videosorveglianza riconoscimento facciale telecamere

OCCHIO A DOVE ANDATE, IL GRANDE FRATELLO VI CONTROLLA! - L'ITALIA E' LA CAPITALE MONDIALE DELLE TELECAMERE PER STRADA: CE N'E' UNA OGNI 35 ABITANTI - L'ULTIMA FRONTIERA E' QUELLA DEL RICONOSCIMENTO FACCIALE: A UDINE, LA GIUNTA LEGHISTA HA LANCIATO UN BANDO PER INSTALLARNE 65, A COMO NE HANNO GIA' POSIZIONATE 10 - PER ADESSO FUNZIONANO COME NORMALI TELECAMERE, PERCHE' IL GARANTE PER LA PRIVACY, SUL PUNTO, HA DETTO NO, MA...

Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

 

Videosorveglianza 2

Più che una sfida è una scommessa, quella del Comune di Udine sulle telecamere a riconoscimento facciale. A metà tra il Grande Fratello e un telefilm modello Csi, con gli esperti di indagini forense che, a un certo punto, smanettando su un super-computer della centrale, scaglionano i volti dei passanti in una piazza cittadina per individuare il criminale di turno. Fantascienza, televisione? Non proprio: perché le nuove tecnologie permettono questo, e pure di più.

 

Videosorveglianza con riconoscimento facciale

Le amministrazioni di diversi Comuni italiani han già deciso di adottare strumentazioni simili: ché gli scippi, e il degrado e la sicurezza vengon prima di tutto. Premessa: il Garante della Privacy, per ora, ha detto no. Troppe complicazioni, i dati personali e la riservatezza ne uscirebbero con le gambe rotte. Stai andando a fare la spesa, cammini ignaro, e finisci in un database della polizia: tra l'altro, il margine di errore degli algoritmi digitali è ancora alto. Siam mica dentro un romanzo di Orwell, la "sorveglianza di massa" per carità.

 

videosorveglianza in cina

È proprio qui che nasce la "scommessa" di Udine: perché in Friuli, la giunta leghista di Pietro Fontanini ha deciso di provarci lo stesso. Quest' estate ha lanciato un bando per l'installazione di 65 nuove telecamere su tutto il territorio, alla gara han risposto otto ditte e si parla di un affare di circa 700mila euro: 73 punti critici, nove scuole e cinque "check -point" nei viali d'accesso. Alcuni di questi occhi elettronici, poi, saranno di nuova generazione e consentiranno, appunto, di riconoscere facce e volti.

 

LE TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA

STRUMENTO INNOVATIVO «Abbiamo deciso di installare questo sistema di riconoscimento - diceva alla stampa locale l'assessore alla Sicurezza, Alessandro Ciani, neanche un mese fa, - anche se al momento non potrà essere utilizzato. Speriamo, tuttavia, che presto venga consentito l'utilizzo di questa tecnologia che consentirebbe alle forze dell'ordine di avere uno strumento innovativo per contrastare il crimine, pur nel rispetto della privacy».

 

E aggiungeva: «Fin da subito saremo, comunque, in grado di rilevare il passaggio di una persona vestita di nero, o con un cappellino. Di per sé, questo potrebbe già essere d'aiuto. Inoltre le immagini potranno essere condivise tra tutte le forze dell'ordine». Sul sito del Comune è ancora presente il testo del concorso di appalto, scaduto ad aprile: pieno di dettagli tecnici e indicazioni.

 

italiani spaventati videosorveglianza

Udine, però, non è la sola ad aver individuato le "telecamere smart" come soluzione contro gli episodi di criminalità. Un dato, su tutti: negli ultimi vent' anni, l'Italia è diventata la capitale mondiale delle telecamere per strada. La videosorveglianza, da noi, vale qualcosa come circa due milioni di dispositivi, praticamente uno ogni 35 abitanti. Ci filmano anche quando portiamo fuori il cane, non è una novità.

 

Quelle che riconoscono i lineamenti del volto, però, vanno oltre: esistono addirittura software che riescono a identificare una persona analizzando appena la sua andatura e il modo in cui mette un piede davanti all'altro. Il giornale on-line IlPost ne ha fatto una piccola carrellata, c'è solo da sbizzarrirsi. Quelle di Udine potranno individuare persone «anche con occlusioni parziali del viso, come occhiali o sciarpe. E cambiamenti di espressioni, ombre, contrasti elevati».

 

telecamere videosorveglianza

TUTTI D'ACCORDO A Torino, nella roccaforte di Chiara Appenino, un progetto simile è partito a marzo del 2018: eran stufi, da quelle parti, di dover fronteggiare problemi di spaccio e son ricorsi alle telecamere. Quattro nell'area del Centro Civico, sei ai giardini Maria Teresa di Calcutta. «La richiesta della loro istallazione - raccontavano gli addetti ai lavori tre anni fa, - è stata presentata dopo un percorso condiviso tra associazioni e comitati di residenti». Come a dire, eran tutti d'accordo.

 

Videosorveglianza con riconoscimento facciale

A Como, in Lombardia, se ne è parlato a inizio del 2019 e poi è venuta fuori una serie di cavilli (come il fatto che non rientravano nel capitolato tecnico previsto) che ha rallentato l'iter: ma l'amministrazione ha tirato dritto, vincendo il premio di prima città italiana dotata di un sistema di riconoscimento facciale.

 

Le "registrazioni pilota" sono iniziate nel giugno dello scorso anno: al momento, però, le 16 telecamere del Comasco sono utilizzate come telecamere normale. Il Garante della Privacy, e una legge in materia (che ancora non c'è), dovrebbero far chiarezza sul loro impiego.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA