intelligenza artificiale

GLI UMANI SONO SUPERATI - NEL 2029 I COMPUTER EGUAGLIERANNO L’INTELLIGENZA DEGLI ESSERI UMANI E SARANNO IN GRADO DI “PENSARE” E DI CREARE A LORO VOLTA ROBOT SEMPRE PIU’ SOFISTICATI - I SOFTWARE SANNO GIA’ TRASFORMARE FOTO E VIDEO IN OPERE D’ARTE E SAPRANNO ANCHE RICONOSCERE LE EMOZIONI DELLE PERSONE - GLI STUDI DI GOOGLE E FACEBOOK

1 - 2029, L’ANNO IN CUI I COMPUTER EGUAGLIERANNO GLI UMANI

Bruno Ruffilli per www.lastampa.it

 

robot guida la macchinarobot guida la macchina

Nella leggenda del Golem alcune lettere scritte sulla fronte danno vita al gigante d’argilla, nei laboratori della Silicon Valley un algoritmo farà di un computer una macchina intelligente. I cervelli elettronici sono fatti di miliardi di transistor e permettono calcoli complessi a velocità inimmaginabili solo qualche anno fa, ma il sogno degli scienziati è insegnare loro a pensare. Come gli esseri umani, o meglio.

 

terminatorterminator

Non sappiamo ancora come nasce un pensiero, così studiare l’intelligenza artificiale è un po’ studiare l’intelligenza umana, comprenderne il funzionamento per replicarne i meccanismi. L’obiettivo di ricercatori e scienziati oggi non è tanto costruire un sistema che abbia l’intelligenza di un uomo adulto, quanto quella di un bambino, con la capacità di imparare e accrescere da solo le sue conoscenze.

 

È il machine learning, una branca dell’informatica che studia come i computer possano imparare senza essere programmati espressamente. Si analizzano i meccanismi del linguaggio e della visione, si parla di reti neurali, proprio a indicare il parallelo con la struttura del cervello umano, dove certi stimoli attivano determinate connessioni tra neuroni.

 

deep learningdeep learning

Le ricerche procedono veloci, e c’è chi, come Ray Kurzweil, prevede che i computer raggiungeranno davvero un’intelligenza di livello umano; anzi, il responsabile delle ricerche sul machine learning di Google indica anche una data: il 2029. Questione di qualche anno, poi, sempre secondo Kurzweil, nel 2045, arriverà la singolarità tecnologica: l’intelligenza artificiale supererà quella umana. I computer, a loro volta, inventeranno altri computer, più intelligenti, e così via, in una catena senza fine.

 

Ecco perché, come nota Stephen Hawking, «riuscire a creare un’intelligenza artificiale sarebbe l’evento più grande della storia dell’uomo. Purtroppo, potrebbe anche essere l’ultimo». Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, a scrivere le prossime tappe dell’evoluzione potrebbero non essere più uomini ma Golem di silicio. E stavolta non basterebbe cancellare la scritta dalla loro fronte per fermarli.

EMMANUEL MOGENEEMMANUEL MOGENE

 

2 - EMMANUEL MOGEN, GOOGLE: “ADESSO LE TRADUZIONI AUTOMATICHE SFIDANO QUELLE DEGLI SPECIALISTI” 

 

«Siamo di fronte a un nuovo cambiamento in campo informatico: il passaggio dal mobile all’intelligenza artificiale», ha scritto di recente il ceo di Google Sundar Pichai. «Per questo ci troviamo a reinventare i nostri prodotti, adattandoli a un mondo che consente di interagire con la tecnologia in maniera più naturale». «Vuol dire che il prossimo motore di ricerca non sarà programmato, ma avrà imparato da solo come trovare le risposte migliori per ciascuno», commenta Emmanuel Mogenet, responsabile del Centro di Ricerca Google sull’intelligenza artificiale di Zurigo. 

 

È il concetto di «unsupervised machine learning», l’apprendimento senza tutore)? 

INTELLIGENZA ARTIFICIALEINTELLIGENZA ARTIFICIALE

«Esattamente. Oggi la macchina ha un insegnante umano: mostriamo al computer una quantità enorme di gatti, ad esempio, e ogni volta che la macchina sbaglia viene corretta, finché non impara a riconoscere il gatto. È il machine learning nella sua forma più comune, in cui abbiamo le domande e le risposte, servono solo tanti dati. Con l’apprendimento senza tutore, invece, la macchina ha le domande ma non le risposte, deve trovare le regole per arrivarci. È molto complicato e non funziona ancora bene, ma è un campo promettente». 

 

E segretissimo… 

«Pubblichiamo tutte le nostre ricerche su una piattaforma aperta: possono utilizzarle le Università, ma pure Apple o Facebook».

INTELLIGENZA ARTIFICIALEINTELLIGENZA ARTIFICIALE

 

Fino a che punto ha senso l’analogia tra intelligenza umana e artificiale? 

«Non sappiamo quasi niente di come funziona il cervello umano, la parte più studiata è la corteccia visiva, che sovrintende al meccanismo della visione, e a quella sono ispirate le reti neurali. Ma i sistemi artificiali sono semplicissimi e stupidissimi».

 

Quindi non c’è da aver paura? 

«In ambiti molti ristretti, i computer sono già più avanti rispetto all’uomo. Si parla molto di intelligenza artificiale perché comincia ad avere applicazioni interessanti, ma al momento è troppo limitata per competere con quella umana, ci vorrà almeno un secolo perché accada». 

 

Come viene applicata concretamente da Google? 

INTELLIGENZA ARTIFICIALEINTELLIGENZA ARTIFICIALE

«Da anni utilizziamo l’intelligenza artificiale per filtrare lo spam in Gmail: blocca le mail indesiderate, che così non finiscono nella posta in arrivo. Ma oggi questa tecnologia è praticamente ovunque in Google. In Foto è possibile cercare tutte le nostre foto con il sole, una sedia, o il mare: la macchina capisce da sola se quell’elemento è contenuto nell’immagine. Usiamo poi il machine learning per avere traduzioni equiparabili o migliori di quelle fatte dagli esperti. E nelle ricerche, dove ci consente di eliminare la pornografia dai risultati». 

 

L’intelligenza artificiale riconosce anche bufale e fake news? 

«Non possiamo farlo ancora, perché è difficile capire cosa sia una fake news: il machine learning è tanto efficace quanto chi lo programma, e se gli esseri umani sono in disaccordo sulla definizione di fake news non ci si può aspettare che la soluzione arrivi da un computer».

 

ANTOINE BORDESANTOINE BORDES

3 - ANTOINE BORDES, FACEBOOK: “I SOFTWARE SANNO TRASFORMARE FOTO E VIDEO IN OPERE D’ARTE” 

 

Facebook ha due gruppi di lavoro sull’intelligenza artificiale: uno è concentrato sulla ricerca, un altro sviluppa i prodotti. Alcuni di questi ci sono familiari: i sottotitoli dei video, ad esempio, sono generati automaticamente da computer che riconoscono la voce e comprendono parole e frasi.

 

I testi sono tradotti da e verso altre lingue, le persone nelle immagini riconosciute e taggate.«Ma anche le notizie – spiega Antoine Bordes, ricercatore del laboratorio parigino di Facebook – sono filtrate dall’intelligenza artificiale. Ogni giorno in media ognuno di noi vedrebbe passare 2000 tra post, condivisioni, foto video, ecc. Troppi per poterli seguire. Così è un software a scegliere cosa compare nel newsfeed, in base agli interessi di ognuno». 

INTELLIGENZA ARTIFICIALEINTELLIGENZA ARTIFICIALE

 

Cosa arriverà in futuro? 

«Non lo sappiamo, ci saranno progetti ambiziosi, e certamente anche fallimenti, ma oggi esistono applicazioni che due anni fa non erano immaginabili. Gli effetti che permettono di trasformare immagini e video in opere d’arte, ad esempio, oppure, se vogliamo trovare qualcosa di più utile, la possibilità di riconoscere oggetti e persone in immagini e video». 

 

A che serve? 

«Facebook si basa molto sull’immagine, quindi chi ha problemi di vista si perde buona parte dell’esperienza. L’intelligenza artificiale può descrivere quello che c’è nelle immagini, creare una specie di didascalia, e la sintesi vocale poi la legge. Era una ricerca teorica, è diventato un aiuto concreto per alcune persone». 

 

Come si evolverà l’intelligenza artificiale? 

«Oggi l’intelligenza artificiale non riconosce solo gli oggetti e le persone, ma anche cosa fanno. Di noi ad esempio dirà che siamo all’aperto, che ci troviamo al Wired Next Fest seduti intorno a un tavolino, stiamo parlando, e c’è un microfono. A breve arriverà a dedurre da questi particolari che si tratta di un’intervista». 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE INTELLIGENZA ARTIFICIALE

 

E come farà? 

«Mettendo in relazione fra loro i vari elementi, creando un contesto da diverse fonti di informazione. Oggi l’intelligenza artificiale può fare cose fantastiche ma in ambiti limitati: la macchina che sa giocare a Go non è capace di riconoscere le immagini, e quella che riconosce le immagini non sa guidare un’auto. Addirittura, quella che traduce una voce di Wikipedia non sarà adatta a volgere in italiano Alice nel Paese delle meraviglie: il compito sembra uguale, ma le regole sono molto diverse».

 

Dobbiamo aver paura dell’intelligenza artificiale? 

«No. Non c’è da aver paura oggi perché le sue funzioni sono troppo limitate. E al momento le macchine non hanno nulla che assomigli a una volontà loro». 

 

Hanno dei sentimenti? 

«Mi occupo in particolare della capacità delle macchine di interagire con l’uomo in linguaggio naturale, e perché questa interazione si realizzi davvero l’intelligenza artificiale deve imparare a interpretare le emozioni di chi ha di fronte. È un traguardo sempre più vicino, ma questo non vuol dire che la macchina di per sé avrà dei sentimenti».  

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)