andrea giambruno giorgia meloni

MISTERI, SCONTRI TRA GLI 007 E MOLTI VELENI: IL GIAMBRUNO-GATE E’ UN CASO TUTTO DA SPIEGARE - I DUE UOMINI CHE, NELLA NOTTE TRA IL 30 NOVEMBRE E IL 1 DICEMBRE 2023, ARMEGGIAVANO ACCANTO ALLA PORSCHE DI GIAMBRUNO NON SAREBBERO AGENTI DELL’AISI MA LADRI (LA PROCURA DI ROMA, CHE HA APERTO UN’INCHIESTA, DOVRA’ CONFERMARLO) - ORA I SERVIZI SEGRETI SONO SPACCATI: LE VERSIONI DI DIGOS, AISI E AISE DIVERGONO TOTALMENTE. CHI MENTE? - PERCHÉ LE DUE PERSONE SONO STATE SUBITO IDENTIFICATE COME DUE AGENTI DEI SERVIZI SEGRETI, COMPONENTI DELLA SCORTA DI MELONI? È STATO SOLO UN ERRORE? PERCHÉ QUELLE STESSE PERSONE SONO STATE SPOSTATE DALL’AISI ALL’AISE E TRASFERITE ALL’ESTERO? LA VICENDA (GESTITA MALISSIMO) È STATA UTILIZZATA PER ALLONTANARE DUE SOGGETTI NON GRADITI, O PEGGIO ANCORA PER UNA RESA DEI CONTI TRA I SERVIZI?

Estratto dell’articolo di Nello Trocchia per https://www.editorialedomani.it

 

andrea giambruno porta fuori la spazzatura foto di chi 1

Il caso 007 rivelato da Domani non è affatto chiuso. Parlando delle due persone che, nella notte tra il 30 novembre e il 1° dicembre, sono state sorprese davanti alla villa della premier Giorgia Meloni mentre armeggiavano nei pressi dell’auto di Andrea Giambruno, il sottosegretario con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano, ha detto che «gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento nell’episodio di appartenenti ai servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio».

ANDREA GIAMBRUNO GIORGIA MELONI

 

Restano però diversi dubbi. Perché le due persone sono state subito identificate come due agenti dei servizi segreti, componenti della scorta di Meloni? È stato solo un errore?

 

Perché quelle stesse persone sono state spostate dall’Aisi all’Aise e trasferite all’estero? E poi la domanda più inquietante, quella che in molti sussurrano ma non hanno il coraggio di fare apertamente: la vicenda (gestita malissimo) è stata utilizzata per allontanare due soggetti non graditi, o peggio ancora per una resa dei conti tra i servizi?

 

alfredo mantovano conferenza programmatica di fdi a pescara

Il caposcorta di Meloni è, anche lui, un agente dell’Aisi. Ed è il marito della segretaria personale della premier, Patrizia Scurti. Secondo Il Corriere della Sera il team di Meloni già in passato aveva chiesto l’allontanamento dei due agenti poi erroneamente (?) individuati come protagonisti del caso Giambruno.

 

IL FURTO E IL REPULISTI

«Dell’episodio ho puntualmente riferito nella mia ultima audizione al Copasir il 4 aprile scorso», ha detto Mantovano. La versione più accreditata, una volta smentito il coinvolgimento di uomini dei servizi, è che si sia trattato di una coppia di ladri che hanno casualmente scelto un giorno nel quale la premier era all’estero per tentare di rubare la Porsche di Giambruno. O meglio, risulta a Domani, le gomme della macchina: il ricettatore finora identificato sarebbe ghiotto di pneumatici e cerchioni di fuoriserie.

 

Eppure è difficile capire come è stato possibile che i due ricettatori siano stati per mesi scambiati per due agenti dell’Aisi, componenti della scorta di Meloni. E che questi siano stati poi trasferiti all’estero prima che le verifiche dimostrassero il grossolano errore.

mario parente

 

Torniamo alla notte tra il 30 novembre e il primo dicembre. Qualche settimana prima la premier ha ufficializzato, via social, la fine della sua storia d’amore con Giambruno. […] Verso le tre di notte attorno alla nuova casa di Meloni in zona Torrino (una residenza di 350 metri quadri con piscina, acquistata per oltre un milione di euro nel giugno 2023) tutto sembra tranquillo.

 

La presidente è a Dubai per partecipare alla Cop28. Nei pressi dell’auto di Giambruno si muovono due strani figuri, accendono un oggetto luminoso, forse una torcia, e attirano l’attenzione dell’agente di sicurezza in servizio.

 

É una donna. Si avvicina. Loro si presentano come «colleghi», mostrano frettolosamente un distintivo o qualcosa di simile e non vengono identificati. Gli agenti di pattuglia, che pare non prendano nemmeno il numero di targa, stilano una relazione sull’accaduto.

 

meloni giambruno

É la Digos, dunque, ad occuparsene per prima e iniziare gli accertamenti. Della vicenda vengono avvisati nei giorni successivi tutti gli apparati: il capo della polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il sottosegretario Mantovano, poi l’allora capo dell’Aisi, Mario Parente, il suo numero due Del Deo, e, naturalmente, Meloni.

 

Succedono due cose: la prima è l’avvio di una indagine della procura di Roma seguita dal procuratore capo Francesco Lo Voi.

 

il direttore dell aise Giovanni Caravelli

Poi, l’identificazione (improvvida?) dei due uomini: grazie a un identikit (della poliziotta?) e alla segnalazione di un altro agente in forza alla questura di Roma vengono indicati come presunti sospetti proprio due uomini dell’Aisi.

 

Domani ha parlato con fonti accreditate dei vari apparati, che si rimbalzano ora le responsabilità sul pasticcio: per l’Aisi la Digos avrebbe individuato da sola i due agenti «che però erano già all’Aise», tanto che Parente sarebbe stato informato solo il 22 dicembre della vicenda.

 

Chi ha spedito allora i due all’Aise? Secondo la ricostruzione dell’Aisi è stata una pura coincidenza: i due da tempo avevano chiesto di essere trasferiti nell’intelligence guidato da Giovanni Caravelli.

 

GIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNO

Quest’ultimo, a sentire fonti del Dis, si è visto presentarsi i due sospetti a metà dicembre 2023. Soprattutto, né Elisabetta Belloni né Mantovano avrebbero spiegato ai vertici dell’Aise i motivi dello spostamento.

 

Fatto sta che Digos e Aisi (e secondo qualcuno anche l’Aise) lavorano per mesi sui due, arrivando alla conclusione che i due quella notte non si trovano sotto casa Meloni. L’Aisi prende individua così un’altra pista, quella dei ricettatori. Che deve essere confermata dai pm romani.

 

GIOVANNI CARAVELLI

Una spiegazione che non convince l’ex primo ministro, Matteo Renzi: «Mantovano dice che i servizi non c’entrano. Stai a vedere che anche stavolta metteranno il segreto di Stato. Voglio dire che questa cosa è incivile. Indegna di un grande paese democratico». A quello che risulta a Domani il caso potrebbe tornare nuovamente all’attenzione del Copasir. La storia è tutt’altro che chiusa.

francesco lo voi

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...