bimbo e biberon-1

“NON CE LA FACCIO PIÙ, PERDONATEMI” - IN PROVINCIA DI TORINO UNA 42ENNE MALATA DI DEPRESSIONE PROVA AD AVVELENARE IL FIGLIO, SCIOGLIENDO FARMACI E CANDEGGINA NEL BIBERON, E POI TENTA IL SUICIDIO - PRIMA DEL GESTO, LA DONNA AVEVA INVIATO DEGLI SMS AD ALCUNI AMICI E IL SUO COMPAGNO E’ RIUSCITO A RIENTRARE A CASA IN TEMPO PER SALVARLI ENTRAMBI - IL PICCOLO NON SAREBBE IN PERICOLO DI VITA

Gianni Giacomino per “la Stampa”

 

depressione

 Ieri pomeriggio, con il suo telefonino, aveva spedito degli sms ad alcuni amici: «Mi spiace, addio a tutti, non ce la faccio più. Perdonatemi». Per questo il suo convivente si è precipitato subito a casa e, quando ha spalancato la porta dell' appartamento, si è trovato davanti agli occhi una scena tremenda. Sul divano del salotto c' erano la sua compagna con in braccio il figlioletto di 14 mesi, intorpidito, in una pozza di sangue.

 

Lei, una casalinga 42enne, aveva appena somministrato dei farmaci e della candeggina al piccolo, mescolandoli con il latte del biberon. Poi si è tagliata le vene e si è procurata delle ferire al collo usando un coltello a serramanico. Ora la donna è ricoverata all' ospedale Maria Vittoria, piantonata dai carabinieri della Compagnia di Venaria, che l' hanno sottoposta a fermo indiziato di delitto con l' accusa di tentato omicidio aggravato.

 

bimbo e biberon 3

Il bimbo è stato trasportato dal 118 all' ospedale infantile Regina Margherita. È sveglio e cosciente e, per fortuna, non sarebbe in pericolo di vita. Ma i medici preferiscono non sciogliere la prognosi e stanno valutando se gli antidepressivi ingeriti con la candeggina potrebbero comunque causare dei problemi al piccolo paziente.

 

Un nemico insidioso Quella che poteva trasformasi in una tragedia assurda in una fetta di città dove tutti si conoscono, parte da lontano. Da quando la 42enne ha dovuto affrontare una separazione abbastanza burrascosa. Una relazione che era proseguita per un bel po' di tempo e dalla quale lei aveva avuto un figlio oggi maggiorenne. Poi si era affacciata la possibilità di un secondo tempo per la sua ancora giovane vita insieme ad un altro uomo.

Con il quale ha anche deciso di mettere su una nuova famiglia nel 2015.

 

Ma la donna intanto è caduta in depressione, un male sottile che, poco per volta, ha cambiato il suo umore e le sue abitudini. Un malessere sempre più accentuato che l' aveva portata a farsi seguire dal Centro di Igiene mentale dell' Asl. Poi, nel settembre del 2018, è arrivato anche il bambino. Ma, anche quella grande gioia, non aveva riportato del tutto il sorriso sul volto della mamma.

bimbo e biberon 1

 

«Certo che la conosco, mi dispiace molto, ma mai avrei immaginato una cosa così, ora magari vado un attimo in chiesa, qui vicino, e dico una preghiera per lei e per quella creatura», quasi si commuove una pensionata che abita nella palazzina difronte. «Bisogna intervenire prima, ora è inutile fare tanti discorsi, è un miracolo se quella donna e suo figlio sono vivi - taglia corto un 28enne, anche lui residente nel quartiere che ieri è stato invaso da carabinieri e vigili del fuoco -. Ma provate a pensare a suo padre per un momento, a quello che sta patendo, oggi sarà invecchiato di dieci anni».

bimbo e biberon 2

 

L' uomo, che di anni ne ha 51, ha fatto in tempo ad imbracciare il figlio ed è subito corso al pronto soccorso dell' ospedale di Venaria. Questo mentre la compagna confessava al capitano Giacomo Moschella e al medico del 118: «L' ho avvelenato». Dalla Reale il piccolo è stato caricato su un' ambulanza che, scortata dalle pattuglie dei carabinieri, ha raggiunto l' infantile Regina Margherita. Gli investigatori, coordinati dal pm Anna Maria Loreto, ora hanno sequestrato l' appartamento di Venaria, i due telefonini cellulari in uso alla 42enne e i due biberon nei quali ha mescolato latte, candeggina e psicofarmaci con l' intenzione di uccidere suo figlio.

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…