tunisia turisti inglesi

TUNISIA? PORTAMI VIA - LONDRA ORDINA AI TURISTI INGLESI DI LASCIARE IL PAESE: 'TROPPO ALTO IL RISCHIO ATTENTATI' - IL GOVERNO TUNISINO PREVEDE UN COLPO MORTALE ALLA SUA ECONOMIA: 'RIPENSATECI' - 3MILA IN 'FUGA', PRENOTAZIONI CANCELLATE FINO AL 31 OTTOBRE

1.E' FUGA DALLA TUNISIA,TURISTI GB INVITATI A PARTIRE

TURISTI TUNISIATURISTI TUNISIA

 (ANSA) - Non bastano le promesse di muri ai confini, ne' gli appelli ai turisti europei a restare. Il fuggi fuggi dalla Tunisia continua senza sosta dopo la strage jihadista di fine giugno sulla spiaggia di Sousse. E oggi, a pompare l'allarme, e' giunto l'avvertimento del Foreign Office ai cittadini britannici - principale bersaglio dell'attentato delle settimane scorse - a lasciare senza indugi il Paese nordafricano se non trattenuti da ragioni d'assoluta necessita'.

 

A dar voce al 'warning' - "un altro attacco terroristico e' altamente probabile" - e' stato il ministro degli Esteri, Philip Hammond, in persona. Hammond ha poi ridimensionato il senso di quanto detto, precisando che al momento non c'e' una concreta indicazione d'intelligence di "un pericolo specifico o imminente". In ogni modo il messaggio e' ormai lanciato. E il richiamo riguarda tutti i britannici la cui presenza non sia essenziale, ha insistito il ministro.

TURISTI IN PARTENZA DALLA TUNISIATURISTI IN PARTENZA DALLA TUNISIA

 

Al momento, secondo la Bbc, ci sono circa 3000 turisti britannici in Tunisia, che non avevano cancellato le loro vacanze a dispetto delle paure, oltre a poche centinaia di residenti. E almeno per i primi e' tempo di fare le valigie. La decisione di Tunisi di sigillare la frontiera del Paese con la caotica Libia del dopo-Gheddafi, appena annunciata, non e' evidentemente ritenuta una garanzia sufficiente a Londra, dopo l'attacco di Sousse che ha fatto decine di morti fra i turisti di un resort, in maggioranza sudditi di sua maesta'. Un attacco che ha colpito al cuore la vitale industria del turismo tunisina.

 

ATTENTATO IN TUNISIAATTENTATO IN TUNISIA

Tanto che ieri il primo ministro Habib Essid era andato in tv per cercare di rassicurare il mondo - anche con l'illusione di un muro in grado di fermare una minaccia che in realta' appare anche interna - sulla determinazione del suo governo a contrastare "i gruppi terroristici e criminali che hanno in programma altri attentati con il fine di paralizzare l'economia del Paese". Parole che tuttavia erano parse al contempo un'evidente ammissione del pericolo, sullo sfondo di quella che lo stesso premier ammette essere una situazione eccezionale: "Non avremmo decretato lo stato di emergenza se non fossimo stati in questa situazione".

 

Il 'vallo di Essid' sul confine libico, in ogni modo, verrà costruito dall'esercito di Tunisi e sarà completato entro la fine del 2015, lungo un percorso di 160 chilometri, confermano le autorita' tunisine. Ma se e' dubbio che questa ennesima barriera possa fermare i guerrieri dell'odio - qaedisti o dell'Isis che siano - e' certo che non riuscira', da sola, a trattenere in Tunisia i turisti occidentali.

il ventitreenne che ha compiuto la strage in tunisiail ventitreenne che ha compiuto la strage in tunisia

 

2.TUNISIA: GOVERNO PREME PER MARCIA INDIETRO REGNO UNITO

 (ANSA) - Il governo tunisino sta cercando di persuadere il Regno Unito di ripensare alla sua decisione di invitare i propri cittadini a lasciare la Tunisia. Lo ha detto il ministro degli Esteri tunisino, Taïeb Baccouche, a radio Mosaique fm, suggerendo tuttavia di non criticare la decisione dei britannici.

il militante isis prima dell attaccoil militante isis prima dell attaccotunisia susa attentatotunisia susa attentatotunisia attentato hammamet
tunisia attentato hammamet il killer ucciso in strada mentr epregavail killer ucciso in strada mentr epregava

 

3.TUNISIA: PREMIER, PAESE IN PERICOLO, MA POSSIAMO MIGLIORARE

 (ANSA) - Un appello all'unità delle forze politiche e della società civile con un invito a tenersi lontani da rivalità inopportune in circostanze difficili come questa perché il paese è in pericolo. Lo ha detto oggi il premier tunisino Habib Essid a Radio Mosaique Fm dopo che ieri in parlamento ha difeso la proclamazione dello stato di emergenza. L'economia tunisina non e basata solo sul turismo, ha aggiunto, e se tutti gli sforzi necessari verranno compiuti, sarà comunque possibile migliorare la situazione e raddrizzare l'economia.

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