IL VULCANO EDNA - MEMORIE DI UNA ‘COUNTRY GIRL’: DALLA LITE CON JACKIE KENNEDY ALLE SEDUTE LISERGICHE CON LAING: ‘ERA METÀ LUCIFERO E METÀ GESÙ CRISTO’ – QUELLA NOTTE COL ‘MACCA’…

1. EDNA O'BRIEN PRESENTA "COUNTRY GIRL. UN'AUTOBIOGRAFIA" A ‘PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI'
Domenica 8 dicembre alle 18.00, nell'ambito della fiera "Più libri più liberi", Edna O'Brien presenterà "Country Girl. Un'autobiografia". Insieme all'autrice interverrà Elena Stancanelli - Letture di Valeria Milillo.

2. TUTTE LE SORPRESE DI EDNA O'BRIEN DA LAING A JACKIE ONASSIS
Stefania Vitulli per "Il Giornale"

È proprio quando credi di saperla ormai lunga che i grandi scrittori ti restituiscono lo stupore. Edna O'Brien appartiene alla razza dei grandi da oltre mezzo secolo e credevamo di saperla lunga anche su di lei, dopo che l'ultima estate le ha regalato il posto tra i primi in classifica per un romanzo, Ragazze di campagna, ripubblicato da Elliot dopo che Feltrinelli lo aveva portato in Italia nel 1961, sulla scia dello scandalo irlandese comprensivo di roghi sui sagrati delle chiese e messa all'indice.

E invece Country girl (pagg. 382, euro 18,50, trad. di C. Cavallante), l'autobiografia dell'autrice quasi 83enne portata in libreria ancora da Elliot, stupisce di nuovo. Avevamo capito che la Caithleen di Ragazze di campagna era lei, credevamo di aver capito sofferenze e battaglie di un libro scritto in sole tre settimane: «Lasciai una copia del libro sul tavolo dell'ingresso perché mio marito la leggesse, se ne aveva voglia, e un giorno mi sorprese presentandosi la mattina presto sulla porta della cucina con il romanzo in mano. L'aveva letto. Sì, doveva ammettere che nonostante tutto ce l'avevo fatta, e poi disse una cosa che suonò la campana a morto del nostro matrimonio già in crisi: "Sai scrivere, e questo non te lo perdonerò mai"».

Il marito è lo scrittore Ernest Gébler: il successo di Edna significò assegni, che lei si vide costretta a girare a Ernest per poter vivere nella loro casa e vedere i figli. Finché al primo serio rifiuto lui non tenta di strangolarla. Non sapevamo quanto il frutto di quelle battaglie e sofferenze fosse il motore di una vita straordinaria.

Il motore dell'amicizia con una delle figure mitiche del Novecento come Jackie Kennedy, ad esempio, conosciuta durante le prove della pièce della O'Brien Virginia: «Un macchinista mi prese da parte per dirmi che al telefono c'era Jackie Onassis che voleva parlarmi, ma molto probabilmente si trattava di uno scherzo. Non lo era. Dall'altro capo del filo sentii la voce di Jackie che mi chiedeva se avessi un po' di tempo per lei. L'avevo e così venni invitata a cena per la sera seguente».

È il 1985, è l'inizio di dieci anni di un rapporto intenso, che prevede un unico screzio - la O'Brien la invita alla prima di La dolce ala della giovinezza , i fotografi si scagliano sulla Onassis come falchi e lei se la prende con Edna - rimediato da un regalo singolare della ex first lady: «Una piccola pochette di velluto chiusa da un cordoncino, con allegato un biglietto che diceva: "Per la ciocca di capelli del tuo vero amore". Non era una sentimentale, ma ossequiava le convenzioni, anche le più vetuste». Jackie le confessa molto sui Kennedy: il fascino quasi tara ereditaria, debolezze, infedeltà, dolore: «Ero una delle tre persone del pianeta a cui voleva più bene».

Le sorprese di questo memoir sembrano infinite. Sorprendente l'analisi con un altro grande del Novecento, lo psicologo Ronald D. Laing, quello dell'«Io diviso», che lei descrive pallido, solitario, divertito, metà Lucifero e metà Gesù Cristo, e che conquista in breve ad una frequentazione settimanale, poi a sedute davvero poco ortodosse, in cui spesso è lui a raccontare la sua infanzia o in cui per cinquanta minuti i due fissano fichi appena tagliati: «La mattina in cui avevo deciso di prendere l'LSD, insieme a Laing, era una bella giornata di sole, col cielo terso. Continuavo a nutrire dei dubbi. Era il 6 maggio 1970. Ero una sua paziente da quasi sei mesi». Un giorno lui sparirà e lei sarà pronta per una scrittura nuova. Nascerà Night , storia di Mary Hooligan dalla mente lacerata, che soffre di crisi di ansia: «Fu lo spartiacque della mia vita, tra un genere di scrittura e un altro».

Soprattutto sorprendente il capitolo su Chelsea, ovvero il numero 10 di Carlyle Square, uno degli indirizzi più famosi della Swinging London. Dopo il divorzio da Ernest, Edna si trasferisce nella casa in cui ospite­à party tra i più famosi degli anni Sessanta.

Marianne Faithfull dalle mille collane e i piedi nudi, Jane Fonda e Roger Vadim, che ha «l'autorità di un principe russo» ma l'aiuta in cucina con l'anatra arrosto, Judy Garland «malinconica e confusa », Sean Connery, Laurence Olivier, Robert Mitchum, Richard Burton, Marlon Brando­ con cui trascorre una notte casta ma rivelatrice e una mattina sull'altalena - e Paul McCartney, che addormenta i figli di Edna suonando loro la chitarra e una notte magica strimpella per le una canzone improvvisa­ta: «Oh, Edna O'Brien,/ lei non mente,/ devi ascoltare/ quel che ha da dire,/ perché Edna O'Brien/ ti farà sospirare,/ lei ti farà piangere, /Ehi,/ ti farà perdere la testa»: sono soltanto alcuni dei nomi stellari che accompagnano questa ragazza irlandese nel suo cammino verso l'indipendenza e l'amore, «dopo anni vissuti arrancando per i campi e le strade di campagna, di notte, alla luce di torce capricciose, con le pile sempre in punto di morte».

 

ESNA EDNA OBRIEN EDNA OBRIEN COUNTRY GIRL ELENA STANCANELLIEDNA OBRIEN Edna OBrien EDNA OBRIEN

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO