sabrina quaresima

“NIENTE SESSO, CON IL RAGAZZO SOLO RAPPORTI CORDIALI” – SABRINA QUARESIMA, PRESIDE DEL LICEO MONTALE, SOSPETTATA DI AVER AVUTO UNA RELAZIONE CON UNO STUDENTE, SI DIFENDE – SI INDAGA SUI RAPPORTI TRA IL RAGAZZO E IL VICEPRESIDE (RIMOSSO DALL’INCARICO) CHE IN UN VIDEO LITIGA CON LA PRESIDE PER UNA QUESTIONE DI PARCHEGGIO – IL TWEET DI GAIA TORTORA: “LUI MAGGIORENNE. LEI PURE. LUI STUDENTE. LEI PRESIDE. DI LEI SAPPIAMO GIÀ NOME COGNOME VOLTO. DI LUI NO. NESSUN REATO. CHE CAZZO DI INFORMAZIONE È?” – VIDEO

LITE TRA PRESIDE E VICEPRESIDE: VIDEO

https://video.corriere.it/liceo-montale-lite-la-preside-suo-vice-il-parcheggio-moto-la-sposti-mi-mandi-due-righe/626f67aa-b0f0-11ec-9b4e-8c5521504f39

 

 

Camilla Palladino, Valentina Santarpia per corriere.it

 

SABRINA QUARESIMA

La sua versione dei fatti: è quella che la dirigente del liceo Montale di Roma ha fornito giovedì all’ispettrice dell’ufficio scolastico regionale per chiarire i contorni della relazione con uno studente di 19 anni in procinto di sostenere la maturità. Sabrina Quaresima, 50 anni il prossimo dicembre, è sospettata di aver avuto un rapporto sentimentale con un ragazzo che frequenta la scuola, mettendo in cattiva luce l’immagine dell’istituto.

 

 

Lei nega e parla di un rapporto «cordiale», ma le chat — che lei avrebbe cancellato e lui conservato — raccontano una storia diversa: un rapporto più intimo, che avrebbe ad un certo punto messo in difficoltà lo studente. Il ragazzo, A.S., avrebbe deciso di confidarsi con il vicepreside solo per capire come uscirne, ma sarebbe finito dalla padella nella brace, almeno secondo la ricostruzione dei compagni di scuola.

 

I rapporti non proprio amichevoli tra il collaboratore e la neo dirigente, testimoniati anche da un video in cui i due litigano per una questione di parcheggio, avrebbero infatti alimentato la tensione e amplificato la vicenda. Che nel giro di poche settimane è diventata un caso mediatico. «Lui si è pentito sia di averla incontrata al di fuori dell’ambiente scolastico, sia di averlo raccontato ad amici e docenti», conferma uno studente del quarto anno. Ma è solo una ricostruzione che dovrà essere verificata dall’ispezione appena iniziata.

 

 

SABRINA QUARESIMA

Il direttore dell’ufficio scolastico, Rocco Pinneri, è chiuso in uno stretto riserbo e fa sapere che non si può «ragionare di semplici illazioni o indiscrezioni giornalistiche». Dopo aver ascoltato la dirigente, l’ispettrice dovrà sentire gli altri protagonisti della vicenda, tra cui appunto il collaboratore sollevato dall’incarico, Luigi Botticelli, e lo stesso studente, prima di stendere la relazione determinante per capire se la preside sia da licenziare, ai sensi del contratto collettivo.

 

Intanto a scuola il clima è sempre più nervoso. «È una brutta storia, viene infangato il buon nome di questa scuola. Non è giusto che si parli di noi solo per questo motivo, quello che è successo tra il ragazzo e la preside doveva restare tra di loro», si lamenta una studentessa all’ingresso in via di Bravetta. Perplessi anche i genitori: «Il ragazzo è maggiorenne, la dirigente non ha infranto la legge.

 

SABRINA QUARESIMA e il vicepreside rimosso

Per questo sarei contraria al suo licenziamento, opterei più per una sanzione disciplinare», dice la mamma di un alunno. «Mio figlio — racconta ancora — è un bel ragazzo.

 

Anche lui ha avuto dei colloqui privati con la preside, ma non mi sono affatto preoccupata che potesse succedere qualcosa». Ma un’altra mamma, stavolta di un’adolescente, critica: «Mi aspetto una sanzione disciplinare. Non voglio giudicare, ma mi aspettavo ben altro comportamento da una dirigente che, appena arrivata, ha diffuso circolari rigorose sui temi del decoro e dell’abbigliamento adeguato per la scuola».

 

 

A confermare l’esasperazione degli studenti è la nota del Collettivo Montale: l’istituto «da settimane versa in un clima di costante tensione dovuta alla circolazione di queste voci all’interno non solo della nostra scuola ma di tutto il quartiere, pertanto se le indagini intraprese confermassero tali voci chiediamo le dimissioni della dirigente».

 

 

 

DI LEI SI SA TUTTO, DEL RAGAZZO NULLA...

sabrina quaresima

Giordano Tedoldi per “Libero quotidiano”

 

Potremmo già avviare il casting per assegnare il ruolo della preside, Sabrina Quaresima, della quale infatti sappiamo tutto. Parliamo della vicenda, peraltro dal profilo penale nullo essendo i protagonisti tutti maggiorenni, che vede coinvolti in una presunta relazione pericolosa la preside del liceo romano "Eugenio Montale", bella donna cinquantenne, sbattuta su tutti i giornali, con repêchage istantanei di video in cui la dirigente scolastica espone il suo programma educativo, e uno studente dell'ultimo anno, di cui invece nulla si sa, il nome, il volto, i suoi progetti per il futuro, a parte quello, pare, di vantarsi con gli amici per le sue conquiste, attitudine piuttosto antica.

 

Insomma una trama boccaccesca, o dongiovannesca, a seconda dei punti di vista, in cui però si indovina tanta ipocrisia, falsa virtù, e la sensazione che chi mente, a suo modo dica la verità, e chi dice la verità, additando l'immorale preside, menta.

sabrina quaresima

 

IL TWEET DI GAIA TORTORA La giornalista Gaia Tortora, in un tweet, è stata eloquente: «Lui maggiorenne. Lei pure. Lui studente. Lei preside. Di lei sappiamo già nome cognome volto. Di lui no. Nessun reato. Che cazzo di informazione è?» Ognuno dia la risposta che preferisce. Lasciamo pure stare il fatto che la preside smentisca ostinatamente di aver avuto relazioni sessuali con lo studente, e che si dichiari vittima di un sabotaggio; benché proprio ieri Repubblica abbia fornito ai suoi lettori la trascrizione di alcune registrazioni audio (fatte dallo studente, parrebbe, ma a quale scopo?

 

Si va forse a un incontro nel quale si vuole dare addio alla propria bella con il registratore del telefonino acceso? Sì, se poi si vuol far circolare la storia e fare un po' di chiasso...) in cui lui e lei si scambiano le tipiche frasi di ogni coppia che decida di separarsi: «Ho conosciuto un'altra», «Immaginavo ci fosse un'altra, da quanto la conosci?», eccetera, e con l'abbellimento pruriginoso del passaggio sul "toy boy", appellativo che lei avrebbe dato a lui, con leggerezza, e lui, permaloso, se ne sarebbe risentito.

 

liceo montale

Insomma, lasciamo da parte tutte queste scempiaggini che conosciamo fin troppo bene, perché sono le scempiaggini in cui ognuno di noi sarà cascato tante volte, se ha avuto una vita sentimentale appena decente.

 

La questione che resta sul tappeto è: perché i media hanno rappresentato lei come una poco di buono, un'adescatrice, una donna lussuriosa della quale era lecito diffondere generalità, volto, e perfino un video, e lui, il liceale maggiorenne, che tra l'altro avrebbe avuto la risolutezza, dopo solo un mese, di troncare il rapporto chiedendo virtuosamente che d'ora in avanti avrebbe accettato dalla donna solo «rapporti istituzionali», neanche fosse un ministro, lui, dicevamo, è stato tutelato in una profonda, impenetrabile anonimità?

 

MORALISMO E IPOCRISIA Ricapitoliamo: nessun reato, entrambi maggiorenni, forse una sbandata dell'una, dell'altro o di entrambi (o di nessuno, a sentire la donna), e con ciò? Perché ci scandalizziamo?

 

scritte liceo montale 21

Perché andiamo in cerca dell'Eva tentatrice? Non per assumere i panni dei femministi, che francamente ci starebbero larghi, ma ci pare che questa vicenda puzzi di moralismo da commedia scolastica anni 70, per non dire da satira anni 50, quelle con Alberto Sordi con gli occhialini tondi e i capelli sparati all'insù che s' indigna, ipocritamente (in realtà fa la tratta delle bianche e delle nere) per il malcostume generale nei night-club. La preside è avvenente, ma mica è un reato esserlo, né un impedimento alla propria funzione.

 

E se proprio dobbiamo discutere di comportamenti non appropriati, va bene, facciamolo pure, ma allora o tuteliamo l'anonimità di entrambi o di nessuno, altrimenti si avalla l'idea che lui, lo studente maggiorenne, sia un sedotto e abbandonato, quando potrebbe benissimo essere il contrario.

 

scritte liceo montale

TRITI PREGIUDIZI Che tristezza quest' Italia progressista, secolarizzata, digitalizzata, che si scalda tanto per un amplesso - ammesso che ci sia stato tra uno studente adulto e la sua preside, e dove tutti i più triti pregiudizi si riattivano, designando la donna come la fonte d'ogni tentazione, d'ogni male, e il maschio, specie se più giovane, come un'anima ingenua consegnata con pacco espresso a Satana.

 

È stato giusto non fornire le generalità dello studente, non offrirlo in pasto ai commenti del villaggio globale, ma allo stesso tempo, e ancor più, sarebbe stato sacrosanto proteggere anche la preside dagli strali dei moralisti e dai commenti volgari. Forse un giorno si capirà che le faccende di letto tra maggiorenni non riguardano nessuno salvo i diretti interessati, e che divulgare le loro conversazioni è, non diciamo reato - non ci piace prendere sempre la via dei tribunali -, incivile.

liceo montale via bravettaliceo montale via bravetta

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...