depp heard virginia

"NON HO MAI PICCHIATO UNA DONNA IN VITA MIA" - JOHNNY DEPP HA TESTIMONIATO DAVANTI AL TRIBUNALE NEL PROCESSO PER DIFFAMAZIONE ALL'EX MOGLIE AMBER HEARD: "LA VERITA' E' L'UNICA COSA CHE MI INTERESSA" - SECONDO L'ATTORE, LA DONNA LO AVREBBE ACCUSATO DI "ATTI CRIMINALI ATROCI E INQUIETANTI" - OGGI DEPP DOVRA' RISPONDERE ALLE DOMANDE DEGLI AVVOCATI DI CONTROPARTE... - VIDEO

 

Da fanpage.it

 

Johnny Depp testimonia al processo in Virginia 2

Nella giornata di martedì 19 aprile 2022, Johnny Depp ha rilasciato la sua testimonianza nel processo per diffamazione contro Amber Heard. L'attore, come riportato dal Daily Mail, è stato interrogato dai suoi legali, in attesa della giornata di domani, 20 aprile, quando sarà chiamato a rispondere alle domande che gli rivolgeranno gli avvocati della controparte.

 

Il divo ha confermato quanto già rivelato da sua sorella, ovvero gli abusi subiti da piccolo da sua madre, che nei confronti dei figli avrebbe adottato dei comportamenti violenti. «In casa nostra non avevamo nessun tipo di protezione, dovevamo solo essere fuori dal perimetro d'attacco. Quando si arrabbiava chi le prendeva, solitamente, ero io» così parla Johnny Depp del rapporto con sua madre, Betty Sue Palmer, che si rivolgeva in malo modo ai suoi figli, completamente bullizzati e vessati dalla sua presenza.

 

Amber Heard al processo in Virginia

La sua adolescenza, quindi, sarebbe stata scandita da continui abusi psicologici e fisici che, nel tempo, hanno anche avuto delle ripercussioni: «Il dolore fisico si impara ad accettarlo, ma è l'abuso emotivo che è lacerante» ha affermato l'attore. Non solo il rapporto con la madre, ma al centro del racconto compare anche il suo legame con il padre, una persona gentile e sempre composta: «Non l'ho mai visto perdere le staffe contro di lei, ha preso a pugni un muro, ma mia madre non l'ha mai toccata» dichiara l'attore, che ha raccontato lo shock subito quando l'uomo, improvvisamente, decise di lasciare casa, gettando sua moglie in una forte depressione.

 

«Mi disse che ero diventato un uomo, ma queste parole non mi piacquero. Mia madre cadde in una depressione devastante, ha provato anche a suicidarsi, ha inghiottito delle pillole, ricordo i miei zii e i paramedici nel salotto e lei con la bava alla bocca».

 

Dopo aver parlato del suo passato, Depp è poi passato a riferire quanto è accaduto con sua moglie Amber Heard, sposata nel 2015. Il divo, quindi, ha parlato di «atti criminali atroci e inquietanti» di cui la donna lo avrebbe accusato ma che non corrispondono alla realtà dei fatti.

 

Johnny Depp testimonia al processo in Virginia

«Durante la relazione ci sono state discussioni, ma non sono mai arrivato al punto di colpire la signorina Heard, né ho mai colpito nessuna donna in vita mia»: così il divo si difende dalle accuse rivoltegli dalla ex moglie, ribadendo quello che è il suo principale obiettivo: «La verità è l'unica cosa che mi interessa». Dichiarazioni che si contrappongono a quelle degli avvocati della Heard che hanno descritto Depp come un uomo capace di compiere attivi violenti e dipendente da alcol e droghe.

 

Il giudice Penney Azcarate

Prima di ascoltare Depp, era stato chiamato a testimoniare Keenan Wyatt, un amico e tecnico del suono con cui l'attore ha lavorato in diverse occasioni, e che era uno dei presenti su un volo da Boston a Los Angeles del 2014, dove Amber Heard dichiara di essere stata maltrattata dal suo compagno. Il teste ha confutato quanto dichiarato dagli avvocati dell'attrice, dicendo che era lei ad avere un tono piuttosto brusco anche nei suoi confronti: «Non ho mai visto Johnny essere violento nei confronti di nessuno». 

Johnny Depp e Amber HeardJohnny Depp e Amber HeardJohnny Depp e Amber Heard 2Johnny Depp in tribunale in Virginia 2

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…