adolescenti smartphone

I TEENAGERS STANNO RIMPIAZZANDO LE DROGHE PERCHÉ SONO STIMOLATI E INTRATTENUTI DA COMPUTER E CELLULARI? DI SICURO: L'USO DI SMARTPHONE E TABLET È ESPLOSO NELLO STESSO PERIODO IN CUI L'USO DI DROGHE È DIMINUITO - GLI SCIENZIATI SOSTENGONO CHE I MEDIA INTERATTIVI FUNZIONINO STIMOLANDO IMPULSI SIMILI A QUELLI MESSI IN MOTO DALLA SPERIMENTAZIONE DI DROGHE – INCHIESTA DEL “NEW YORK TIMES”

Matt Richtel per https://www.nytimes.com/

 

TELEFONO A SCUOLATELEFONO A SCUOLA

Tra l’epidemia di oppiacei, l'ascesa delle droghe sintetiche mortali e l’ampliamento della legalizzazione della marijuana, è emerso un curioso punto positivo nella cultura della droga tra i giovani: gli adolescenti americani stanno crescendo meno propensi a provare o utilizzare regolarmente droghe, compreso l'alcol.

 

Con minori fortune e partenze, la tendenza si è consolidata nel decennio, senza una chiara comprensione del perché. Alcuni esperti ipotizzano che il calo dei consumi di sigarette abbia sfavorito la diffusione delle droghe, o che le campagne di educazione antidroga, a lungo un’impresa in gran parte fallimentare, abbiano finalmente preso piede.

 

I ricercatori, però, stanno iniziando a riflettere seriamente su un quesito intrigante: è possibile che gli adolescenti utilizzino meno droghe in parte perché sono costantemente stimolati e intrattenuti dai loro computer e cellulari?

SPACCIO DI DROGA SPACCIO DI DROGA TELEFONO A SCUOLATELEFONO A SCUOLA

 

E’ una possibilità che vale la pena di esplorare, dicono, perché l'uso di smartphone e tablet è esploso nello stesso periodo in cui l'uso di droghe è diminuito. Questa correlazione non significa che un fenomeno sia la causa dell'altro, ma gli scienziati sostengono che i media interattivi funzionino stimolando impulsi simili a quelli messi in moto dalla sperimentazione di droghe, come la ricerca di sensazioni e il desiderio d’indipendenza.

 

Oppure potrebbe essere semplicemente che i gadget assorbono un sacco di tempo, sottratto ad altre attività, tra cui far festa.

 

amy winehouseamy winehouseTELEFONO ALLA GUIDA 2TELEFONO ALLA GUIDA 2

Nora Volkow, direttore del “National Institute on Drug Abuse”, dice che prevede di iniziare la ricerca sul tema nei prossimi mesi e che si riunirà un gruppo di studiosi nel mese di aprile per discuterne. “La possibilità che gli smartphone stiano contribuendo a un calo del consumo di droga da parte degli adolescenti”, ha detto la dottoressa Volkow, “è stata la prima domanda che mi sono posta quando ho visto i più recenti risultati del sondaggio dell'agenzia”.

 

TELEFONO ALLA GUIDA 3TELEFONO ALLA GUIDA 3

L'indagine, "Monitoring the Future", un rapporto annuale finanziato dal governo per monitorare l'uso di droghe da parte dei giovani, ha rivelato che, lo scorso anno, l'uso di droghe illecite diverse dalla marijuana tra i ragazzi del liceo era al livello più basso in quarant’anni di storia del progetto.

 

L'uso della marijuana è crollato negli ultimi dieci anni tra i quattordicenni e i sedicenni, anche se è accresciuta l’accettabilità sociale del suo consumo, sostiene lo studio in questione; e anche se la marijuana è aumentata tra i ragazzi un po’ più grandi di diciassette e diciott’anni, l’uso di cocaina, allucinogeni, ecstasy e crack è diminuito, mentre l'uso di LSD è rimasto stabile.

 

La ricerca ha, inoltre, rivelato come l'uso di eroina tra gli adulti di alcune comunità sia una vera e propria epidemia, ma anche come il suo consumo sia crollato tra i liceali, nell’ultima decade.

 

TELEFONATE MOLESTE1TELEFONATE MOLESTE1

Questi risultati sono in linea con altri studi che mostrano cali costanti negli ultimi dieci anni dell’uso di droghe da parte degli adolescenti, dopo anni di flussi e riflussi. La dottoressa Volkow ha voluto sottolineare quanto quest’ultimo periodo sia stato degno di nota, soprattutto perché questi dati sono stati riscontrati in gruppi eterogenei di adolescenti- "ragazzi e ragazze, scuola pubblica e privata, non appartenenti a un particolare gruppo demografico".

heroin userheroin user

 

"Qualcosa sta succedendo", ha aggiunto.

 

Con gli esperti del settore intenti a esplorare le ragioni di ciò che essi descrivono come una chiara tendenza, l’idea che l'uso del cellulare possa non essere una coincidenza sta guadagnando un po' di terreno.

lattina di cocainelattina di cocaine

 

La dottoressa Volkow ha descritto i media interattivi come "un aiuto alternativo" alle droghe, aggiungendo che "gli adolescenti possono veramente eccitarsi durante la riproduzione dei videogiochi".

TELEFONO A SCUOLATELEFONO A SCUOLA

 

La dottoressa Silvia Martins, esperta di abuso di sostanze stupefacenti della Columbia University, ha già esplorato lo studio del rapporto tra Internet e l'uso di droghe tra i ragazzi, è sostiene che tale teoria sia altamente plausibile.

 

"Giocare ai videogiochi e l’utilizzo dei social media soddisfano la necessità di ricerca di sensazioni, il bisogno di fare esperienze diverse", ha dichiarato la dottoressa, ma ha aggiunto che tale teoria deve essere ancora dimostrata con certezza.

 

Infatti, esistono studi contrastanti al riguardo e alcuni dati che possono confondere le idee. Mentre l'uso di droga è diminuito tra i giovani dai dodici ai diciassette anni, non è diminuito tra gli studenti universitari, ha detto il dottor Sion Kim Harris, co-direttore del Center for Adolescent Substance Abuse Research del Boston Children’s Hospital.

sesso telefonicosesso telefonico

 

Il dottor Harris ha dichiarato che non aveva considerato il ruolo della tecnologia, anche se non lo esclude dato il fascino dei “devices”, ma sperava che l'uso di droghe da parte degli adolescenti fosse diminuito, perché le campagne pubbliche d’informazione e prevenzione stavano funzionando.

 

Il dottor Joseph Lee, uno psichiatra di Minneapolis che tratta adolescente tossicodipendenti alla Ford Foundation Hazelden Betty pensava, invece, che la sperimentazione delle droghe fossero diminuita, perché l'epidemia oppioide ha esposto molte più persone e intere comunità ai rischi mortali delle droghe, creando un ampio deterrente.

 

TELEFONINI AI CONCERTI 1TELEFONINI AI CONCERTI 1

Spiegazioni a parte, i ricercatori hanno unanimemente espresso la speranza che queste tendenze persistano. Hanno notato quanto sia fondamentale continuare le ricerche, sia per comprendere le ragioni del declino che per scoraggiare l'uso della droga.

 

Anche se gli smartphone sembrano essere onnipresenti nella vita quotidiana, sono in realtà una presenza nuova e i ricercatori stanno appena iniziando a capire quali possano essere gli effetti dei dispositivi sul cervello. L’idea è che i telefoni e social media non solo colmino un bisogno primitivo di connessione, ma creino anche dei potenti processi di “feedback” tra le persone.

 

sesso al telefonosesso al telefono

"La gente si sta portando in giro una pompa di dopamina portatile e anche i ragazzini se la sono portata in giro negli ultimi 10 anni," ha detto David Greenfield, assistente di psichiatria clinica presso la “University of Connecticut” e fondatore del “Center for Internet and Technology Addiction”.

 

Alexandra Elliott, diciassette anni, studentessa alla “George Washington High School” di San Francisco, ha detto che usare il telefono per i social media la fa sentire veramente bene, come se fosse in corso un rilascio di sostanze chimiche. Utilizzatrice accanita del cellulare e fumatrice occasionale di marijuana, Alexandra ha dichiarato di non credere che le due cose si escludano a vicenda.

 

sesso telefonico 1sesso telefonico 1

“Tuttavia”, ha detto, “il telefono è uno strumento prezioso per le persone che alle feste non vogliono consumare droga, perché ci si può sedere e guardarsi intorno come se si stesse facendo qualcosa, anche se non si sta facendo altro che navigare in rete”.

 

"L’ho già fatto ", ha spiegato, "con un gruppo di persone sedute intorno a un cerchio mentre si passavano un bong o uno spinello. Mi siedo lontano dal cerchio e invio un messaggio a qualcuno".

 

SPACCIO DI DROGASPACCIO DI DROGA

Melanie Clarke, una diciottenne che si è presa un anno sabbatico e lavora in uno Starbucks a Cape Cod, ha raccontato di non avere mai avuto interesse per la droga, nonostante ne sia stata circondata. "Personalmente, penso che sia una sostituzione", ha detto parlando del suo cellulare, del quale fa raramente a meno. La ragazza ha anche detto che pensa sia un’abitudine che varia da persona a persona. "Quando sono a casa da sola, il mio primo istinto è di prendere in mano il telefono. Alcuni ragazzi preferiscono dargli giù con gli spinelli”.

 

"E’ difficile trovare una prova definitiva sul tema", ha dichiarato James Anthony, professore di epidemiologia e biostatistica presso la “Michigan State University” ed esperto di dipendenze. Eppure, anche lui ha raccontato di avere iniziato a chiedersi del possibile ruolo della tecnologia sul consumo ridotto di stupefacenti tra i giovani: "Dovresti essere un idiota per non pensarci".

TELEFONINI A SCUOLATELEFONINI A SCUOLA

 

Per far sì che il consumo di droga calasse, ha detto, "bisognava aspettare che gli adolescenti occupassero il tempo in “sostituti” diventati disponibili a tutti".

 

Le statistiche sul consumo di droga e sull’uso delle tecnologie raffigurano abitudini che sono cambiate nel corso di un decennio.

 

Nel 2015, il 4,2 per cento degli adolescenti di età compresa tra i dodici e i diciassette anni ha riferito di avere fumato una sigaretta nell'ultimo mese, dato in calo del 10,8 per cento rispetto al 2005, secondo il “Federal Substance Abuse and Mental Health Services Administration”.

 

natalia avelon in strike back natalia avelon in strike back

La stessa indagine ha, inoltre, rilevato che l'uso di alcol tra i dodici e i diciassette anni di età era sceso al 9,6 per cento rispetto al 16,5 per cento del 2005, mentre era in leggero aumento per i giovani adulti di età compresa tra i diciotto e i venticinque anni.

 

E’ stata rilevata anche una piccola diminuzione statisticamente significativa del consumo di cocaina da parte dei giovani tra i dodici e i diciassette anni. L'uso della marijuana risultava invariato rispetto allo stesso decennio: nel 2015, il 7 per cento dei ragazzini tra i dodici e i diciassette anni ha dichiarato di aver fumato droga, più o meno lo stesso dato del 2005.  

 

Fanciulla al telefono Fanciulla al telefono

Allo stesso tempo, i gadget occupano una parte crescente del tempo libero dei giovani. Un sondaggio del 2015 pubblicato da “Common Sense Media”, un centro di San Francisco che studia gli effetti dei media sui bambini, ha scoperto che gli adolescenti americani tra i tredici e i diciotto anni stanno davanti allo schermo in media sei ore e mezzo di tempo al giorno, sia sui social media che occupati in altre attività come i videogiochi.

 

Un rapporto del 2015 del “Pew Research Center” ha rilevato che il 24 per cento degli adolescenti tra i tredici e i diciassette anni ha riferito di essere in linea quasi costantemente e che il 73 per cento ha uno smartphone o può usarne uno di famiglia. Nel 2004, uno studio simile ha rivelato che il 45 per cento degli adolescenti aveva un cellulare. (L’IPhone, il primo smartphone, è stato introdotto nel 2007).

 

Maria Elena Boschi, bikini rosa in spiaggia a Marina di Pietrasanta, ma non riesce a staccarsi dal telefonino! (da Oggi) 204899_0027_3660717Maria Elena Boschi, bikini rosa in spiaggia a Marina di Pietrasanta, ma non riesce a staccarsi dal telefonino! (da Oggi) 204899_0027_3660717

“Smartphone e computer sono una fonte crescente di preoccupazione”, ha detto Eric Elliott, il padre di Alexandra, psicologo nella sua scuola. Elliott, che si è occupato di giovani per diciannove anni, ha detto di aver notato una diminuzione del consumo di droga e di alcol tra gli studenti negli ultimi anni. "E’ più probabile incontrare uno studente con una dipendenza da videogiochi, che uno dipendente da droghe al momento; non posso dire di avere avuto le stesse esperienze all’inizio della mia carriera".

 

Nel caso di sua figlia, si è dichiarato più preoccupato dello smartphone rispetto alle droghe. "La conosco arrivato a questo punto e non è una persona che ha una dipendenza dall’erba”, ha detto. “Ma dorme con il telefono sotto il cuscino”.

 

 

 

 

 

 

 

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