silvio berlusconi veronica lario

IO, LORO E LARIO/2 – MATTIA FELTRI E LA SENTENZA SUGLI ALIMENTI DELL’EX MOGLIE DEL BANANA: “BERLUSCONI DI CERTO SA CHE IL 'CIARPAME SENZA PUDORE' DEL VELINISMO DI CUI FU ACCUSATO HA CONTRIBUITO A RENDERE PIÙ INGLORIOSO IL SUO DECLINO” – “E TUTTAVIA SA ANCHE CHE PER LUSTRI LEI È SSTATA IL VOLTO PIÙ SOCIALMENTE PRESENTABILE DELLA FAMIGLIA. CHI HA AVUTO, HA AVUTO: GIUSTO COSÌ”

 

 

Mattia Feltri per “la Stampa”

 

SILVIO BERLUSCONI VERONICA LARIO

Di quanto Silvio Berlusconi ha perduto con gli anni, il tocco vincente e il travolgente fascino, gli è rimasta la generosità e pertanto non rinnegherà il gesto regale con cui disse a Veronica «chi ha avuto, ha avuto». Ieri la Cassazione ha confermato la sentenza d' appello, l' ultima di uno spettacolare e inestricabile viluppo di pronunciamenti, secondo la quale lui nulla deve a lei in alimenti.

 

silvio berlusconi con veronica lario e i figlio barbara, eleonora e luigi 1990

E in effetti questo termine, alimenti, aveva assunto una connotazione ironica, essendo stati quantificati una volta in tre milioni di euro al mese (stipendio da Cristiano Ronaldo: centomila al giorno), poi ridotti a due (sessantaseimila) infine a un milione e quattrocentomila (quasi cinquantamila), cifre quotidiane con cui si potrebbe alimentare a vita l' intero Burkina Faso.

 

veronica lario e silvio berlusconi a una partita del milan nel 1987

Ma queste banali e spicciole considerazioni morali non c' entrano nulla: ognuno divorzia secondo possibilità e al prezzo che stabiliscono i giudici, e i giudici hanno ora deliberato che nessuna delle cifre precedenti è adeguata, essendo adeguato lo zero, poiché non è vero, come fu sentenziato, che Berlusconi abbia messo in piedi la sua spettacolare fortuna anche grazie al contributo domestico di Veronica che, restando a casa a badare ai figli e alla serenità del focolare, aveva permesso al consorte di dedicarsi agli affari e all' accumulo.

veronica lario a teatro nel magnifico cornuto con enrico maria salerno 1980

 

Berlusconi, conferma la Cassazione, accumulava prima di Veronica e ha accumulato durante e dopo e così niente assegno. Nell' ultimo appello si era addirittura previsto che l' ex moglie restituisse all' ex marito sessanta milioni del maltolto, adesso ridotti, sembra di capire, a quarantacinque. Ma di fronte ai sessanta, il Sire fece un cenno di magnanimo distacco: tienili pure, (ex) amore. Chi ha avuto, ha avuto. Ed era davvero il modo migliore di chiudere una storia già chiusa nel modo peggiore.

 

LORO SORRENTINO BERLUSCONI SERVILLO VERONICA LARIO ELENA SOFIA RICCI

In fondo Berlusconi dovrebbe sapere che le sue sfortune politiche dipendono da quello che si è promesso e non si è stati capaci di mantenere, e dal tempo che passa e rende appassiti pure gli uomini più rigogliosi, compresi gli uomini di tutte le stagioni. Ma di certo sa che il «ciarpame senza pudore» del velinismo di cui fu accusato da Veronica in una lettera a Repubblica - scandaloso il destinatario forse più del contenuto - hanno contribuito ad accelerare bruscamente il declino, e a renderlo un po' più inglorioso.

 

silvio berlusconi con veronica lario la ex moglie di putin e i figli

E tuttavia sa, altrettanto, che per lustri lei è stata il volto più socialmente presentabile - anche per l' ipocrisia della presentabilità sociale - della famiglia. Era lei che sapeva muoversi con elegante prudenza, sempre distante dalla quotidianità delle zuffe politiche, quasi sempre alla larga dagli impegni di palazzo, e però capace di comparire di splendente blasone quando serviva, per esempio a ricevere la coppia più importante del mondo: Hillary e Bill Clinton (che qualche problemino analogo l' hanno avuto).

 

Era lei che si faceva fotografare per le copertine dei rotocalchi, e anche di settimanali più prestigiosi, in testimonianza di una vita familiare placida al limite del bucolico. Era lei (e chi scrive dimentica meno di chiunque) l' editore del Foglio di Giuliano Ferrara, del quale non fu mai messa in discussione la libertà di praticare un aperto berlusconismo apertamente non ortodosso: siamo berlusconiani tendenza Veronica, diceva Ferrara, e «Tendenza Veronica» diventò il libro di memorie di lei, la Berlusconi che potevano amare anche gli antiberlusconiani. Chi ha avuto, ha avuto: giusto così.

loro veronica lario by paolo sorrentinoVERONICA LARIO CON ELEONORA c b a c b veronica lario vacanze barbara eleonora berlusconi eleonora berlusconi e veronica larioeleonora berlusconi e veronica larioveronica lariopaola severino, maria latella e veronica larioveronica lario berlusconiVERONICA LARIO E SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI VERONICA LARIO 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!