
IN FUTURO PARLEREMO COME LE MACCHINE? - L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE STA CAMBIANDO IL NOSTRO LINGUAGGIO: NEGLI ULTIMI 18 MESI, L’USO DI TERMINI UTILIZZATI DALL’IA SONO AUMENTATI DEL 51% - DI QUESTO PASSO, L’IA RISCHIA DI TRASFORMARE COMPLETAMENTE IL MODO IN CUI PARLIAMO IN POCHI ANNI – NON E' UNA NOVITÀ: I SOCIAL HANNO “UCCISO” LA PUNTEGGIATURA, LE “PAROLE CHIAVI” DI GOOGLE HANNO COSTRETTO A SEMPLIFICARE LE FRASI, SENZA CONTARE LE EMOJI, MEME E COMPAGNIA CANTANTE…
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L'USO DI CHATGPT HA CAMBIATO IL MODO DI PARLARE DELLE PERSONE: NEGLI ULTIMI 18 MESI, L'USO DI...
Estratto dell’articolo di Massimo Sideri per il “Corriere della Sera”
Ora che uno studio del Max Planck Institute for Human Development ha svelato come ChatGPT stia influenzando anche il linguaggio dei canali accademici di YouTube con l’uso ripetuto di parole e verbi come «meticoloso», «regno», «approfondire» ed «esperto» […] la vera domanda da porsi non è tanto come parliamo ma come parleremo tra pochi anni: è pacifico che i social e in particolare il (defunto) micro-blogging alla Twitter abbiano ucciso la punteggiatura. […]
E certo anche Google non ci ha spinti ad essere fini e sofisticati linguisti con i suoi schemi analfabetici di ritorno delle «parole chiave» più diffuse. Eppure ora siamo nel campo della comunicazione tribale: siamo tornati al linguaggio parlato delle agorà?
Ci piace pensarlo, ma forse tra qualche anno parleremo come un algoritmo di massimizzazione delle probabilità con parole prigioniere della media della curva di Gauss: tutti un pochino più stupidi ma forse anche tutti un pochino più contenti di capirci con un metalinguaggio da chatbot. Saremo tutti «meticolosamente esperti di un qualche regno da approfondire».
Dimenticando per comodità e pigrizia un aforisma attribuito a Churchill […]: «Se vuoi che faccia un discorso di un’ora devi darmi un paio di giorni (...) per uno di cinque minuti ho bisogno di un mese». Oggi basta un click su ChatGPT. La sensazione è che tutto cambierà affinché nulla cambi: sembreremo ancora tutti felici su Facebook, tutti in vacanza su Instagram, tutti arrabbiati su X, tutti «esperti» su TikTok ma tutti alla ricerca di un nuovo lavoro su LinkedIn.