rosa vespa e aqua moses

IL MARITO DELLA DONNA CHE HA RAPITO UNA NEONATA A COSENZA "È APPARSO IGNARO DELL'ACCADUTO". ROSA VESPA HA AGITO DA SOLA? QUANTO SAPEVA IL MARITO, IL SENEGALESE AQUA MOSES? - I DUE SONO STATI ARRESTATI DOPO CHE LA DONNA HA INSCENATO UNA GRAVIDANZA E RAPITO UNA BIMBA APPENA NATA IN UNA CLINICA, VESTENDOLA DA MASCHIETTO E FINGENDO CHE FOSSE SUO FIGLIO - QUANDO LA POLIZIA SI È PRESENTATA A CASA DELLA COPPIA, I DUE STAVANO FESTEGGIANDO LA PRESUNTA NASCITA INSIEME AI PARENTI, IGNARI DI TUTTO...

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MARITO SEQUESTRATRICE NEONATA 'APPARSO IGNARO ACCADUTO'

ROSA VESPA RAPISCE UNA BAMBINA

(ANSA) - I parenti della coppia fermata a Cosenza per il sequestro della neonata erano "del tutto ignari" dell'accaduto, "ma ci è sembrato ignaro lo stesso coniuge" della donna, "poi questo è da valutare". A dirlo l'ispettore della Squadra mobile di Cosenza Claudio Sole parlando con i giornalisti in Questura.

 

"Non si è capito - ha detto ancora - se è stato un errore prendere una bambina perché pare che in una pasticceria avessero chiesto informazioni su una torta con un nastro rosa che poi non è stata ordinata, ci sono accertamenti in corso". L'ispettore ha sostenuto che è "da valutare anche la facilità con cui sono entrati ed usciti dalla clinica".

 

CAPO MOBILE, NEONATA VITTIMA CASUALE, NESSUN CONTATTO FAMIGLIE

(ANSA) - La neonata sequestrata ieri sera a Cosenza e ritrovata dopo circa tre ore dalla Polizia, è stata una "vittima casuale" dal momento che "nessun contatto" è emerso "tra la famiglia della piccola e i coniugi" che sono stati sottoposti a fermo. A dirlo è stato il capo della Squadra mobile di Cosenza Gabriele Presti incontrando i giornalisti in Questura. Il funzionario ha anche sottolineato che le "indagini si concentreranno anche sulla sicurezza del punto nascite" della clinica Sacro cuore dove il rapimento è avvenuto.

annuncio su facebook della presunta nascita della figlia di Aqua Moses e Rosa Vespa

 

Ricostruendo quanto accaduto, Presti ha riferito che la donna fermata, Rosa Vespa, ha detto alla mamma della neonata di essere una "puericultrice e inoltre indossava la mascherina. Questo - ha aggiunto - ha fatto guadagnare tempo alla coppia". Il poliziotto ha poi spiegato che "è oggetto di accertamento se abbia o meno bussato ad altre stanza ma di certo è rimasta diverso tempo all'interno" della struttura, e che ci sono "indagini anche per capire se avesse fatto sopralluoghi" nei giorni precedenti dopo che sarebbe emerso che ieri avrebbe stazionato per diverse ore nelle vicinanze della clinica.

 

Riguardi alla figura del marito di Rosa Vespa, Aqua Moses, apparso ignaro di quanto realmente era accaduto ad alcuni investigatori, Presti ha riferito che la "posizione del marito è da stabilire, ma sicuramente era presente nel momento dell'atto". Il capo della Squadra mobile ha quindi sottolineato che "descrizioni, servizi di video sorveglianza e conoscenza approfondita del territorio sono stati gli elementi che hanno portato alla risoluzione del caso".

 

NEONATA RAPITA, DIRIGENTE POLIZIA: ARRESTATI MENTRE INSCENAVANO FESTEGGIAMENTI CON PARENTI

Aqua Moses e Rosa Vespa

(9Colonne) - Dissimulandosi per un'operatrice sanitaria, con la scusa di dovere assicurare cure sanitarie alla neonata, è entrata nella stanza dove era ricoverata con la madre e la prendeva per poi allontanarsi dalla struttura. La Polizia sta ricostruendo la vicenda che ha permesso ad una donna 52enne ieri pomeriggio di rapire nella clinica "Sacro Cuore" di Cosenza, la piccola Sofia Cavoto, nata il giorno prima.

 

La è poi fuggita in una auto guidata da un nigeriano 41enne, regolare sul territorio italiano. Personale della Squadra Mobile, coadiuvati da personale delle Volanti, dopo avere a lungo analizzato immagini di videosorveglianza della struttura sanitaria e di altri esercizi pubblici vicini, sono riusciti ad individuare la coppia residente nella vicina cittadina di Castrolibero e nel cui domicilio è stata rintracciata la neonata mentre la coppia stava simulando con i propri parenti la nascita del loro bambino (Sofia era stata vestita con abiti da maschietto). Al momento dell'arrivo degli agente l'uomo e la donna vestivano ancora gli stessi abiti indossati durante le fasi del rapimento, cosi come ripresi dalle telecamere. I due sono stati arrestati e la piccola ricondotta dai genitori.

RITROVAMENTO DELLA BIMBA RAPITA A COSENZA

 

"Abbiamo fatto partire una squadra e un team, il procuratore D'Alessio ha messo in campo a tutto spiano tutti i nostri strumenti per ricostruire la vicenda. Abbiamo ascoltato i familiari che hanno visto la scena e consultato tutti i sistemi di videosorveglianza. Questo si è rivelato assolutamente determinante perché da lì siamo riusciti a individuare quale fosse questa coppia, formata da un uomo dai tratti stranieri e ricostruire dove potessero essere e dove abitavano" ha spiegato a Storie Italiane su Rai 1 Gabriele Presti, il dirigente della Polizia di stato che ha raccontato il piano che ha portato all'arresto della coppia.

 

"Individuata la coppia ci siamo recati presso la loro abitazione", ha poi continuato, "lì la scena quasi surreale: la coppia stava festeggiando con i parenti più stretti l'arrivo a casa di quello che era un figlio, un nipote, accolto con ornamenti e ritualità di quella che doveva essere una festa. Una pantomima messa in atto dalla coppia che aveva già simulato da qualche tempo la gravidanza e tutti quelli che sono i contorni e quello era l'atto finale che coronava il castello di carta.

 

Avevano preparato il corredo per un neonato di sesso maschile mentre in realtà è apparso subito che fosse una femmina". "Messi alle strette hanno in parte ammesso le loro responsabilità", ha poi concluso, "noi abbiamo potuto permettere che la bambina ricevesse le cure del caso e potesse riabbracciare la madre. Subito hanno provato a mitigare, giustificando il fatto con gravidanze che non erano andate a buon fine. Le indagini proseguono per approfondire tutti gli aspetti, eventuali tentativi della coppia di mettere in atto il piano, ma non ci sono collegamenti con la coppia, è stato tutto casuale". 

 

NEONATA SEQUESTRATA, CLINICA 'DONNA ENTRATA IN ORARIO DI VISITA'

inseguimento della polizia 1

(ANSA) - "Il sistema di videosorveglianza della clinica ha funzionato e fortunatamente, grazie alle telecamere, le forze dell'ordine sono riusciti a risalire immediatamente gli autori del terribile gesto". A dirlo è Saverio Greco, proprietario e responsabile della struttura legale del gruppo IGreco, proprietaria della clinica Sacro Cuore di Cosenza dove è avvenuto il sequestro. "Sono stati attimi molto molto difficili - ha aggiunto - soprattutto per la famiglia, per la mamma. Ringraziamo soprattutto le forze dell'ordine che sono state veramente veramente brave".

 

"La donna - ha detto Greco - è entrata alle 18.09 durante l'orario di visita e non chiediamo a chi entra i documenti d'identità. Quanto accaduto ci farà ripensare alle misure di ingresso". "Ero con la polizia - ha concluso - quando siamo arrivati nella casa segnalata e c'era una festa addobbata quindi come se ci fosse una nascita di un bambino. La piccola era vestita con abitìni da maschietto. Poi la polizia ha fatto i controlli e fermato i due. Ora la bimba è in ospedale per i controlli di routine ".

inseguimento della polizia 2

 

 

 

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