andrea processo virginia roberts giuffre

SPUTTANESCION REALE - NONOSTANTE LA REGINA GLI ABBIA CHIESTO DI EVITARE UN PROCESSO-SHOW A NEW YORK (PROPRIO DURANTE IL SUO GIUBILEO DI PLATINO) E DI TROVARE UN ACCORDO SULLE ACCUSE DI VIOLENZA SESSUALE, IL DUCA PORCELLINO ANDRA' AVANTI: HA CHIESTO CHE A DECIDERE SIA UNA GIURIA E HA NEGATO TUTTE LE DICHIARAZIONI DI VIRGINIA ROBERTS, CHE LO ACCUSA DI AVER ABUSATO DI LEI QUANDO ERA MINORENNE: "IL PRINCIPE ANDREA ORMAI E' IN ROTTA DI COLLISIONE CON BUCKINGHAM PALACE" 

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

IL PRINCIPE ANDREA CON VIRGINIA ROBERTS

La scorsa notte, nel rispondere alle accuse di stupro e aggressione sessuale mosse da Virginia Roberts Giuffre, il principe Andrea ha chiesto un «processo con giuria».

 

Nella sua risposta ufficiale alle affermazioni rese contro di lui dalla vittima di Jeffrey Epstein cinque mesi fa, il figlio della regina ne ha smentite 41, respingendo tutte le accuse di illecito, ma ha dichiarato altre 40 volte che «manca di informazioni sufficienti per ammettere o negare» altre affermazioni.

 

Ha anche presentato 11 difese chiedendo l'archiviazione del caso: secondo i suoi legali, le affermazioni della signorina Roberts dovrebbero essere bloccate dalla «propria condotta illecita» e dalle «mani impure».

 

virginia giuffre

La decisione di Andrea di portare avanti il caso lo mette in contrasto con la famiglia reale che, dicono le fonti, è "disperata" e vorrebbe che evitasse lo spettacolo di un processo a New York durante le celebrazioni del giubileo della regina, il Queen's Platinum Jubilee. Una fonte ha detto: «Andrea è in rotta di collisione con il Palazzo per questo». All'inizio di questo mese la regina, «rapidamente e spietatamente», ha costretto Andrea a dimettersi dai suoi patrocini reali e gli ha chiesto di combattere il caso come «cittadino privato».

 

Andrea non aveva ufficialmente risposto all'azione civile di 73 punti perché i suoi avvocati avevano quasi immediatamente chiesto a un giudice di New York che la causa fosse respinta. Ma all’inizio di questo mese il giudice ha deciso che la causa poteva essere ammessa, e quindi il duca di York ha dovuto rispondere alle accuse.

 

Il principe Andrea dietro la porta di casa di Epstein

Virginia Roberts, che oggi utilizza il suo cognome da sposata, Giuffre, lo ha citato in giudizio in una causa civile accusandolo di aver abusato di lei in tre occasioni quando era ancora minorenne e di essere stata trafficata al principe dal miliardario morto suicida Jeffrey Epstein. La Roberts lo accusa dunque di stupro, aggressione sessuale e percosse e chiede danni non specificati, che si pensa siano nell'ordine di milioni di sterline.

 

Andrew Brettler, legale del principe Andrea

Nella sua risposta alle affermazioni di Giuffre, Andrea ha rilasciato solo otto ammissioni, tutte limitate a informazioni già pubbliche, come ad esempio che è cittadino britannico e che risiede nella Royal Lodge a Windsor. Ammette anche la sua passeggiata con Epstein a Central Park nel 2010 e il soggiorno nella villa del pedofilo a Manhattan durante lo stesso viaggio, entrambi gli eventi essendo stati ripresi dalla telecamera. Ma nega di aver mai abusata sessualmente di Giuffre e si rifiuta di "ammettere o negare" le sue affermazioni secondo cui la ragazza era una vittima di Epstein.

 

Nonostante le numerose prove fotografiche della loro relazione nel corso degli anni, nega di essere un "amico intimo" di Ghislaine Maxwell, la sodale di Epstein da poco condannata per traffico sessuale e altri reati.

 

Le risposte del principe Andrea

Il team legale di Andrea respinge anche l'accusa di Miss Roberts di essersi rifiutato di collaborare con le autorità statunitensi nelle loro indagini su Epstein e sui suoi co-cospiratori, nonostante i funzionari affermino che ha fatto proprio questo.

 

Andrea chiarisce che continua a contestare che la signorina Roberts sia residente nello stato del Colorado, il che le consente di portare il caso negli Stati Uniti. Ora, a 38 anni e con tre figli, vive a Perth, in Australia, ed è chiaro che il team legale di Andrea intende perseguire questo fatto nel tentativo di far chiudere il caso.

 

Per quanto riguarda le associazioni con Epstein, il reale ammette di averlo incontrato «nel 1999 o intorno al 1999», ma rifiuta l’affermazione secondo cui Maxwell era un’«amica intima» e afferma di non avere informazioni sufficienti per negare o confermare che sono stati fotografati «in numerosi eventi sociali insieme».

 

principe andrea

Dice che non può ammettere o negare che i registri di volo lo abbiano messo sul jet privato di Epstein o che abbia visitato la sua isola privata. Conferma che Epstein e Maxwell hanno partecipato alla festa per il suo 40° compleanno nel 2000, ma nega di aver organizzato una festa di compleanno di Maxwell nella tenuta di Sandringham quell'anno.

 

Andrea dice che «mancano prove sufficienti per confermare o negare» se le prove fotografiche del suo presunto incontro con Giuffre «esistano». I suoi amici avevano suggerito che la famigerata foto avrebbe potuto essere falsificata. Afferma inoltre di non avere informazioni sufficienti per sapere se ha inviato e-mail a Maxwell dicendo che aveva «alcune domande specifiche da farti su Virginia Roberts» nel 2015.

 

La sua argomentazione si conclude con ulteriori affermazioni difensive che affermano che il caso dovrebbe essere archiviato per motivi tra cui: la signorina Roberts ha perso il diritto di citarlo in giudizio per via dell’accordo legale che ha firmato con Epstein e l’accusa di aver contribuito a procurare vittime ad Epstein il che comporta «condotta illecita e dottrina di mani impure». Aggiunge: «Il principe Andrea chiede un processo con giuria su tutte le cause addotte nel reclamo».

 

Il principe Andrea alla guida della Range Rover 2

Ma David Boies, l'avvocato di Miss Robert, la scorsa notte ha detto: «Il principe Andrea continua il suo approccio: negare qualsiasi conoscenza o informazione riguardante le affermazioni contro di lui e pretendere di incolpare la vittima dell'abuso per aver in qualche modo causato danno a se stessa».

principe andrea e principe carlojeffrey epsteindonald e melania trump, jeffrey epstein ghislaine maxwellil principe andrea e la regina elisabetta principe andrea jeffrey epstein IL PRINCIPE ANDREA E GHISLAINE MAXWELL AL PARTY 'PROSTITUTE E PROTETTORI'GHISLAINE MAXWELL, KEVIN SPACEY, PRINCIPE ANDREAMELANIA TRUMP PRINCIPE ANDREA, GWENDOLYN BECK E JEFFREY EPSTEIN A UN PARTI A MAR-A-LAGOil principe andrea 5il principe andrea 2la mail del principe andrea su virginia roberts giuffre 1il principe andrea e ghislaine maxwellil principe andrea e la socialite chris von aspen 2il principe andrea e la socialite chris von aspen 1royal lodge

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO