bergoglio chiesa

“LA MESSA NON SI PAGA. BASTA CON LE PARROCCHIE AZIENDA” – LA SVOLTA DEL PAPA: STOP AI TARIFFARI PER LE FUNZIONI RELIGIOSE. GIRO DI VITE SUI PREZZI DI MATRIMONI, BATTESIMI E FUNERALI. IL SACERDOTE È TENUTO A DARE L'ESEMPIO DI SOBRIETÀ E DI VIRTÙ "NELL'USO DEL DENARO". PER PREVENIRE GLI SCANDALI CAPITATI IN TROPPE SACRESTIE. ANCHE I LAICI POTRANNO CELEBRARE LE FUNZIONI…

Domenico Agasso jr per la Stampa

 

bergoglio

«La messa non si paga. Se vuoi fare un'offerta falla, ma non si paga». Bergoglio aveva già preso le distanze dai «tariffari» legati alle celebrazioni, compresi i sacramenti. Da ieri, con il convinto via libera papale, è anche scritto nero su bianco in un documento vaticano che ridefinisce ruolo e configurazione delle parrocchie: le offerte non sono «tasse da esigere» ma un atto libero dei fedeli. E alla luce della crescente carenza di preti la Santa Sede ha anche sdoganato la possibilità di far celebrare ai laici battesimi, funerali e matrimoni.

 

Sono prassi già avviate, non ci sono novità dal punto di vista legislativo, ma la certificazione rappresenta una svolta, sollecitata da diversi vescovi di tutti i continenti.

 

matrimoni chiesa

L'Istruzione (intitolata «La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa») accelera la riforma per rendere le parrocchie più «missionarie» e meno aziendali, capaci di una maggiore attenzione alle nuove forme di povertà. Concetti-chiave del pontificato argentino, da applicare anche nell'ambito spirituale. Così nessuna funzione religiosa, neanche la messa in suffragio dei propri cari defunti, può comportare «un prezzo da pagare, una tassa da esigere, come se si trattasse di una sorta di "imposta sui sacramenti"».

 

 Deve essere «un atto libero da parte dell'offerente, lasciato alla sua coscienza e al suo senso di responsabilità». Non si può dare l'impressione «che la celebrazione dei sacramenti», soprattutto la messa, «e le altre azioni ministeriali possano essere soggette a tariffari». L'offerta per la messa è contemplata dal Codice di Diritto canonico, che al numero 945 recita: «È lecito ad ogni sacerdote ricevere l'offerta data affinché applichi la messa secondo una determinata intenzione». Ma subito dopo precisa: «È raccomandato di celebrare la messa per le intenzioni dei fedeli, soprattutto dei poveri, anche senza ricevere alcuna offerta».

PAPA FRANCESCO

 

Non di «tariffa» o «pagamento» si tratta, dunque, bensì di offerta, da non richiedere a chi abbia difficoltà economiche. Ma nel corso del tempo in alcune diocesi del mondo sono state date «indicazioni di massima», «offerte suggerite» con cifre specificate, diciture poi facilmente trasformate da molti parroci in elenchi di «costi» da sostenere a seconda della cerimonia. Il nodo è stato più volte sollevato.

 

Ora c'è un altolà ufficiale fissato Oltretevere. Inoltre, il sacerdote è tenuto a dare l'esempio di sobrietà e di virtù «nell'uso del denaro». Per prevenire gli scandali capitati in troppe sacrestie. In altre parole, la gestione dei beni della parrocchia deve essere trasparente, e commisurata innanzitutto sulle necessità dei poveri. Poi c'è la questione della scarsezza di preti.

 

La situazione italiana è emblematica. In tre decenni il corpo sacerdotale si è ridotto del 16%. A maggio 2019 erano presenti 32.036 preti diocesani. Nel 1990 il clero diocesano era composto da oltre 38mila tonache. Sono i dati sugli ultimi trent' anni (1990-2019) dell'Istituto centrale per il Sostentamento del Clero, forniti a La Stampa da Franco Garelli, sociologo delle Religioni.

 

matrimoni chiesa

Così in un terzo delle 25.610 parrocchie italiane in trent' anni si è passati da un unico pastore a una gestione collegiale di più preti occupati in più parrocchie, oppure a un unico parroco condiviso con altre parrocchie. Questo vuoto che allarma i Sacri Palazzi adesso può portare, in via «eccezionale», a far celebrare anche i laici.

 

Se ne potranno vedere sempre di più sull'altare ai battesimi e funerali. Il vescovo «potrà affidare alcuni incarichi ai diaconi, alle persone consacrate e ai laici, sotto la guida e la responsabilità del parroco», si legge nell'Istruzione. Potranno presiedere la Liturgia della Parola là dove non si può celebrare la messa per mancanza di preti; ma non potranno «tenere l'omelia durante l'Eucaristia». Inoltre, «il vescovo può delegare dei laici perché assistano ai matrimoni». E anche delle suore, come è accaduto per esempio in Australia.  

MESSA CON LA MASCHERINA

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…