
“IL MURO HA TOPI E I TOPI HANNO ORECCHIE” – IN IRAN ANCHE I VERTICI DEL REGIME TEOCRATICO FINISCONO NEL MIRINO DI VELENI E SOSPETTI: BASTA ESSERE SOPRAVVISSUTI AGLI ATTACCHI ISRAELIANI PER ESSERE ADDITATI COME TRADITORI O AGENTI DEL MOSSAD – IL CASO DI ALI SHAMKANI, RICOMPARSO APPOGGIATO A UN BASTONE AI FUNERALI DEI COLLEGHI, CHIAMATO “IL MAFIOSO” PER I SUOI AFFARI LOSCHI: IL PALAZZO IN CUI VIVEVA È COLLASSATO, MA LUI NON HA FERITE NÉ CICATRICI – SOSPETTI ANCHE SU ESMAEL QAANI, CAPO DELLA DIVISIONE QODS DEI PASDARAN: CIRCOLANO VIDEO ONLINE IN CUI VIENE CHIAMATO…
Estratto dell’articolo di Greta Privitera e Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
Ali Shamkani ed Esmael Qaani sono due sopravvissuti. I generali iraniani sono scampati ai raid chirurgici dell’esercito israeliano che nei 12 giorni di guerra hanno falciato la catena di comando militare della Repubblica islamica. Il primo è il consigliere dell’ayatollah Khamenei, il secondo guida la Divisione Qods dei pasdaran, apparato che gestisce le milizie sciite all’estero.
Shamkani è rimasto ferito nei raid ed è poi riapparso in pubblico, appoggiato a un bastone, durante i funerali di Stato degli altri militari […]: «Israele sa perché mi ha attaccato e lo so anche io ma non posso dirlo». Per qualcuno è un’allusione al suo ruolo all’interno di un gruppo ristretto impegnato nello sviluppo dell’arsenale, in particolare nel settore atomico.
[…] Shamkani è stato comandante della Marina dei pasdaran ed è poi passato a incarichi di responsabilità, sempre al vertice. Nel 2013 lo hanno nominato consigliere per la sicurezza, carica persa dieci anni dopo — secondo ricostruzioni dell’epoca — a causa di contatti di un collaboratore con ambienti stranieri ritenuti sospetti, ossia i britannici.
[…] La rimozione ha rappresentato solo una pausa perché poi è riuscito a risalire tutti i gradini della scala di comando, fino a coordinare i contatti diplomatici con gli Usa proprio sul dossier atomico.
Da Teheran, raccontano al Corriere che Shamkani è «tanto potente quanto corrotto». Alcuni lo chiamano «il mafioso» per via delle attività di vendita di petrolio, un business che gestirebbe con il figlio Hossein che controlla una rete di società che facilitano l’esportazione di prodotti petroliferi dall’Iran e dalla Russia attraverso Paesi che non hanno imposto sanzioni occidentali.
La diffidenza è un tratto che contraddistingue il popolo d’Iran costretto dal regime a vivere in un clima di sospetti e delazioni — proverbio iraniano: «Il muro ha topi e i topi hanno orecchie».
E anche per Shamkani sono in molti a mettere in dubbio la versione della storia che lo vedrebbe sopravvissuto all’attacco israeliano […]: nonostante il palazzo in cui viveva sia collassato sotto le bombe, «lui non ha ferite, cicatrici, lividi: si ipotizza che qualcuno (il Mossad) lo abbia informato poco prima e lo abbia messo in salvo», dice un giornalista dalla capitale.
ESMAIL QAANI COME UNA SPIA DEL MOSSAD - MEME
Anche la vicenda Qaani desta qualche sospetto. L’uomo ha preso il posto del generale Qasem Soleimani ucciso nel 2020 dagli Usa. Nato a Mashhad, ha partecipato al conflitto con l’Iraq e una volta entrato nella Qods ha partecipato alla creazione del «cerchio di fuoco» attorno a Israele, l’insieme di milizie dotate di missili e droni che da Iraq, Siria, Libano e territori palestinesi avrebbero dovuto bersagliare lo Stato ebraico in caso di guerra. L’asse della resistenza del quale fanno parte gli Houthi yemeniti ma anche movimenti radicali sciiti afghani e pachistani.
La strategia di Teheran è stata però stroncata dalle ripetute offensive israeliane che hanno indebolito lo schieramento. Inoltre, Qaani non è parso godere dello stesso prestigio del predecessore, valutazione negativa enfatizzata dagli esuli e dalla propaganda «ostile».
esmail qaani ai funerali di abbas nilforoushan
Quando il 27 settembre di un anno fa l’esercito israeliano ha eliminato la leadership Hezbollah a Beirut con una serie di bombe anti-bunker sono uscite notizie sulla morte dello stesso Qaani, «voci» impastate con sospetti sul suo conto e persino di indagini da parte del regime: volevano farlo passare per un traditore. Invece è riemerso al funerale di uno dei suoi vice, Abbas Nilfoushan, dilaniato al fianco di Nasrallah dallo strike israeliano.
E qui è sorta un’altra teoria: le informazioni contro Qaani erano una manovra per screditare gli avversari dimostrando che raccontavano frottole.
[…] Lo scenario si è ripetuto in questi giorni, quando Qaani, dato per morto, è riapparso a Teheran — coppola nera in testa — a una manifestazione patriottica. Fonti interne raccontano che dall’omicidio mirato del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran, e dalla decapitazione dei capi Hezbollah, è iniziata a farsi sempre più insistente la tesi che il generale, in realtà, sia una spia del Mossad. E così, sui social e nelle chat, la teoria del complotto ha ispirato i creatori digitali.
C’è un video molto condiviso, costruito con l’intelligenza artificiale, in cui l’ufficiale dei pasdaran viene chiamato «Il nostro uomo a Teheran», in riferimento alla famosa spia Eli Cohen, riuscito a raggiungere i vertici dell’esercito siriano. Oppure, girano immagini di busti di Qaani davanti al quartiere generale del Mossad, o del militare vestito da James Bond.
ESMAIL QAANI COME UNA SPIA DEL MOSSAD - MEME.
[…] La guerra vera ha lasciato il campo a quella psicologica e anche qui tutto vale. […]
esmail qaani successore di soleimani
Esmail Qaani
macerie lasciate da un missile iraniano a tel aviv 3
israele attacca i siti nucleari iraniani
teheran dopo l attacco israeliano all iran
detriti a teheran dopo l attacco israeliano all iran
macerie lasciate da un missile iraniano a tel aviv 1
ESMAIL QAANI COME UNA SPIA DEL MOSSAD - MEME
esmail qaani ai funerali di abbas nilforoushan
Ali Shamkhani
Esmail Qaani
esmail qaani ai funerali di abbas nilforoushan
Esmail Qaani
ESMAIL QAANI COME UNA SPIA DEL MOSSAD - MEME.