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TE LA DO' IO LA LUNA - IL LANCIO DI ARTEMIS 1, LA MISSIONE SENZA EQUIPAGGIO SIMBOLO DEL RITORNO ALLA LUNA, È COMINCIATO BENE: SOSPESO A CAUSA DI PROBLEMI TECNICI A UNO DEI QUATTRO MOTORI, DOVUTO ALLA FORMAZIONE DI GHIACCIO NEL SISTEMA DI PROPULSIONE - IL COUNTDOWN SI È FERMATO A QUANDO MANCAVANO 40 MINUTI DAL LANCIO E SARÀ RIMANDATO A…

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Da www.ansa.it

 

Si prepara al lancio Artemis 1, la missione senza equipaggio simbolo del ritorno alla Luna. Il conto alla rovescia è scattato sabato 27 agosto nel Kennedy Space Center di Cape Canaveral, dove il lancio è previsto alle 14,33 italiane del 29 agosto. Ad aprire nuovamente la strada verso la Luna, in questa prima missione senza equipaggio, sarà il più grande razzo mai costruito.

 

Space Launch System (Sls) alto 111 metri e dal diametro di 8,4, sul quale è integrata la capsula Orion. Si guarda intanto con un po’ di preoccupazione alle condizioni meteo, che per lunedì indicano temporali.

 

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Sospeso temporaneamente il countdown

E' temporaneamente sospeso il conto alla rovescia per il lancio della missione Artemis 1: il countdown è stato fermato quando mancavano 40 minuti per dare modo ai tecnici della Nasa di risolvere i problemi sorti con uno dei quattro motori RS-25. Al momento sembra esclusa la possibilità che si sia formata una crepa strutturale nello stadio centrale del razzo: il problema sembra legato alla formazione di ghiaccio.

 

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Problemi a un motore

I tecnici della Nasa sono al lavoro per risolvere nuovi problemi emersi a uno dei quattro motori RS-25 del lanciatore Sls e per verificare quella che sembra essere una crepa in un giunto di collegamento (flangia) dello stadio centrale del razzo. Intanto continua il caricamento dei serbatoi. E' però possibile che l'orario del lancio (inizialmente programmato per le 14:33 ora italiana) slitti, pur restando sempre all'interno della finestra di lancio prevista per oggi, della durata di 120 minuti.

 

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Ripreso il caricamento dell'idrogeno

E' ricominciato il caricamento veloce dell'idrogeno liquido nel lanciatore. I tecnici della Nasa stanno monitorando la situazione per verificare la possibile perdita. Nel frattempo le operazioni per il caricamento dell'ossigeno liquido non si sono mai interrotte, così come il countdown per il lancio.

 

Problemi al caricamento dei propellenti

A causa di problemi tecnici, quando mancavano più di quattro ore al lancio, era stato interrotto per due volte il caricamento dell'idrogeno liquido usato come propellente insieme all'ossigeno nel lanciatore. I tecnici della Nasa hanno riscontrato una perdita di idrogeno che sembra essere localizzata nella stessa area dello stadio centrale del razzo che aveva dato problemi durante le prove generali dello scorso aprile. Dopo una prima interruzione del caricamento, i tecnici hanno provato a riprenderlo in modalità lenta, ma a quel punto è scattato un allarme per un valore di pressione troppo alto che ha indotto a un nuovo stop. Al momento il conto alla rovescia non è stato interrotto e prosegue normalmente.

 

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L’attesa per questo lancio cresce in tutto il mondo: è la prima tappa del programma che, dopo questa missione, ne prevede una seconda (Artemis 2) nell’orbita lunare e una terza (Artemis 3), nella quale astronauti torneranno dopo mezzo secolo a camminare sulla Luna.

 

Quello di lunedì è un lancio che per gli Stati Uniti ha un enorme valore simbolico ed è un’occasione unica per l’Europa, che nel programma Artemis riveste un ruolo molto importante. “E’ un momento storico per l'Europa", ha scritto su Twitter il direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), Josef Aschbacher. "In questo decennio – ha aggiunto - la prima donna e il prossimo uomo cammineranno sulla superficie della Luna e l'Agenzia Spaziale Europea sta costruendo l'hardware che fornirà la propulsione per trasportarli e sostenerli”. L’Esa partecipa infatti a tutte le tappe del programma Artemis, dalla realizzazione del Modulo di Servizio europeo (Esm) della capsula Orion, alcuni elementi del quale sono stati realizzati in Italia dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo), alla futura stazione spaziale nell’orbita lunare Gateway, fino alla luce verde alla presenza di tre astronauti europei destinati a viaggiare nell’orbita lunare e, forse, a camminare sulla Luna.

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 Di sicuro fra gli astronauti destinati a scendere sul suolo lunare ci sarà una donna, come la Nasa ha detto più volte, ma il nome non è ancora stato individuato. Un’altra grande novità del programma Artemis è che il ritorno dell’uomo sulla Luna non sarà un episodio: si getteranno le basi per costruire un avamposto stabile, una base che in futuro possa fare della Luna un avamposto per i futuri viaggi verso Marte.

 

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Tanta anche la tecnologia italiana sulla missione Artemis 1, grazie dalla collaborazione fra Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'industria. Oltre lla partecipazione al modulo di servizio di Orion (realizzato con il contributo di Leonardo e Thales Alenia Space) a rappresentare l’Italia nella missione c’è il piccolo satellite Argomoon, realizzato per l'Asi dall'azienda Argotec di Torino. Sarà l'unico satellite europeo attivo nell'orbita lunare, dalla quale riprenderà le tecnologie che voleranno nella missione Artemis 1.

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Parmitano, lancio di Artemis cambierà la storia

A poche ore dal lancio della missione Artemis 1, al Kennedy Space Center in Florida "c'è un’atmosfera di grande eccitazione e soddisfazione: c’è la sensazione che stiamo per assistere a qualcosa di straordinario che cambierà la storia". Lo racconta all'ANSA l'astronauta Luca Pamitano, che si trova lì per assistere dal vivo al lancio insieme ai colleghi Thomas Pesquet e Alexander Gerst, anche loro dell'Agenzia spaziale europea (Esa).

 

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"Per tutti quelli come me e anche più giovani che non hanno assistito all’esperienza del programma Apollo, questo è l’inizio di una nuova esperienza esplorativa che sarà molto più complessa e avvincente, perché pensata in modo internazionale e con finalità diverse", spiega Parmitano, ricordando come questa volta l'obiettivo sia quello di restare sulla Luna con basi permanenti.

 

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"Questo ritorno sulla Luna non sarà una semplice ripresa di quello che è successo negli anni Sessanta e Settanta, ma davvero un nuovo inizio", aggiunge. "Per la mia generazione di astronauti il successo di questo lancio significherebbe la possibilità per alcuni di noi di avere un’esperienza mai vissuta da un europeo: quella di essere parte di un equipaggio che andrà intorno alla Luna e in futuro vedere addirittura una bandiera europea sulla superficie lunare".

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