malocchio sfortuna superstizione

GRATTAMOSE! – MARINO NIOLA SPIEGA PERCHÉ LA SUPERSTIZIONE E' DURA A MORIRE, NONOSTANTE I PROGRESSI DELLA CONOSCENZA: “LE SUPERSTIZIONI SERVONO A DAR SENSO AGLI ASPETTI PIÙ OSCURI E SFUGGENTI DELLA VITA INDIVIDUALE E COLLETTIVA. E SOPRATTUTTO CI AIUTANO A RICONOSCERE E CONTROLLARE LE NOSTRE ANSIE, PAURE, INSICUREZZE DANDO LORO UN VOLTO, UNA FORMA, UN SIMBOLO E PERSINO UN NUMERO. TUTTO QUESTO NON SIGNIFICA CHE VIVIAMO IN UNA BOLLA OSCURANTISTA. SIGNIFICA CHE…”

 

 

 

Estratto dell’articolo di Marino Niola per “la Repubblica”

marino niola

https://www.repubblica.it/cultura/2025/07/08/news/niola_serie_non_e_vero_ma_ci_credo_superstizione-424716785/

 

Gatti neri, specchi rotti, scaramanzie, amuleti, scongiuri, corna, "toccatine".

Sono solo pochi esempi dello sterminato catalogo delle superstizioni. […] È sorprendente che, nonostante i progressi della conoscenza, la crescente alfabetizzazione, lo strapotere della scienza e della tecnologia, l'immaginario scaramantico non conosca declino. Tutto al contrario. Perché evidentemente non è semplicemente una sopravvivenza del pensiero magico, ma un bisogno di spiegazione supplementare.

superstizione 5

 

Lo dimostra la perdita di denaro che si verifica in molti paesi, compresi quelli anglosassoni, quando il venerdì cade il giorno 13 o in Europa il 17. A causa dell'aura negativa che circonda la data incriminata, le persone sono riluttanti a viaggiare, fare acquisti, presentarsi alle visite mediche. Per una ragione analoga i laboratori di analisi cliniche il venerdì 17 registrano un netto calo delle prenotazioni perché la maggior parte delle persone preferisce non sottoporsi ad accertamenti in un giorno che porta male.

 

superstizione 1

Perfino gli studenti universitari evitano di presentarsi agli esami e alle sedute di laurea. E a conferma di questa tendenza scaramantica, ci sono le cifre sui matrimoni civili e religiosi che il venerdì 17 registrano un deciso calo. […] Risultato, un calo del business complessivo che si calcola in cifre a nove zeri. In realtà, quelle che chiamiamo comunemente superstizioni sono credenze, simboli, gesti, comportamenti che vengono da molto lontano. Spesso non ne conosciamo nemmeno l'origine.

superstizione 2

 

Le usiamo e basta. […] In realtà più che un residuo prelogico del pensiero, come vorrebbe un facile evoluzionismo sociologico, si tratta di una pulsione istintiva a scongiurare possibili situazioni avverse. Come se la mente mettesse le mani avanti per avere l'impressione di poter esercitare una forma di controllo sull'esistenza.

 

In effetti, le superstizioni servono a dar senso agli aspetti più oscuri e sfuggenti della vita individuale e collettiva. E soprattutto ci aiutano a riconoscere e controllare le nostre ansie, paure, insicurezze dando loro un volto, una forma, un simbolo e persino un numero. […]

 

Lo specchio rotto, l'olio rovesciato, il sale dietro le spalle, il cornetto di corallo, gli animali portafortuna come gattini ed elefanti, quelli malefici come gufi, civette, corvi. Sono altrettanti segni che riassumono le inquietudini degli uomini e, a dispetto delle apparenze, contribuiscono a razionalizzarle.

superstizione 4

 

Il malocchio e la iettatura, per esempio, spiegano a modo loro degli avvenimenti sfavorevoli attribuendone la causa all'azione di uno sguardo malefico. Di fatto, sia il malocchio sia la iettatura si fondano sul potere dell'occhio, che rappresenta uno dei fondamenti simbolici della nostra cultura. A partire dalle religioni che raffigurano Dio come un grande occhio alle antiche concezioni della regalità che rappresentavano il sovrano come un occhio onniveggente e onnipotente. O come un sole, ovvero la pupilla del cosmo.

 

MALOCCHIO DEMONI

[…] Proprio in quanto simbolo di potere, però, lo sguardo può portare bene ma anche male, prosperità ma anche calamità. Soprattutto se è mosso da invidia. Parola che deriva dal verbo latino invidere, cioè guardare biecamente, con occhio cattivo, cioè con malocchio. Nell'antichità si lanciava il malocchio per vendetta, per inimicizia, per odio, e perfino per assicurare ordine e giustizia.

 

Secondo Sir James George Frazer, padre dell'antropologia, in origine il rispetto delle leggi e delle istituzioni deriverebbe dalla paura superstiziosa delle maledizioni scagliate dai sovrani. […]

 

Tutto questo non significa che viviamo in una bolla oscurantista, impenetrabile alla luce della ragione. Significa semplicemente che la maggior parte di noi passa da un tipo di ragione all'altro. […] Alterniamo il pensiero logico, quello fondato sul nesso di causalità e sul principio di realtà, a quello fondato sull'associazione tra i simboli e gli eventi. Soprattutto nei periodi di crisi, quando il mondo appare più indecifrabile.

 

malocchio

È così che amuleti, talismani, giorni fausti e persone infauste diventano un modo per darsi l'impressione, talvolta l'illusione, di controllare l'incontrollabile. Un placebo. A condizione di non crederci fino in fondo, di vivere tutto ciò con il distacco ironico del «non è vero ma ci credo». O se si preferisce del «non ci credo ma è vero». Un mix di pensiero debole, di fatalismo soft e di disincanto positivo che convivono in un perfetto ménage à trois.

MALOCCHIO

 

[…] Insomma, la superstizione ben temperata non è un blackout della ragione. Ma una sorta di dubbio metodico, un'osservazione supplementare che ci restituisce il senso dei nostri limiti conoscitivi. Ci ricorda che la realtà non si riduce all'alternativa secca tra vero e falso. E che la probabilità è parente stretta del mistero. Una saggezza cui si arriva per gradi. Ecco perché razionali si nasce, superstiziosi si diventa.

marino niola elisabetta moro - il libro delle superstizioni

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...