“MARTIN LUTHER KING FACEVA ORGE ED ERA L’AMANTE DI JOAN BAEZ” - NEI DOCUMENTI DESECRETATI DELLA CIA VIENE FUORI UN RITRATTONE ZOZZONE DEL LEADER DI COLORE - IN UN REPORT SI FA RIFERIMENTO A “PROSTITUTE BIANCHE E DI COLORE CONVOCATE PER SESSO DI GRUPPO CON ATTI SESSUALI DEVIANTI DALLA NORMA” - IN UN'ALTRA AMMUCCHIATA A WASHINGTON NEL '64 ALCUNE PROSTITUTE SI “RIFIUTARONO DI PRODURSI IN ATTI NON NATURALI” (SESSO ANALE?)

Flaivo Pompetti per il Messaggero”

Joan Baez e Martin Luther King

 

Un Martin Luther King pericoloso ideologo comunista, depravato consumatore di orge sessuali e frequente visitatore di amanti, tra le quali la cantante folk Joan Baez. Questa è la figura che emerge da uno dei più recenti documenti del dossier JFK dissequestrato da Donald Trump, che hanno visto la luce lo scorso venerdì. Tra i 624 documenti ce n' è uno del 1975 che conferma da parte della Cia che l' assassino di JFK Lee Oswald non era mai stato un suo agente.

 

La pratica di venti pagine che riguarda King invece fu redatta il 12 marzo del 1968, tre settimane prima dell' assassinio del leader di colore, e porta la firma del direttore dell' Fbi Edgar Hoover. Non si capisce come sia finita nel carteggio del presidente Kennedy, ma quanto alle rivelazioni aggiunge poco di nuovo a quanto già si sapeva delle inchieste effettuate dal Bureau americano nei confronti del ministro di culto battista e promotore dei diritti civili.

 

I FILM

marlon brando con martin luther king

Le indagini erano state commissionate da John Kennedy, adirato dai continui sotterfugi con i quali King rifiutava di dissociarsi dal suo fedele consulente, l' avvocato newyorkese Stanley David Levison, che era ben conosciuto per le sue simpatie comuniste. Era stato Bob Kennedy al tempo ministro della Giustizia, a passare l' ordine a Hoover, e più tardi a parlare dell' esistenza del dossier con il giornalista Anthony Lewis.

 

I particolari che vi sono inclusi sono persino entrati a far parte di due film di grande popolarità negli ultimi anni: J. Edgar di Clint Eastwood e il finalista dell' Oscar del 2014 Selma, sulla storica marcia per la parità dei diritti civili guidata da King in Alabama.

 

la marcia da selma a montgomery di martin luther king jr 7

I TIMORI

Anche Hoover come Kennedy è molto preoccupato dalla possibile affiliazione comunista del dottor King. Il suo rapporto su Levison e sui collegamenti tra il leader di colore e il membro del direttivo del partito dei rossi americani Hunter Pitts O' Dell è freddo e meticoloso, e non ha nulla del fervore zelota già espresso dal senatore McCarthy.

 

La voce di Hoover, tormentato da una sessualità ambigua e mai uscita fuori dall' armadio, si accalora invece quando scrive del profilo morale del ministro di culto. Nel febbraio del 1968, si legge del documento, King è a Miami per il primo di una serie di seminari per ispirare altri predicatori a diventare leader civili delle loro comunità.

la marcia da selma a montgomery di martin luther king jr 6

 

LA TESTIMONIANZA

Dietro le scene della seduta, secondo la testimonianza di uno dei partecipanti, c' era stata «ubriachezza, fornicazione e omosessualità». Prostitute bianche e di colore erano state convocate nell' albergo per un' orgia durata tutta la notte nella quale «una varietà di atti sessuali devianti dalla norma» erano stati praticati. In un' altra scena di orgia a Washington nel '64 «molti degli astanti erano ingaggiati in atti sessuali naturali e non, e quando una delle prostitute si era rifiutata di prodursi in uno degli atti non naturali, il reverendo King discusse con altri della necessità di iniziarla a tale pratica».

MARTIN LUTHER KING E JFK

Tutte queste affermazioni sono riportate nel dossier senza il beneficio di ulteriore indagine, e sulla sola base di testimonianze terze.

 

L'infedeltà del dottor King nei confronti della moglie Coretta è comunque un fatto ben noto. La registrazione sonora di una sua notte d' amore fu recapitata a casa e ricevuta dalla consorte, insieme ad una lettera anonima che lo invitava a piegarsi sotto il peso della depravazione, e ritirarsi dalla scena pubblica.

 

MARTIN LUTHER KING

Clint Eastwood ha attribuito erroneamente nel suo film quella missiva a Hoover, il quale invece era ben capace di distinguere tra minaccia politica e moralità, e difese per tutto il suo mandato la libertà di King di promuovere la sua battaglia civile.

MARTIN LUTHER KING E CORETTA SCOTT

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...