
IN MUTANDE MA VIVI! IN LOMBARDIA PER LE TEMPERATURE TORRIDE GLI OPERAI SONO COSTRETTI A LAVORARE IN MUTANDE – SINDACATI SULLE BARRICATE PER L’EMERGENZA CALDO NEI CANTIERI DI MILANO E DINTORNI - "PIÙ CHE LE MALATTIE PROFESSIONALI CLASSICHE, PREOCCUPA L’AUMENTO DEGLI INFORTUNI CAUSATI DAL MALESSERE IMPROVVISO: PERDITA DI EQUILIBRIO, CALI DI PRESSIONE, SVENIMENTI. SOPRATTUTTO PER CHI LAVORA IN QUOTA, COME I PONTEGGISTI, O È ESPOSTO AL CALORE AGGIUNTIVO DEI MATERIALI, COME GLI ASFALTISTI”
A.Pe. per adnkronos.com - Estratti
Emergenza caldo nei cantieri della Lombardia. "Abbiamo assistito a scene paradossali, con operai costretti a lavorare letteralmente in mutande pur di sopravvivere alla calura", racconta chi ha visitato recentemente alcuni cantieri lombardi. "In queste condizioni, il rischio di malattie cutanee è tutt’altro che trascurabile: l’esposizione prolungata al sole, spesso senza protezione, può causare scottature e patologie dermatologiche". Secondo gli operatori, va superato il tabù:
"Potrà sembrare ridicolo, ma nel prossimo futuro sarà indispensabile prendere seriamente in considerazione la distribuzione obbligatoria di creme solari nei cantieri. Come già avviene per i caschi e le scarpe antinfortunistiche, anche la protezione solare deve diventare parte della sicurezza."
"Dal colpo di calore alle dermatiti: il caldo è un rischio concreto nei cantieri", spiega all'Adnkronos Alem Gracic, segretario della Filca Cisl Lombardia. Se il caldo estremo è ormai una costante dell’estate italiana, nei cantieri edili diventa una minaccia reale per la salute. Più che le malattie professionali classiche, preoccupa l’aumento degli infortuni causati dal malessere improvviso: perdita di equilibrio, cali di pressione, svenimenti. Soprattutto per chi lavora in quota — come i ponteggisti — o è esposto al calore aggiuntivo dei materiali, come gli asfaltisti.
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