domenico quirico hamas palestina striscia di gaza

“LA SEDUZIONE DI HAMAS È SOTTERRANEA, MA CORRODE” – DOMENICO QUIRICO: “NEL MIRINO SONO I LEADER ARABI CHE HANNO IMBOCCATO LA VIA DELLA IPOCRISIA. ANCHE LORO ELIMINEREBBERO ISRAELE MA NON POSSONO PERMETTERSI DI DIRLO. MINACCIAVANO, MALEDIVANO E POI… NIENTE: SIAMO A FIANCO DEI PALESTINESI FINCHÉ SARÀ NECESSARIO E POI MUBARAK E AL SISI ERANO A LIBRO PAGA DEGLI AMERICANI” – “QUEI FORSENNATI PROCLAMANO: ISRAELE È IN SCOMPIGLIO ED È MERITO NOSTRO. I VOSTRI GOVERNANTI, VENDUTI E TRADITORI, COSA HANNO FATTO SE NON DIMENTICARVI NELLE IMMONDIZIE DI GAZA? ORA SI GIOCA A CARTE SCOPERTE” – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Domenico Quirico per “La Stampa”

 

domenico quirico

Che guaio questo sabato insanguinato firmato da Hamas! Nei Palazzi monarchici, emirali e presidenziali, nelle cancellerie arabe sono ore gravi, tra testa e midolla rombano timori funerei. La loro prassi fitta di ingegnose casistiche per trafficare indulgenze, la politica mercantile, comoda che veleggiava tra il cinismo pragmatico e la furberia infingarda con cui si pensava di aver disinnescato la annosa seccatura dei “fratelli” palestinesi […] è andata in frantumi in diretta video.

 

JOE BIDEN AL SISI

Hamas brutalmente, con micidiale programmazione, ha decretato che l’età dell’inerzia dopo anni è finita, e il mutamento comincia subito. Senza che si possa dire cosa verrà da questo imperativo categorico. Noi […] possiamo inventare mitografie sull’avanzare di moderazione e buon senso reciproco. Qui invece non si ha scelta. Le somme della violenza si tirano ogni giorno. E nulla può esser lasciato fuori. Ogni singolo individuo in Israele e nel mondo arabo è coinvolto, è partecipe di questa terribile storia complessiva.

 

hamas

Sembra passato un secolo da quando la congrega promiscua degli Al Sisi, dei principi ereditari e dei petrolemiri veleggiavano su tempi tranquilli, tra citazioni di Abramo nominato pacifista ecumenico e buoni affari con l’occidente, intanati nei loro orizzonti da cortile dove quel che conta è la saldezza del potere e tener a bada i loro “terroristi” che spesso altri non sono che oppositori e dissidenti.

 

HAMAS

E invece... Quei forsennati di Hamas, in combutta con i diabolici eretici di Teheran, hanno realizzato quello che loro da settanta anni, feudali o sinistrorsi che fossero, proclamavano a parole: Israele è un problema panarabo e va liquidato, in senso letterale!

 

Sono entrati in Israele, come i loro eserciti e i loro carri armati non sono mai riusciti a fare, hanno ucciso e preso prigionieri e ostaggi. Soprattutto hanno insinuato nell’onnipotente stato ebraico il tarlo della fragilità; il dubbio che la sua Forza non sia sufficiente o che stia declinando.

 

ostaggi nelle mani di hamas

Proclamano alle piazze arabe: Israele, vedete, è in scompiglio, forse in ritirata, esitano perfino a vendicarsi ed è merito nostro, con poche centinaia di guerrieri e armi elementari come kalashnikov e lanciarazzi mediocri. I vostri governanti, venduti all’occidente e traditori, Abu Mazen e i che cosa hanno fatto se non dimenticarvi nelle immondizie di Gaza? Ora si gioca a carte scoperte.

 

joe biden bibi netanyahu

Hamas fa parte dell’Internazionale islamista, […] credono nella redenzione mediante lo spargimento di sangue, la loro strategia è il potere dei morti sui vivi. […]aveva un debolezza iniziale, per arruolare i credenti nell’ecumene musulmano usava un manifesto muffito, da libro di storia: restaurare nientemeno! Il califfato di mille e più anni fa, qualcosa di remoto, una vittoria per cui non bastavano secoli. A cui venivano immolati più musulmani […] che infedeli. Per resistere e allargarsi il Califfato […] ha dovuto cercare di sedurre i margini più periferici e disperati del mondo dell’Islam. Come l’Africa australe, il sahel e le banlieu occidentali.

 

kibbutz di kfar aza massacro 46

 

C’era dunque bisogno di una “buona causa”, attuale vibrante semplice condivisa, che parlasse innanzitutto alla masse arabe. Era, per i palestinesi di Hamas, a portata di mano, già pronta, surriscaldata da decenni di sconfitte e indifferenza: annientare lo Stato degli ebrei e cancellare il peccato originale del 1948, la macchia finora inestinguibile, riconquistare Gerusalemme.

 

A esser dunque nel mirino sono i leader arabi che, sconfitta dopo sconfitta, compromesso dopo compromesso, hanno imboccato la strategia del perder tempo, dell’emettere frasi vuote, del dire e non dire, alternando estremismi propagandistici a uso interno con impotenze.

i video dei terroristi di hamas che lanciano razzi

 

La via della ipocrisia, perché anche loro eliminerebbero Israele ma non possono permettersi di dirlo. I palestinesi stavano immersi nel luridume di Gaza o nella cartapesta del quasi Stato. Spiravano furiose arie d’odio, era difficile acquietare gli escandescenti, cresceva l’esercito degli aspiranti uomini bomba. Si susseguivano senza esito le intifade e loro minacciavano, maledivano, deprecavano e poi… niente: siamo a fianco dei palestinesi finché sarà necessario e poi Mubarak e Al Sisi erano a libro paga degli americani con l’obbligo di non disturbare Israele.

 

DOMENICO QUIRICO

[…] I palestinesi sanno bene che le guerre contro Israele servivano a evitare innanzitutto che i paesi arabi rivali si impadronissero della Palestina. Nasser mirava a unire il mondo arabo, cacciare via i capi che giudicava reazionari, e eliminare lo stato di Israele. Ma fece fiasco nello Yemen, fu sconfitto nel Sinai e la sua famosa abilità politica non produsse altro se non cadaveri che nel deserto del Sinai si liquefacevano nella sabbia.

 

In mezzo agli arabi i palestinesi sono un gruppo distinto. Non si sono mai sentiti a casa propria in questo o in quel Paese arabo. Tra i profughi è cresciuto uno stato d’animo che condannava la assimilazione in altre società arabe come un atto di slealtà verso il dovere di tornare in Palestina. Nelle generazioni è cresciuto l’odio e il desiderio di tornare da conquistatori e da padroni. All’inizio mischiarono marxismo e terrorismo e scelsero come guide spirituali Mao e Fanon. Poi è venuta la generazione di Hamas e la guida è diventato il jihad.

 

guerra israele hamas 8

Nei Palazzi arabi si è tirato un sospiro di sollievo venerdì: la giornata della preghiera e della collera, con negli occhi le immagini di Gaza, poteva diventare un incendio generale. Si temevano contagi interni, gli unici che preoccupano. A sfidar divieti e manganelli non sono state le temute folle inferocite. Si è tirato un sospiro di sollievo, il contagio non c’è. Si può continuare a indignarsi per la punizione israeliana, a organizzare vertici (dopo una settimana), a tener chiuso il valico di Rafah per evitare “invasioni”, a ricevere Blinken e annessi europei.

 

guerra israele hamas 7

Ma la seduzione di Hamas non viaggia nelle piazze, lavora lentamente nelle discussioni e nei confronti che si fanno in casa guardando e riguardando quelle immagini, nei caffè, in piazza dopo la preghiera. È sotterranea, ma corrode.

 

Identiche illusioni in occidente: gli arabi, a parte gli intenti patibolari dei jihadisti, sono moderati o rassegnati. Si continua dunque a chieder aiuto ai nostri cari alleati in Egitto, Giordania, Arabia saudita, Qatar anche se si tratta di ricchi farabutti e di smascherati politicanti corrotti, si presuppone che le popolazioni comprendano approvino e legittimino i loro scopi. Chi conosce il mondo arabo sa che questo presupposto, soprattutto per quanto riguarda l’esistenza di Israele, equivale alla ricerca della pietra filosofale.

guerra israele hamas 6guerra israele hamas 5guerra israele hamas 25fuga dei ragazzi al rave in israelele macchine abbandonate dopo l'attacco di hamas al ravesoldati israeliani al confine con la striscia di gaza ragazzi al rave si nascondono dai miliziani di hamas 1bombardamento israeliano su gazabombardamento israeliano su gaza uomo palestinese piange sul corpo del figlio guerra israele hamas 17BENJAMIN NETANYAHU JOE BIDEN

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”