budget rilevante e un’esperienza del teatro, l’intelligence ha agito su più livelli cercando di sfruttare molte sponde, nuove e antiche. In alcuni casi ha comprato i complici, in altri li ha costretti a collaborare, in altri ancora ha semplicemente sfruttato la «semina» precedente all’assalto e la componente filo-russa presente nel Paese.

 

vladimir putin sergei naryshkin.

Sempre secondo l’inchiesta britannica, i russi avrebbero potuto contare su circa 800 funzionari. Un’azione iniziata fin dal giugno 2021 e poi proseguita ad ampio raggio nei mesi successivi. Intense le incursioni elettroniche, per tagliare fuori la catena di comando nemica, per «isolare» le comunicazioni radiotelevisive, per saccheggiare database nel quale pescare informazioni utili a creare liste di proscrizione. Frequente l’uso della tortura nei territori, sia per estorcere notizie, sia per creare un regime di terrore. Le indicazioni del RUSI coincidono con quanto emerso in diverse zone dove hanno agito gli invasori.

 

Lo spionaggio ha dunque ottenuto risultati concreti, sapeva che la missione sarebbe stata comunque difficile e per essere certo del successo avrebbe preferito attendere. Atteggiamento prudente che non ha però convinto i vertici politici decisi a lanciare i battaglioni oltre confine, certi di potersi sbarazzare dell’Ucraina ad un costo accettabile. E qui i servizi hanno commesso – secondo il RUSI – l’errore di valutazione accompagnando l’illusione di una vittoria sul campo rapida, con la disgregazione del governo Zelensky e il crollo rapido di Kiev.

 

vladimir putin fulmina con lo sguardo sergey naryshkin

Un’interpretazione peraltro espressa anche dai «colleghi» americani che hanno previsto tutte le mosse della Russia, hanno avvisato la comunità internazionale sul pericolo imminente ma dicevano al Congresso che i russi avrebbero potuto prendersi l’Ucraina in poche settimane. Per gli analisti britannici, gli agenti – cosi come i generali dell’Armata – hanno mancato di onestà e trasparenza, preferendo alla fine assecondare i progetti della leadership con report «positivi» o rosei. C’è stato peraltro un momento, svoltosi sotto gli occhi delle telecamere, che ha evidenziato alla perfezione le dinamiche. Alla vigilia dell’invasione Putin ha umiliato in tv un balbettante Sergey Naryshkin, il capo del servizio esterno, perché aveva osato suggerire un passo diplomatico.

 

(...)

 

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