divorzio

I DANNI DEL VIAGRA - IN DUE MESI SONO STATE FIRMATE 50 MILA RICHIESTE DI DIVORZIO BREVE E IL 20% DI QUESTE RIGUARDA OVER 65 - CI VOGLIONO SEI MESI PER UNA CONSENSUALE - PER LA GIUDIZIALE SERVONO 12 MESI MA SE CI SONO PATRIMONI IN GIOCO, SI PUÒ ANDARE PER LE LUNGHE

1. È L' ESTATE DEL DIVORZIO BREVE BOOM DI RICHIESTE DAI 65ENNI

Mariolina Iossa per “Corriere della Sera”

 

È corsa al divorzio, da quando lo scorso 26 maggio quello breve è diventato legge.

coppia si risposa a 85 anni dopo 48 anni di divorziocoppia si risposa a 85 anni dopo 48 anni di divorzio

In soli due mesi sarebbero state firmate 50 mila pratiche, secondo la stima dell' Associazione matrimonialisti italiani (Ami) riportata dal quotidiano «Italia Oggi», ed entro Natale se ne potrebbero contare almeno altre 50 mila.

 

L' effetto valanga, che in teoria potrebbe essere anche più dirompente, visto che in questo momento sono 250 mila le coppie di separati che potrebbero decidere di accedere subito al divorzio breve, con pesanti ripercussioni sui tribunali, è dovuto al fatto che le norme sono retroattive. Valgono quindi per tutte le coppie che hanno fatto domanda di separazione dal 2011 a sei mesi fa, e che lo faranno ancor di più adesso che i tempi si sono tanto accorciati.

 

DIVORZIO REFERNDUMDIVORZIO REFERNDUM

Ma il dato più significativo e curioso è quello dell' impennata dei divorzi degli ultrasessantenni. Almeno una coppia su 5, il 20 per cento dei divorzi brevi, riguarda gli over 65. Se bastano sei mesi per una separazione consensuale, tanto vale farlo. «Il divorzio breve prevede sei mesi per una consensuale e 12 per una giudiziale, con o senza figli - spiega Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell' Ami -.

 

Prima i tempi erano di minimo tre anni per la prima sentenza. Per le giudiziali non prevediamo in realtà una reale velocizzazione, perché quando c' è una causa in corso i tempi finiscono per essere quelli biblici dei tribunali italiani. Dubito molto che in 12 mesi si riesca davvero ad arrivare al divorzio, soprattutto se la coppia è molto litigiosa, o se ci sono grandi patrimoni da dividere o ci sono state violenze in famiglia, con conseguenti procedimenti penali».

BATTAGLIA DIVORZIOBATTAGLIA DIVORZIO

 

Se si ricorre alla giudiziale, continua Gassani, «un 30 per cento di tutte le separazioni, diciamo lo zoccolo duro, veri vantaggi non ce ne sono. Ma le consensuali portano invece davvero al divorzio in sei mesi e qualche giorno per espletare le ultime pratiche. Questo potrebbe essere un incentivo a scegliere di lasciarsi d' amore e d' accordo».

 

Gassani non ha mai nascosto di essere un fan del divorzio breve. «Anche la cultura di noi avvocati matrimonialisti sta cambiando. Le giudiziali sono lunghe e costose ma estenuanti, meglio il divorzio veloce. Inoltre, da un punto di vista sociale e familiare, si riduce la conflittualità. Meno attesa significa meno risentimenti, i coniugi non hanno il tempo di affilare le armi, in sei mesi è tutto finito. Con grande beneficio per i figli».

 

SPOSINI DIVORZIOSPOSINI DIVORZIO

Il dato degli «over 65» divorziati sorprende molto Gassani: «Prima i tempi erano così lunghi che ad una certa età si rinunciava. Adesso, in questa epoca di grandi egoismi e individualismi, in mezzo anno si firma e arrivederci. Le coppie con figli grandi, che non hanno più un progetto di vita comune, scelgono più facilmente il divorzio. Altro che traguardo delle nozze d' oro».

 

2. «I FIGLI SONO GRANDI E HO UN NUOVO AMORE MAGARI MI RISPOSO»

Elvira Serra per “Corriere della Sera”

 

Più di trent' anni insieme, due figli ormai grandi e autonomi. Un lavoro part time e un nuovo amore, con il quale, magari, pensare di risposarsi. «Perché non dovrei divorziare?». Patrizia Rossi ha smesso di chiederselo, archiviando i dubbi, a sessantasei anni. Un peso lo hanno avuto i due figli, Nicola e Giacomo, che un giorno le hanno detto: «Mamma, come hai fatto a resistere così tanto con papà?».

 

Marcello Mastroianni Divorzio all'italianaMarcello Mastroianni Divorzio all'italiana

Racconta: «Io e Maurizio, il mio ex marito, anche se ancora in realtà non lo è ma per me è già ex, ci siamo conosciuti all' università. Dopo le nozze le cose hanno smesso presto di andare bene, ma cosa vuole? I miei genitori mi hanno educata con questa mentalità che nel matrimonio bisogna anche soffrire, che non è tutto rose e fiori, e che deve durare per sempre. Quando è arrivato il secondo figlio è stata una sorpresa, ma eravamo una famiglia. Poi il più piccolo ha avuto dei problemi di salute, e anche se il peso di quella situazione ricadeva soprattutto su di me, mi è sembrato che la cosa migliore per i bambini fosse di avere il padre e la madre uniti».

 

Il matrimonio è andato avanti con alti e bassi. «A un certo punto ho cominciato a lavorare part time come farmacista e mi sono sentita più autonoma. I problemi non erano svaniti, ma Maurizio stava spesso lontano da casa. Abbiamo condiviso anche dei bei momenti, non dico di no. Ricordo un viaggio io e lui da soli in Giappone che è stato molto bello: era un viaggio di lavoro nel quale lo avevo accompagnato, mi sentivo orgogliosa di lui. Abbiamo fatto anche delle gite a Venezia, come tutti gli innamorati. E poi una volta siamo anche andati in tenda in Inghilterra, con i ragazzi: nonostante le premesse non fossero delle migliori, è stata una bella vacanza per tutti e ora ne ho un bel ricordo».

torta tombale per celebrare il divorziotorta tombale per celebrare il divorzio

 

Sei mesi fa Patrizia si è rivolta all' avvocato Lorenzo Puglisi del Foro di Milano per avviare la separazione: costi e tempi la incoraggiavano. Spiega il legale: «È stata una separazione consensuale, adesso siamo pronti per la pratica di divorzio. Gli indici ci dicono che è in crescita l' età di chi vuole divorziare. Non è dovuto soltanto all' aumento dell' aspettativa di vita, conta molto il fatto che si coltivano relazioni sentimentali a ogni età; a sessant' anni non ci si sente finiti».

 

party di divorzioparty di divorzio

Anche Patrizia ha un nuovo amore. «Se non avessi avuto quest' altra persona sarei già morta. Mi piacerebbe sposarlo, perché no? Il mio ex marito è andato via di casa più di un anno fa. A lui voglio augurare di stare bene con se stesso».

felice giorno del divorziofelice giorno del divorzio

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)