ilaria salis

“L’ITALIA NON SI DIMENTICHI DI ME, ORA TEMO PER IL PROCESSO” – LE PAROLE DI ILARIA SALIS AL DEPUTATO DEM PAOLO CIANI NEL CARCERE DI BUDAPEST: “DA QUANDO IN ITALIA SI È PARLATO DELLA MIA STORIA, IL MIO TRATTAMENTO IN CARCERE È MIGLIORATO” - L’ATTIVISTA ITALIANA RISCHIA UNA PESANTE CONDANNA – “SPERO DI OTTENERE GLI ARRESTI DOMICILIARI ANCHE QUI A BUDAPEST. NON HO INTENZIONE DI FUGGIRE” – E SUL MURALES CHE LA RITRAE IMPICCATA…

Viola Giannoli per repubblica.it - Estratti

 

ILARIA SALIS

Ilaria Salis è in carcere da più di un anno a Budapest. In una vecchia prigione nel cuore della capitale ungherese, l’attivista brianzola divide la cella con 7 detenute. Grazie a un lavoro diplomatico portato avanti "nella dovuta discrezione", il deputato Paolo Ciani ha potuto varcare la porta del carcere di massima sicurezza di Gyorskocsi Ucta, per incontrare Ilaria nella stanza dei colloqui.

 

 

Sono da poco passate le 14. Ciani aspetta pochi minuti, poi vede arrivare Ilaria: è scortata, ma stavolta non ha le catene. "Le ho spiegato che sono andato a trovarla in quanto parlamentare che rappresenta la Nazione - racconta Ciani - Lei mi ha detto: 'Mi raccomando onorevole, continui ad occuparsi di me'. Io l'ho sentito come un appello all'Italia". Perché l'attenzione al caso le ha giovato. "Da quando si sono accesi maggiormente i riflettori in Italia - spiega Ciani - ha notato un miglioramento nel trattamento in carcere".

 

IL MURALE CONTRO ILARIA SALIS A BUDAPEST - UNGHERIA

Ciani è segretario di Demos - una realtà legata a Sant'Egidio - eletto alla Camera col Pd. E' riuscito a ottenere il colloquio con Ilaria grazie anche all'intervento dell'ambasciata italiana. L'incontro è durato un'ora: all'inizio con l'ambasciatore. Poi, per cinquanta minuti, Ciani è rimasto faccia a faccia con Ilaria.

 

(...)

Ilaria guarda avanti: "Aveva voglia di parlare dell'oggi e del domani, ma nel colloquio è venuto fuori anche l'anno trascorso. Mi ha detto che il suo desiderio è di avere i domiciliari in Italia, ma ha capito che il percorso possono essere i domiciliari qui a Budapest, quindi spera di poter accedere il più presto possibile a questa misura.

 

Il tema è dove. Per questo i genitori avevano già degli appuntamenti per cercare un appartamento in affitto a Budapest". E poi il timore per quel che succederà in tribunale: "Un'altra preoccupazione di Ilaria Salis è avere un processo equo, perché si parla di pene che possono andare dai 2 ai 24 anni"

 

LA DETENZIONE DI ILARIA SALIS - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

«CERCO CASA A BUDAPEST E SPERO NEI DOMICILIARI NON FUGGIREI, HO FAMIGLIA»

Mauro Evangelisti per il Messaggero - Estratti

 

«Questa è una situazione in cui è necessario essere forti» dice Ilaria Salis nella sala colloqui del carcere di massima sicurezza Gyorskocsi Ucta, a Budapest, dove è rinchiusa. Mantiene un tono pacato, la voce a tratti trema, ma non è abbattuta. Resiste.

 

Dall'11 febbraio 2023 è detenuta in Ungheria. Le immagini di quando è stata portata in tribunale, incatenata mani e piedi, hanno indignato tutti gli italiani.

 

Ha 39 anni, è maestra elementare in una scuola di Milano ed è accusata di lesioni aggravate ai danni di alcuni neonazisti.

 

A più di un anno dall'arresto, dopo una detenzione in condizioni definite umilianti dal padre («spogliata, in cella senza carta igienica, sapone e assorbenti per lungo tempo, con i letti infestati dalle cimici») ora racconta: «Da quando in Italia si è parlato della mia storia, il mio trattamento in carcere è migliorato».

 

ILARIA SALIS

Jeans, t-shirt a fiori e maglione rosa, ieri pomeriggio per un'ora ha potuto parlare con l'onorevole Paolo Ciani, segretario di Demos e vice capogruppo di Pd-Idp alla Camera, da anni impegnato per i diritti dei detenuti, che è andato a farle visita in carcere. Quando Ciani entra nello stanzone dei colloqui, si siede davanti a un tavolino, mentre Ilaria, senza manette, successivamente viene portata dalle guardie e si posiziona nel tavolino di fronte. C'è un vetro a dividerli, inizialmente il colloquio avviene senza ricorrere al telefono, poi però entrano anche altri detenuti e i loro familiari per i vari colloqui. C'è brusio, la voce non basta e si fa ricorso alle cornette.

 

ILARIA SALIS

Con Ciani c'erano anche l'ambasciatore italiano e l'addetto dell'Ambasciata ma poco dopo il colloquio è proseguito con un faccia a faccia tra il parlamentare e Ilaria Salis che si è presentata con un foglio scritto fitto sui due lati perché non voleva dimenticarsi nulla. «Spero di ottenere gli arresti domiciliari anche qui a Budapest - è il succo delle sue frasi - perché possa essere una tappa che mi consenta di essere trasferita in Italia».

 

«Non penso sia giusto chiamare in causa il pericolo di fuga - assicura -, perché sono una persona con una famiglia, un compagno, un lavoro. Non ho intenzione di scappare». C'è una preoccupazione che nessuno nasconde visto il clima che si è creato a Budapest: il processo sarà realmente equo? «Mi hanno detto - confida all'onorevole Ciani - che qui vicino è comparso un murales che mi ha molto colpito negativamente. Spero qui si possa avere un processo giusto».

Paolo Ciani

 

L'immagine la ritraeva impiccata. Non esattamente ciò che vorresti vedere in un Paese in cui da oltre un anno sei rinchiusa in carcere senza che il procedimento giudiziario sia ancora concluso. «Per fortuna da quando l'Italia si sta mobilitando, il trattamento qui è meno pesante. Ad esempio hanno aggiustato una finestra della cella». Certo, il regime carcerario è molto duro.

ILARIA SALISROBERTO SALIS PADRE DI ILARIA SALIS

 

 

(…)

ILARIA SALISILARIA SALISILARIA SALISFRANCESCO LOLLOBRIGIDA E ILARIA SALIS - VIGNETTA BY VUKIC

Ultimi Dagoreport

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO