parigi manifestazione pro palestina hamas

ECCO COSA SIGNIFICA AVERE 5 MILIONI DI MUSULMANI IN CASA: IL GOVERNO FRANCESE VIETA LE MANIFESTAZIONI PRO-PALESTINA MA LE PIAZZE SI RIEMPIONO UGUALMENTE: MIGLIAIA DI PERSONE SI SONO RADUNATE IN TUTTO IL PAESE PER MANIFESTARE A FAVORE DEI PALESTINESI, INNESCANDO TAFFERUGLI CON LA POLIZIA - CRESCE L'ALLARME NEI PAESI EUROPEI A FORTE PRESENZA ISLAMICA COME FRANCIA E REGNO UNITO, DOVE NEGLI ULTIMI GIORNI SONO AUMENTATI DI "INCIDENTI DI NATURA ANTISEMITA"

manifestazione pro palestina a parigi 2

1. PARIGI: TAFFERUGLI ALLA MANIFESTAZIONE PRO-PALESTINESI

(ANSA) - La polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni e di idranti questa sera a Parigi per tentare di evacuare, finora senza risultati, place de la République, dove diverse centinaia di persone si sono riunite per manifestare a favore dei palestinesi. Raduni di questo tipo sono da oggi vietati, come annunciato dal ministro dell'Interno, Gérald Darmanin.

manifestazione pro palestina a parigi 1

 

2. DISPERSA LA MANIFESTAZIONE PRO-PALESTINESI A PARIGI, 10 I FERMI

 (ANSA) - La manifestazione, che ha radunato circa 3.000 persone, è stata dispersa dalla polizia dopo il lancio dei gas lacrimogeni e l'uso di idranti. Dieci i fermati e 24 i verbali di polizia per violazione della legge. Gli slogan dei manifestanti erano "La Palestina vincerà", "Israele assassini, Macron complice" e tante le bandiere palestinesi. Il monumento al centro della piazza è stato "taggato" dalla gigantesca scritta Free Palestine. Altri raduni pro-palestinesi si sono registrati in tutta la Francia nonostante il divieto. A Rennes erano una cinquantina i manifestanti, a Lille quasi un centinaio ma una decina sono stati fermati per resistenza a pubblico ufficiale. A Tolosa, manifestazione vietata ma un centinaio in piazza sono stati dispersi con gas lacrimogeni.

 

3- ALLARME ANTISEMITISMO IN TUTTA EUROPA

Alessandro Logroscino per l'ANSA

manifestazione pro palestina a parigi 3

 

Monta l'allarme antisemitismo in giro per l'Europa sullo sfondo della rappresaglia israeliana contro la Striscia di Gaza seguita ai sanguinosi attacchi di Hamas dentro i confini dello Stato ebraico. In particolare nel Regno Unito e in Francia, Paesi multietnici a forte presenza islamica dove in questi ultimi giorni si è registrata un'allarmante recrudescenza di minacce, intimidazioni, quando non di aggressioni vere e proprie. A certificarlo sono i due governi, entrambi esposti con forza al fianco d'Israele, evocando numeri sinistri e annunciando misure draconiane.

manifestazione pro palestina a parigi 4

 

La compagine conservatrice di Rishi Sunak - che giusto in queste ore ha predisposto l'invio di due navi militari appoggio della Royal Navy nel Mediterraneo orientale e di alcuni aerei spia i voli di sorveglianza in una dimostrazione di sostegno a Israele - ha fatto sapere di aver rafforzato i dispositivi di sicurezza a tutela delle comunità ebraiche del Regno, in risposta a un denunciato incremento massiccio di atti antisemiti seguiti alla ri-esplosione del conflitto israelo-palestinese.

 

manifestazione pro palestina a parigi 5

Impegno che Sunak e la sua ministra dell'Interno, Suella Braverman, avevano già preso solennemente di fronte agli appelli dei vertici di alcune delle maggiori organizzazioni di rappresentanza dell'ebraismo britannico, e che ora si traducono fra l'altro nello stanziamento immediato di 3 milioni di sterline al Community Security Trust, un ente di beneficenza ebraico, da destinare alla protezione di scuole e sinagoghe.

 

manifestazione pro palestina a parigi 7

Negli ultimi 4 giorni, stando a quanto riportato oggi da Downing Street, le forze di polizia dell'isola hanno registrato del resto almeno 139 "incidenti di matrice antisemita", vale a dire il 400% in più rispetto alla media del 2022. Mentre è di stasera la notizia della sospensione delle lezioni per ragioni precauzionali in due scuole primarie ebraiche ortodosse di Londra: la Torah Vodaas di Edgware e l'Ateres Beis Yaakov di Colindale, entrambe chiuse fino a lunedì, per ora, anche se il rabbino Feldman, dell'istituto religioso Torah Vodaas, ha precisato come non risulti al momento "una minaccia specifica" concreta.

 

manifestazione pro palestina a parigi 6

Quanto alla Francia di Emmanuel Macron, scenario e numeri sono simili. Oggi il ministro dell'Interno Gérald Darmanin ha parlato di un'impennata fino a oltre cento episodi antisemiti censiti negli ultimi giorni, con un totale di 24 persone fermate dalla polizia per azioni che includono scritte razziste o insulti contro gli ebrei; mentre Pharos, piattaforma francese per la segnalazione dell'odio online, ha indicato di aver ricevuto già "oltre 2.000 segnalazioni".

manifestazione pro palestina a parigi 8

 

 Darmanin, pur escludendo al momento minacce incombenti di un ritorno in grande stile del terrorismo jihadista o segnalazioni dell'intelligence su "rischi d'importazione del conflitto israelo-palestinese" in Francia, è arrivato a decretare in una circolare rivolta ai prefetti una sorta di divieto tout court di qualunque manifestazione filo-palestinese nel territorio della Republique, liquidata in questa fase come una potenziale "turbativa dell'ordine pubblico"; non senza sollecitare la loro collaborazione con i servizi segreti per contribuire a individuare e espellere "individui (stranieri) vicini al movimento terrorista Hamas o ad organizzazioni che fanno apologia di terrorismo".

 

manifestazione pro palestina a parigi 9

Il tutto mentre il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, ha ricordato che "l'antisemitismo non è un'opinione, è un reato". Puntando il dito, islamici radicali a parte, pure contro certi "politici irresponsabili": vale a dire contro partiti di sinistra come il Npa "anticapitalista" di Philippe Poutou, al centro di un'inchiesta per apologia di terrorismo dopo aver dichiarato sostegno alla "resistenza palestinese"; o come La France Insoumise, il cui leader, Jean-Luc Mélenchon, rifiuta di definire Hamas un'organizzazione terroristica, sebbene ne condanni i "crimini di guerra".

manifestazione pro palestina a parigi 11manifestazione pro palestina a parigi 10

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....