cinque terre turisti liguria

"I TURISTI? LI SACCAGNEREI DI BOTTE!" - I RESIDENTI DELLE CINQUE TERRE NON NE POSSONO PIÙ DELLE FROTTE DI AMERICANI CIABATTONI MORDI E FUGGI - I VIAGGIATORI SI ACCALCANO IN CENTRO DOPO ESSERE SCESI DALLE NAVI DA CROCIERA, MANGIANO E SE NE VANNO, LASCIANDO SOLO BRICIOLE E MONNEZZA - IL PROBLEMA SICUREZZA: NEI PICCOLI CENTRI CI SONO SOLO DUE VIGILI URBANI PER 4 MILIONI DI TURISTI - L'IDEA DELLA SINDACA DI RIOMAGGIORE PER "CONTROLLARE" GLI ARRIVI: ADDIO ALLE BOTTEGHE, VIA LIBERA SOLO A SEXY SHOP E FRIGGITORIE 

ASSEDIO CINQUE TERRE «SOLO DUE VIGILI URBANI PER 4 MILIONI DI TURISTI SERVONO NUOVE REGOLE»

Estratto dell'articolo di Claudio Masseglia per “QN – il Resto del Carlino – la Nazione – il Giorno”

 

CINQUE TERRE - TURISTI

Dall’Argentario a Marina di Bibbona fino alle Cinque Terre il problema è sempre il solito: le piccole località turistiche in estate devono gestire un forte aumento della popolazione, facendo però affidamento su servizi e personale dei meno impegnativi periodi invernali. Così in rapida successione i sindaci dei due centri della costa toscana hanno chiesto interventi per frenare l’overtourism, come l’istituzione di un ticket di ingresso (sull’esempio di Venezia) o una legge che consenta ai Comuni di assumere personale per gestire al meglio l’afflusso di turisti.

 

CINQUE TERRE - TURISTI

Proposte accolte di buon grado anche alle Cinque Terre, alle prese da anni con l’assedio di milioni di turisti concentrati nei mesi estivi in borghi piccoli e in un territorio storicamente fragile. […] Da qui la proposta: strutturare i piccoli Comuni non sulla base della popolazione residente «quanto su quella che si trovano a gestire in determinati periodi dell’anno» come gli infuocati mesi estivi nel caso delle Cinque Terre, anche se quest’anno la situazione è comunque un po’ migliorata rispetto al recente passato, quando praticamente già da fine maggio-inizio giugno gli stretti vicoli degli incantevoli borghi delle Cinque Terre, si trasformavano ’fiumane’ di gente.

 

CINQUE TERRE - TURISTI

A incidere sul calo di questi mesi è stata anche la nuova tariffazione dei treni ’Cinque Terre Express’ diversificata in tre fasce (verde, gialla a rossa) in base al periodo, con prezzi fino a 10 euro a tratta, anche per fare gli 800 metri (e 2 minuti di viaggio...) che dividono le stazioni di Riomaggiore e Manarola. Un aumento che ha scatenato non poche polemiche.

 

«Ma le nuove tariffe – prosegue Pecunia – hanno contribuito a una minor pressione sulle nostre stazioni e sul territorio: avere una sorta di ’barriera di accesso’ ha condizionato l’afflusso di turisti. Ai prezzi dei treni vanno poi aggiunte anche certe situazioni a livello internazionale. Il turismo va gestito nel migliore dei modi, con un progetto condiviso fra amministrazioni comunali e associazioni di categoria».

 

cinque terre

Intanto a Riomaggiore si fa un primo bilancio dell’afflusso alla Via dell’Amore riaperta dopo anni di chiusura e un importante intervento di messa in sicurezza. Sono quasi 11mila le prenotazioni a una settimana dalla riapertura del percorso ai turisti, registrati sul sito web creato appositamente, a conferma della grande attrattività di un sentiero di grande fascino a picco sul mare. E sono tanti anche i visitatori della provincia di Spezia, che hanno accesso gratuito dalle 17 fino alla chiusura del percorso. […]

 

L’INVASIONE DELLE CINQUE TERRE TRA STRANIERI IN CODA E FAST FOOD «I CROCERISTI RESTANO 20 MINUTI, IL TEMPO DI UN SELFIE E UN KEBAB»

Estratto dell'articolo di Roberta Scorranese per il “Corriere della Sera”

 

Thedorcys BOCCIANO LE CINQUE TERRE

A mezzogiorno in punto nel centro di Riomaggiore la temperatura percepita sfiora i quaranta. Si suda. Un fiume di gente arranca per la salita che attraversa il bellissimo borgo delle Cinque Terre, una salita circondata da case color pastello. Fa caldo, eppure una panchina è occupata da una famiglia, madre padre e due adolescenti. Inglese con accento americano.

 

Tutti e quattro hanno in mano un enorme cartoccio di pesce fritto, la «specialità» delle decine di friggitorie che nel centro storico hanno preso il posto di panetterie, macellerie, negozi di frutta. «It’s extremely hot», commenta Mary Jo, la madre, il sacchetto unto che salta da una mano all’altra perché scotta. «Ma perché mangiate questo e non una pasta al pesto?», chiedo. La risposta è spiazzante: «Ma non è questo qui il piatto tipico? Pesce fritto, così credevo».

 

cinque terre

Eppure, forse, è nelle parole di Mary Jo che si annida la spiegazione dell’invasione turistica nelle Cinque Terre, ormai dibattuta da mesi: ogni giorno a Vernazza, Riomaggiore, Monterosso e negli altri borghi si riversa una quantità enorme di gente che arriva (via acqua e via terra), scatta qualche foto vista mare, affolla gli stretti «budelli» del centro, mangia un cartoccio di fritto bollente, finisce di sudare nelle stazioni dove il Cinque Terre Express accumula ritardi con puntualità londinese e, infine, quando il sole non è ancora tramontato, queste legioni di americani, tedeschi e francesi svaniscono come lacrime nella pioggia di luce occidentale.

 

CINQUE TERRE

Va di moda chiamarlo overtourism , ma Beppe, che a Manarola aveva un piccolo hotel e che oggi non ce l’ha più, preferisce il più efficace «belinata». Lui a quelli che arrivano, mangiano, sudano e se ne vanno darebbe «una sacàgna di botte, ma che ci vuole fare, oggi funziona così». Si chiama «turismo mordi e fuggi» e non si riesce a quantificare, perché ci sono i croceristi americani che arrivano il mercoledì, mentre il giovedì è il turno degli italiani e poi ci sono quelli che vengono dirottati dalla Toscana o dal Piemonte, via treno o via pullman.

 

cinque terre

«E insomma, alla fine la maggior parte di quelli che arrivano vedono sì e no il 3 per cento del territorio», dice Donatella Bianchi, presidente del Parco delle Cinque Terre, Patrimonio Unesco dal 1997 con la sua bellezza fatta di 4 mila ettari di territorio e 130 chilometri di sentieri. Ma davvero le Cinque Terre meritano il titolo di «uno dei cinque posti al mondo dove non andare», conferito dalla coppia di influencer americani Thedorcys nel luglio scorso? Sentenza social diventata virale in poche ore: il tempo di un post su Instagram e le bellissime Corniglia e Monterosso si sono ritrovate nella lista nera assieme a Cartagena in Colombia o al Lago Atitlan in Guatemala.

 

Le Cinque Terre come Babilonia

Alex e Eileen (quasi 12 mila follower) sono rimasti però sconvolti dalle legioni turistiche e dal senso di claustrofobia che ogni giorno si respira nelle viuzze strette di questi borghi, un tempo villaggi di pescatori poveri e oggi reami di bistrot dai prezzi proibitivi e, naturalmente, delle friggitorie bollenti. No, perché il Parco delle Cinque Terre merita altro. Però bisogna fare i conti con i numeri: 3,4 milioni di arrivi registrati nel 2023, quasi 2 mila in un giorno di picco. [...]

 

 

 

Cinque Terre in Liguria

Ma, comunicazione a parte, quali potrebbero essere le soluzioni? L’Università di Genova suggerisce prenotazioni obbligatorie e ingressi a numero chiuso sul modello Machu Picchu, proprio perché parliamo di un’area molto ristretta, preziosa per la vegetazione e per la geografia. Riomaggiore ha già inserito l’affollamento turistico nel piano di Protezione civile, anche perché c’è un tema legato alla sicurezza: se una folla incontrollata si riversa su uno stretto sentiero a picco sul mare, come potrebbero fare i soccorritori ad arrivare in tempo in caso di emergenza? A Manarola (frazione di Riomaggiore) la sindaca Fabrizia Pecunia sta studiando accordi con gli operatori ferroviari per controllare gli arrivi. E si pensa di limitare la proliferazione di friggitorie e sexy shop. [...]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO