E POI SI MERAVIGLIANO DELLE STRAGI NEI COLLEGE - NEGLI STATI UNITI OTTOBRE È STATO IL SESTO MESE CONSECUTIVO CON RICHIESTE RECORD DI ACQUISTO DI ARMI (2 MILIONI) - FINORA NEL 2015 IL NUMERO È GIÀ DI 17,5 MILIONI
Glauco Maggi per “Libero Quotidiano”
Boom degli acquisti di armi negli Usa, a dispetto delle campagne politiche del presidente Obama per limitarne la diffusione ogniqualvolta la cronaca registra uccisioni di massa da parte di pazzi. Gli ultimi due casi, in Sud Carolina (9 morti il 17 giugno) e Oregon (10 morti l' 1 ottobre), avevano dato a Barack l' occasione di comizi anti-armi e di inviti pressanti al Congresso perché approvasse leggi più restrittive.
E Hillary, in un discorso due giorni fa, ha detto che il controllo delle armi sarà uno dei temi chiave, per i Dem, alle elezioni politiche del 2016. Il risultato? Ottobre, secondo l' Ffi, è stato il sesto mese consecutivo record di richieste di acquisto di armi: con quasi 2 milioni (1.976.759) è stato superato di 373mila il dato di un anno fa, e finora nel 2015 il numero è già di 17.584.346. A questo ritmo è più che probabile che sarà battuto il precedente record annuo, che era stato stabilito nel 2013 con poco più di 21 milioni di "domande".
La vendita delle armi negli Stati Uniti avviene sotto la vigilanza del National Instant Criminal Background Check System, o Nics, introdotto nel 1993 e adottato dall' FBI dal 1998. Il Nics determina se chi ha fatto domanda è in regola e potrà quindi comprare l'arma. Nell' ultimo decennio sono state processate oltre 100 milioni di verifiche e in 700mila casi la richiesta è stata respinta.
La gente reale che vuole avere in casa un' arma e i politici che chiedono sempre maggiori limitazioni appartengono a due mondi separati, con due "agende" incomunicabili. I primi sono cacciatori, appassionati collezionisti, sportivi da poligono, oppure cittadini normali che per sicurezza vogliono fisicamente avere in casa, o in tasca, il conforto di una rivoltella. I secondi sono convinti, fedeli alla ideologia liberal buonista, che le armi siano il male di per sé, e infatti ne caldeggiano il bando totale , creando "zone libere dalle armi" ovunque possibile, a partire dalle scuole.
Sul piano politico, i Dem cercano di sfruttare l' emozione dei fatti di sangue per demonizzare la Nra (associazione delle imprese legate alle armi), che è una potenza lobbistica nazionale prevalentemente alleata ai conservatori e al Gop. Lo scontro è inconciliabile. Da una parte la difesa delle armi è nella Costituzione, che dà ragione alla destra. Dall' altra la sinistra spera di avere vantaggi elettorali alzando i toni polemici, ma con l' effetto di "armare" ancora di più la popolazione.
«Barack e Hillary sono i migliori venditori di armi del pianeta. Più gridano per avere leggi di controllo più severe, e più la gente corre agli scaffali delle armerie», ha ironizzato Alan Gottlieb, fondatore e capo della Second Amendment Foundation, gruppo di attivisti a difesa del diritto costituzionale a possedere armi.
«Quando mai impareranno?». La Fondazione ha lanciato di recente una campagna nazionale televisiva «perché siamo stufi che il presidente sfrutti le tragedia per promuovere una agenda fallita di pubblico disarmo», ha detto Gottilieb.«I cittadini in regola con la legge proprietari di armi non sono il problema, e non lo è il loro diritto a tenerle e portarle con sé, e Obama lo sa. Il presidente ha sostenuto che gli Stati con le politiche di più alto controllo delle armi subiscono meno crimini violenti.
Quindi pensa che Chicago, Baltimora, Washington, New York o Los Angeles non siano più parte degli Stati Uniti?» (in queste città, in mano ai Den, le leggi anti armi sono tra le più restrittive). Negli Stati Uniti, 310 milioni di abitanti e di gran lunga il Paese al mondo più legato al possesso di armi, un business da 6 miliardi, ci sono oltre 310 milioni di armi in mani private: 114 milioni di pistole, 110 milioni di fucili pesanti e 86 milioni di carabine leggere.
Il dato è del 2012, e quindi andrà aggiornato con la "febbre" degli ultimi anni obamiani. Nella classifica del numero medio di persone che possiedono un' arma su 100mila abitanti, gli Usa sono primi con 112,6, e seconda è la Serbia con 69,7. Staccatissima l' Italia con 11,9.
