
L’ITALIA FINISCE IN MEZZO ALLA GUERRA DELLE SPIE TRA CINA E USA – IL DIPARTIMENTO DI STATO AMERICANO PRETENDE L’ESTRADIZIONE DI XU ZEWEI, IL 33ENNE CINESE ARRESTATO ALL’AEROPORTO DI MALPENSA. L’FBI LO ACCUSA DI ESSERE UN HACKER INFORMATICO DEL GOVERNO DI PECHINO: NEL 2020 AVREBBE RUBATO INFORMAZIONI SENSIBILI SUL VACCINO ANTI COVID – LA CINA HA SUBITO CHIESTO A ROMA, PER VIA DIPLOMATICA, DI RILASCIARE IL LORO “AGENTE”. CHE FARÀ IL GOVERNO MELONI? – DOPO IL CASO DEL RUSSO ARTEM USS, SCAPPATO MENTRE ERA AI DOMICILIARI, WASHINGTON PRETENDE CHE LA PRESUNTA SPIA DEL DRAGONE RIMANGA IN CARCERE FINO ALL’ESTRADIZIONE – LA DIFESA DELL’INFORMATICO ARRESTATO: “È UNO SCAMBIO DI PERSONA. QUALCUNO HA VIOLATO IL MIO ACCOUNT...”
IL CINESE ARRESTATO SU MANDATO USA, 'SCAMBIO DI PERSONA'
(ANSA) - MILANO, 08 LUG - Ha ipotizzato che si sia trattato di uno "scambio di persona", Zewei Xu, cinese 33enne arrestato il 3 luglio dalla Polizia a Malpensa su mandato Usa con accuse di presunto hackeraggio e spionaggio pure su vaccini e terapie anti-Covid nel 2020. "Non avevo motivo per compiere ciò che mi viene contestato, qualcuno potrebbe aver violato e usato il mio account.
Nel 2019-2020 sparì un mio telefono, che motivo avevo per fare spionaggio usando un account col mio nome e cognome?", ha detto il 33enne, IT manager per un'azienda di Shanghai e difeso dal legale Enrico Giarda, davanti alla giudice Veronica Tallarida, opponendosi all'estradizione.
INFORMATICO CINESE ARRESTATO A MALPENSA
Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”
Xu Zewei - PRESUNTA SPIA CINESE ARRESTATA A MALPENSA
C’erano un russo, un iraniano e un cinese, ma non è una barzelletta, anzi: dopo lo scontro nel 2023 con gli americani irritati dall’evasione dagli arresti domiciliari dell’imprenditore russo Artem Uss mentre i giudici italiani stavano decidendone l’estradizione o meno reclamata da Washington per traffico di tecnologie a duplice uso civile-bellico, e dopo le frizioni con gli americani determinate nel gennaio 2025 dalla scelta del governo italiano di mettere su un aereo per Teheran [...] l’ingegnere iraniano Mohammed Abedini di cui Washington chiedeva l’estradizione per traffico di componenti per droni, adesso gli Stati Uniti tornano a bussare all’Italia per farsi consegnare stavolta un cinese, atterrato su un velivolo Air China da Shangai e di cui hanno fatto eseguire il 3 luglio all’aeroporto di Malpensa il mandato d’arresto Interpol.
Xu Zewei, 33 anni, per il Tribunale del Distretto meridionale del Texas, che lo insegue dal 2 novembre 2023, sarebbe un hacker informatico del governo di Pechino nel settore scientifico: una «spia» che all’inizio del 2020, attraverso il «furto» telematico delle password di cinque funzionari universitari, avrebbe preso di mira negli Stati Uniti università, immunologi e virologi all’epoca protagonisti di ricerche all’avanguardia su vaccini, terapie e test per il Covid 19.
Un’indagine Fbi ritiene di aver inoltre acquisito su Github (piattaforma dove gli sviluppatori condividono software informatici) la riferibilità a Xu Zewei di un account coinvolto in falle informatiche di software Microsoft sfruttate per attaccare uno studio legale a conoscenza di politiche sanitarie del governo statunitense.
Come sempre in questi casi, gli Usa non lesinano la traduzione nel loro codice: associazione a delinquere finalizzata alla frode telematica (20 anni di pena massima), frode telematica aggravata (5 anni), accesso non autorizzato a computer protetti (5 anni), furto di identità aggravato (2 anni).
«Non riesco a capire, siamo entrambe due buone persone, lui è un manager informatico in una società di semiconduttori e io una insegnante di matematica», si sbraccia con i poliziotti di frontiera la moglie 32enne Jiaying Chen, «abbiamo sempre seguito le leggi e pagato le tasse, abbiamo una figlia di 7 mesi che abbiamo lasciato ai miei genitori per fare questo viaggio di pochi giorni per visitare l’Italia».
La giudice Veronica Tallarida ha per ora convalidato l’arresto del cinese detenuto nel carcere di Busto Arsizio (Varese) e oggi Xu Zewi (assistito dall’avvocato Enrico Giarda) comparirà nella prima udienza del lungo iter sull’estradizione davanti alla V sezione della Corte d’Appello competente per materia.
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È quindi scontato che, in attesa della decisione (prima dei giudici milanesi d’Appello e poi della Cassazione) sul sì o no all’estradizione, come nei casi di Uss e Abedini si porrà il tema della custodia cautelare da mantenere in carcere o da sostituire intanto con gli arresti domiciliari.
Aspetto sul quale gli Stati Uniti si sono già portati avanti, iniziando a manifestare al ministero della Giustizia la convinzione che esista il «serio rischio» che Xu possa fuggire se «posto agli arresti domiciliari durante la pendenza del procedimento di estradizione».