maiorca stupro di gruppo coinvolti 4 italiani

“HAI UNA SIGARETTA?” – E’ INIZIATO CON QUESTA RICHIESTA L’INCUBO PER LA RAGAZZA BRASILIANA STUPRATA A MAIORCA DA QUATTRO ITALIANI – DOPO L’INCONTRO IN DISCOTECA, LA VIOLENZA DI GRUPPO IN UN RESIDENCE: “NON SI FA COSI’”, HA URLATO LEI CHE PRIMA DI SCAPPARE DALLA CASA È RIUSCITA A PRENDERE IL PASSAPORTO DI UNO DEGLI ITALIANI E LI HA FATTI ARRESTARE - I QUATTRO RISCHIANO UNA CONDANNA FINO A 25 ANNI...

Alessandro Fulloni per corriere.it - Estratti

 

MAIORCA STUPRO DI GRUPPO COINVOLTI 4 ITALIANI

(...) Una chiacchiera come altre. «Hai una sigaretta?» ha chiesto lei. Più tardi, verso le cinque, hanno raggiunto in taxi l’appartamento, nella vicina Playa de Palma, dove il giovane alloggiava con gli altri tre amici, non lontano dalla spiaggia.

Secondo la cronaca che viene da Ultima Hora, quotidiano delle Baleari, il primo rapporto sarebbe stato consenziente. Ma poi sarebbero comparsi altri due e sarebbe cominciata la violenza alla quale il quarto del gruppetto non avrebbe partecipato, pur avendo assistito alla scena.

 

«Non si fa così!... Non si fa così...» ha gridato la vittima che prima di uscire dalla casa è riuscita a prendere il passaporto di uno degli italiani. Poi, di nuovo in taxi, ha raggiunto il commissariato per firmare la denuncia.

 

L’indagine è scattata subito. È stato attivato il protocollo previsto per le vittime di violenza sessuale. La giovane, assistita dagli specialisti della «Unidad de Familia», è stata portata in un centro medico.

 

Intanto gli investigatori hanno raggiunto la casa dei quattro italiani per una prima ispezione. A questo punto è scattato l’arresto. Il filmato della polizia ritrae i ragazzi con felpe e t-shirt, sneaker, capelli rasati, tatuaggi.

Davanti al giudice, tutti avrebbero negato le accuse. Avrebbe negato anche il quarto, quello che durante la presunta violenza sarebbe rimasto su un balcone. Ma le manette sono scattare pure per lui: secondo il giudice non si sarebbe opposto allo stupro.

 

 

STUPRO DI GRUPPO

Alessandra Ziniti  per la Repubblica - Estratti

MAIORCA STUPRO DI GRUPPO COINVOLTI 4 ITALIANI

 

L’offerta di una sigaretta, le ore piccole in una delle più note discoteche di Palma di Maiorca, una ragazza brasiliana ed un ragazzo italiano che si conoscono durante la movida del sabato sera e decidono di finire la serata a casa di lui. Un rapporto consensuale che si trasforma però in un incubo: perché il ragazzo italiano apre la porta ai tre amici con cui condivideva l’appartamento e la giovane brasiliana si ritrova costretta a subire violenze e pesanti avance sessuali. Fino a quando non riesce a scappare sottraendo il passaporto di uno dei giovani italiani e in taxi corre dritta alla polizia.

 

Stupro di gruppo, pericolo di fuga, detenzione senza cauzione, il rischio di una condanna fino a venticinque anni per la severa legge spagnola. I quattro italiani finiscono in manette nel giro di poche ore domenica, prima di riuscire a salire sull’aereo che in serata avrebbe dovuto riportarli in Italia a conclusione del loro weekend bravo.

 

 

(...)

MAIORCA STUPRO DI GRUPPO COINVOLTI 4 ITALIANI

Tutto comincia nella notte tra sabato e domenica in una nota discoteca di Passeig Maritim. I quattro non si conoscono, è la ragazza brasiliana a chiedere una sigaretta intorno all’1.30, il resto della serata passa a bere e ballare fino a quando alle cinque la discoteca chiude. A quel punto la giovane brasiliana accetta di andare a casa di uno degli italiani e i due prendono un taxi insieme, gli altri tre amici prendono un’altra auto. Saliti nell’appartamento, i due giovani si chiudono in camera da letto e hanno un rapporto consensuale, ma non sono soli a casa. Gli altri tre aspettano nel salottino e quando il primo ragazzo esce dalla stanza, altri due entrano bloccando la ragazza e obbligandola a subire violenza. Il quarto resta fuori, non partecipa allo stupro di gruppo ma è solidale con il branco.

 

Poi la lasciano andare via senza accorgersi che la ragazza ha sottratto loro un passaporto. Sa chi sono i suoi violentatori, prende per strada il primo taxi che trova e si presenta alla polizia. Da un rapido controllo dei nominativi, gli agenti trovano subito l’indirizzo e soprattutto traccia del biglietto di ritorno in Italia. È previsto per la domenica sera, ancora poche ore e il branco avrebbe lasciato l’isola.

 

STUPRO DI GRUPPO

Il blitz scatta immediatamente, la ragazza viene portata in ospedale e visitata, poi messa al sicuro dall’Unità famiglia mentre la Policia nacional fa irruzione nell’appartamento di Platja de Palma : i quattro italiani sono a casa, restano sorpresi, non oppongono resistenza alla perquisizione e vengono portati via in manette. In carcere viene loro prelevato il Dna, un elemento decisivo per provare la loro responsabilità nello stupro denunciato dalla giovane brasiliana.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…